I costi di spedizione del bagaglio a mano
Come sapete, da ultimedalweb ci piace affrontare spesso l’argomento dei diritti dei consumatori, e questa volta lo facciamo in riferimento ad una questione che recentemente ha sollevato non poche polemiche. Ci riferiamo ai costi di spedizione dei bagagli a mano. Viaggiare è importante per molte famiglie, e anche per i singoli individui, ma a quale prezzo?
Alcune compagnie aeree, soprattutto quelle low cost, applicano costi aggiuntivi per il bagaglio a mano, basandosi su fattori come dimensioni, peso o numero di pezzi. Il prezzo può variare in funzione del canale di acquisto (web o app), e delle caratteristiche del cliente. In alcuni casi questa profilazione rende difficile sapere in anticipo quanto si dovrà pagare per il bagaglio a mano.
Per approfondire:
Iscriviti gratuitamente sul canale Telegram, cliccando qui
oppure su Whatsapp, cliccando qui per non perdere tutte le novità
Viaggiare con 100 euro in tasca, tante idee low-cost
L’indagine dell’Antitrust nei confronti di Vueling
L‘Antitrust italiana (AGCM) ha aperto qualche giorno fa un’indagine nei confronti di Vueling Airlines, compagnia spagnola che opera su circa 20 rotte in Italia, per pratiche poco chiare e fuorvianti in merito al prezzo del bagaglio a mano. L’Autorità sostiene che Vueling non fornisce informazioni trasparenti e chiare sul prezzo del bagaglio a mano. Inoltre, sospetta che la compagnia aerea sotto indagine utilizzi il dispositivo come parametro per profilare il cliente e calcolare di conseguenza il prezzo.
Le misure adottate dal Parlamento per annullare il prezzo del bagaglio a mano
Recentemente, il 4 di ottobre del 2023, il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione non legislativa che chiede alla Commissione europea di introdurre norme uniformi sulle dimensioni e sul prezzo del bagaglio a mano, “elementi essenziali” per i passeggeri.
La risoluzione si basa su una sentenza della Corte di giustizia europea risalente al 2014, che ha stabilito che le compagnie aeree non dovrebbero poter addebitare un supplemento al costo del biglietto aereo per il bagaglio a mano, “a condizione che tali bagagli posseggano determinati requisiti relativi in particolare al loro peso”.
La risoluzione è stata guidata dall’eurodeputato di Ciudadanos Europa, Jordi Cañas, e punta il dito in primo luogo sulle norme divergenti sul bagaglio a mano, che non rendono possibile ai consumatori il confronto fra i prezzi del viaggio. E che creano difficoltà nel momento in cui un passeggero deve utilizzare compagnie aeree diverse con gli stessi bagagli.
La “degenerazione del mercato dei trasporti”
L’eurodeputata del Movimento 5 Stelle, Maria Angela Danzì, ha commentato il provvedimento in questo modo: “Ogni giorno migliaia di viaggiatori europei che prendono un volo sono costretti ad accettare condizioni assurde: la richiesta di pagamento per il bagaglio a mano e quella per il posto a fianco del proprio familiare rappresentano una degenerazione di un mercato dei trasporti che non rispetta più i diritti dei passeggeri”
Un trucco per difendersi dal caro prezzi
Un trucco per non pagare il bagaglio a mano spopola sul web dopo che un’influencer che si occupa di consigli di viaggio ha pubblicato un video su TikTok dal contenuto molto promettente: “Quando ti rifiuti di pagare il bagaglio a mano per viaggiare, spedisci i tuoi vestiti su Vinted“. Il reel (che ha ottenuto più di un milioni di visualizzazioni) ha aperto una finestrella a tanti utenti viaggiatori che non avevano mai pensato a questa possibilità che, pur sembrando incredibile, un fondo di verità ce l’ha.
Sveliamo il mistero del trucco davvero ingegnoso
La tecnica Vinted indicata da “Gaia.Travels” per spedire il bagaglio a mano si basa sull’utilizzo dell’applicazione Vinted (che permette di vendere e comprare vestiti di seconda mano), per inviare i propri abiti nella destinazione del viaggio, evitando così di pagare il sovrapprezzo per il bagaglio a mano imposto da molte compagnie aeree.
Come funziona?
Il funzionamento è molto semplice: si mettono in vendita i propri vestiti su Vinted a un prezzo simbolico (ad esempio un euro) e si fa acquistare il pacco da una persona di fiducia che si trova nella città dove si vuole andare (ad esempio un parente o un amico). In questo modo, si pagano solo le spese di spedizione di Vinted, che sono molto basse (da 2 a 5 euro al massimo) e si ritrovano i propri vestiti al proprio arrivo.
Il servizio “vinted go“
Vinted, dal canto suo, ha messo a disposizione un servizio dedicato per questo tipo di spedizioni, chiamato Vinted Go, che permette di inviare pacchi senza passare attraverso la vendita dei vestiti. Si può scegliere il paese di destinazione, il peso e il formato del pacco e aggiungere una copertura in caso di smarrimento. Interessante, non pensate?
Le reazioni
Tra entusiasti e detrattori, la “tecnica Vinted” solleva sicuramente la curiosità: molti utenti hanno commentato il video, tra chi apprezza l’ingegnosità della ragazza e chi la critica per aver sfruttato l’applicazione in modo improprio. Alcuni hanno anche rivelato di usare questa tecnica da anni, soprattutto per risparmiare quando devono tornare a casa per le vacanze.
Questo caso social si è sicuramente inserito nelle polemiche sui “prezzi occulti” delle compagnie aeree low cost, che ora dovranno rispondere alle istituzioni europee garantendo i minimi parametri di trasparenza in difesa dei consumatori.