Pasqua Ortodossa, celebrazione
La Pasqua Ortodossa, come quella Cattolica, celebra la Resurrezione di Cristo, ma seguendo il calendario giuliano e non quello gregoriano. Solitamente non cade nello stesso giorno di quella Cattolica. Nel 2023, la Pasqua Ortodossa è il giorno 16 aprile, mentre la Passione di Cristo si celebra dal 13 al 15 aprile.
Sia per gli Ortodossi che per i Cattolici, la Pasqua si celebra la domenica successiva alla prima luna piena dall’equinozio di primavera. Tuttavia, le due correnti del cristianesimo si appoggiano a due calendari diversi: i cattolici fanno riferimento al calendario gregoriano e per questo la Pasqua cattolica può cadere tra il 22 marzo e il 25 aprile, mentre per gli Ortodossi vale il calendario giuliano, che circoscrive la Pasqua tra il 4 aprile e l’8 maggio. I riti non sono troppo diversi, perché rispondono allo stesso significato: la rievocazione della Passione, morte e risurrezione di Gesù.
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I riti della Settimana di Pasqua ortodossa
Durante la Settimana Santa che precede la Pasqua Ortodosse si organizzano cerimonie e processioni che, seguendo la tradizione, danno un carattere unico a questa festività. Per gli Ortodossi la settimana Santa inizia la domenica dei Salici (come per i cristiani la domenica delle Palme); durante la messa vengono distribuiti dei rametti di salice benedetto che verranno conservati nelle case durante tutto l’anno. Da quel momento inizia la settimana di passione, fatta di raccoglimento e di ferreo digiuno. Da lunedì a sabato chi osserva il digiuno si asterrà dal mangiare carni, latte, pesce e anche olio vegetale. Mercoledì e venerdì i più osservanti non mangiano nulla.
Durante questa settimana, il patriarca russo benedice il crisma che verrà utilizzato per il battesimo, la cresima e l’unzione degli infermi. Il crisma è una miscela particolare di oli profumati, resine e altre sostanze. Viene distribuito a tutte le parrocchie per il rito del battesimo e della cresima e dell’unzione degli infermi. Per questo esiste anche il detto: “Siamo tutti unti dallo stesso olio“.
Il giovedì Santo
Il Giovedì Santo si celebra la prima ricorrenza liturgica della Settimana Santa: durante la giornata si preparano le uova colorate prima di partecipare alla celebrazione della messa per ripercorrere i passi del Vangelo che descrivono la Passione di Cristo. Le uova colorate sono molto particolari; c’è una vera e propria gara alle uova più belle. In genere, per abbellire le uova sode si usano dei coloranti naturali, ma non necessariamente. In genere, si usa il colore rosso che simboleggia il sangue di Cristo.
Il venerdì Santo
Il venerdì Santo si continua con le liturgie: la mattina, al posto della messa tradizionale, si leggono le Ore. Quindi alle 14 inizia la “compieta santa“, nella quale si ricorda la morte di Gesù . Al centro della chiesa si espone un lenzuolo con la raffigurazione del Cristo morto. La “piccola compieta”, che inizia alle 17, ha termine con la “sepoltura” del sudario che viene portato all’altare.
Il sabato Santo
Il sabato nelle abitazioni e nelle strade c’è profumo di festa: le famiglie imbandiscono la tavola, i bambini e gli anziani corrono in chiesa a benedire i kulich, le Pashka e le uova preparate il giovedì Santo. A mezzanotte i fedeli si riuniscono, accendono ognuno il proprio cero e seguono la croce che viene portata in processione. Le campane suonano a festa e tutti si abbracciano tre volte; poi inizia la liturgia pasquale che dura fino all’alba.
Kulich
Pashka
La tradizione delle uova per i cristiani ortodossi
Come nella tradizione cristiana, anche gli Ortodossi portano in tavola le uova colorate e si riuniscono tutti insieme per trascorrere la domenica di resurrezione. La scelta del colore rosso si rifà ad un’antica leggenda secondo cui Maria Maddalena, dopo essere stata al Sepolcro di Gesù e avendolo trovato vuoto, si recò dove erano riuniti i discepoli e annunciò loro la straordinaria notizia. Pietro, però, incredule le disse: “Crederò a quello che dici solo se le uova che hai nel paniere diventeranno rosse”. E subito le uova si tinsero di un rosso intenso.
Le pietanze della Pasqua Ortodossa
Ma non sono solo le uova le pietanze tradizionali della Pasqua Ortodossa: pesce e carni fredde vengono portate a tavola, Al centro viene posta la cesta delle uova colorate. Il pranzo inizia con la tradizionale battaglia delle uova: ognuno sceglie un uovo e lo tiene in modo che si veda solo un estremo, che il vicino cercherà di colpire. E’ un’occasione di festa, sia per i credenti che non. I brindisi sono molti e il pranzo promette, specialmente per chi, osservante com’è ha rispettato in digiuno mercoledì e venerdì.
La Pashka e il Kulic sono la prova tangibile che la Quaresima è finita, perché contengono tutti gli ingredienti proibiti durante la settimana Santa. Dolce e cremosa, la pashka si accompagna perfettamente al kulich, leggermente asciutto.