Il mondo del teatro in lutto per la morte di Gino Cogliandro, storico membro del trio Trettré.
L’attore aveva 72 anni e la sua morte è stata annunciata dal conduttore radiofonico Gianni Simioli.
Simioli sui social ha annunciato: “Addio a Gino Cogliandro dei Trettrè. Ripeto: a me, me pare ‘na strunzata, ma, purtroppo, non lo è. E ascolto a volume altissimo: ‘Beach on the beach’”. A
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Le cause della morte dell’attore le ha svelate Edoardo Romano dei Trettré, raggiunto da un’intervista su RTL 102.5, in cui harivelato le cause della dipartita dell’amico: “L’hanno ricoverato a Salerno, lui viveva a Marina di Pisciotta da molti anni. Io per caso sono a Eboli, come sempre d’estate. Quindi sono vicinissimo a Salerno e sono corso subito all’obitorio appena mi hanno chiamato. Ci siamo visti alcuni mesi fa. Ha avuto un infarto molto grave e poi alcune complicazioni polmonari”.
Vita e carriera
Gino Cogliandro, attore e commediografo, vanta la paternità di spettacoli come “A volte se ne vanno”, “Cavoli all’ananas” e “Otello ma non troppo”.
Negli ultimi tempi era impegnato con spettacoli in diverse emittenti locali, oltre che come attore in diverse sit-com napoletane.
Per il suo pubblico, dunque, l’annuncio del suo decesso è stato un vero fulmine a ciel sereno.
Nome di spicco negli anni a cavallo tra gli Ottanta ed i Novanta, era una presenza fissa nel suo programma tv Drive In insieme ai “Trettré”, che affiancarono anche Paolo Villaggio in “Un fantastico tragico venerdì” e in “Che piacere averti qui”.
I primi passi coi Trettrè
I “Trettré” si formarono nel 1975, ma all’epoca si chiamavano “I Rottambuli”.
Quello che forse molti non sanno è che originariamente al posto di Gino Cogliandro c’era il Maestro Beppe Vessicchio, prima di dedicarsi alla musica.
Quando Vessicchio abbandonò i Trettrè per intraprendere la carriera musicale, vi fu l’ingresso contestuale di Cogliandro nei“Trettré” che cambiarono appunto il loro nome e iniziarono la loro ascesa.
La loro notorietà prese il volo quando riuscirono a partecipare ad alcuni programmi televisivi, tta cui “Il barattolo”, e “Lo scatolone” .