Gli hacker oggi riescono a rubare i dati più inimmaginabili, persino le patenti di guida
Dato che patenti di guida e carte di identità oggi sono elettroniche o digitali, possono avere dei dati che interessano agli hacker per tanti motivi. Ad esempio, per camuffare l’identità, per creare profili falsi anche per viaggiare, per chiedere dei soldi in cambio dietro ricatto. Questo è successo in Argentina e, il caso che vi raccontiamo oggi, entra nel tema di attualità di oggi e questi giorni.
L’aumento di attacchi informatici è stata calcolata in aumento per il 2023, le elezioni statunitensi in arrivano e anche quelle europee pongono un altro argomento: la manipolazione delle informazioni, delle immagini e dei video anche per creare notizie tendenziose. Un po’ quello che è successo nel 2016 con la campagna di Trump, ancora sotto inchiesta. Dopo aver raccontato dati e la notizia principale, analizzeremo alcuni dei rischi più elevati a livello informatico e digitale con hacker e manipolatori della realtà.
L’aumento di attacchi hacker nel 2023 in Italia è un dato troppo poco sottovalutato. Fortunatamente, aumentano gli esperti di cybersicurezza
Avete notato l’aumento delle proposte di corsi specialistici in sicurezza informatica? E l’espansione dei percorsi formativi universitari di alto livello in questo settore? Questo trend è motivato dall’urgente bisogno di affrontare i crescenti rischi legati agli attacchi informatici perpetrati da hacker e manipolatori con l’ausilio dell’intelligenza artificiale.
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Nel 2023, l’Agenzia nazionale ha dovuto gestire oltre mille attacchi, registrando un aumento del 29% rispetto all’anno precedente. Anche il numero di soggetti colpiti è triplicato, così come le denunce relative agli hacker che hanno compromesso sistemi informatici e causato danni. Questo fenomeno è alimentato dalla sempre più sofisticata capacità dei criminali informatici, che sfruttano l’intelligenza artificiale per accelerare la scrittura di codice dannoso e manipolare immagini e video. Questi dati offrono uno sguardo preciso sulla crescente minaccia e la necessità di un adeguato potenziamento delle difese digitali.
Altri dati ancora più precisi, 117 attachi al mese, gli hacker utilizzano malware, phishing e ransomware.
Nel 2023, il Csirt Italia ha gestito una media di 117 attacchi al mese, con un picco di 169 a ottobre. Di questi, 303 sono stati classificati come incidenti confermati dalla vittima. Il maggior numero di attacchi è stato di tipo Ddos, seguito da malware via email, phishing e ransomware.
I settori più colpiti includono le telecomunicazioni, la pubblica amministrazione centrale e locale. Gli attacchi hacker legati ai conflitti internazionali sono in forte crescita, con una predominanza di collettivi filorussi. L’Italia è il sesto paese più colpito da attacchi Ddos nel mondo. La minaccia del ransomware è in aumento, con il 27% in più di attacchi rispetto al 2022. Il sottosegretario Mantovano ha sottolineato l’importanza di sanzioni penali per chi altera l’espressione del voto utilizzando l’intelligenza artificiale.
E in Argentina si rubano i dati delle patenti di guida per poi chiedere soldi come riscatto
In Argentina, un grave attacco hacker ha colpito il governo, con il furto del database delle patenti di guida del Paese, coinvolgendo anche figure di spicco come il presidente Javier Milei, la ministra della Sicurezza Patricia Bullrich e il ministro della Difesa Luis Petri, oltre ad altri politici e personalità dello spettacolo.
Il presunto pirata informatico ha richiesto un riscatto di 3000 dollari per i 5,7 milioni di documenti rubati, dimostrando un’azione audace e aggressiva. Questo non è l’unico episodio: lo stesso autore ha precedentemente rubato 116.000 foto dal Registro nazionale delle persone. L’attacco solleva interrogativi sulla sicurezza informatica e la mancanza di un piano efficace per affrontare tali minacce, con il presidente Milei criticato per la sua inazione in materia.
Fake News, deepface e face swapping: che cosa sono e come difendersi soprattutto se c’è di mezzo l’ai?
La cyber security è sempre più rilevante nel panorama odierno, con la costante comparsa di minacce in tutto il mondo. Le fake news, il deepfake e il face swapping rappresentano una sfida crescente, soprattutto grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Queste tecnologie permettono la manipolazione di video e immagini in modo realistico, diffondendo contenuti ingannevoli e dannosi per l’opinione pubblica.
Per difendersi, è cruciale essere consapevoli di tali minacce e adottare misure di verifica dell’autenticità dei contenuti, attraverso la ricerca di fonti affidabili e l’analisi critica delle informazioni. Inoltre, è fondamentale promuovere un uso responsabile dell’intelligenza artificiale e sviluppare normative e strumenti tecnologici per identificare e contrastare i deepfake, preservando così l’integrità dell’informazione.