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Giornata mondiale del teatro 2023

La giornata mondiale del Teatro

La giornata mondiale del teatro giunge quest’anno alla sua 61a edizione da quando si istituì a Vienna nel 1961 e vide la luce il seguente 27 di marzo del 1962. A proporla fu Arvi Kivimaa a nome del Centro di Teatro Finlandese, durante il IX Congresso mondiale dell’Istituto Internazionale del Teatro. Da tale data, i centri Nazionali dell’I.T.I. celebrano la Giornata Mondiale del Teatro in un centinaio di paesi del mondo. L’I.T.I. è una organizzazione internazionale non governativa, con sede a Parigi e Shanghai. E’ stata fondata a Praga nel 1984 dall’UNESCO.

La data di celebrazione della gionata mondiale del teatro

La scelta della data ricadde sul 27 di marzo perché  era il giorno d’apertura della stagione del Teatro delle Nazioni di Parigi. Da allora, ogni anno l’I.T.I. sceglie un personaggio influente del mondo del teatro per affidargli/le la creazione di un messaggio che ricordi quali sono le basi dell’arte teatrale e quanto siano profonde le sue radici. Il messaggio viene letto nei teatri, nelle scuole, nelle biblioteche, nei luoghi di cultura e di aggregazione in tutto il mondo.  La Rai ha voluto ricordare in un tweet la famosa attrice napoletana Titina De Filippo, nata il 27/03/1998.

Il messaggio internazionale del 2023

Il messaggio internazionale della giornata mondiale del Teatro 2023 è stato affidato all’attrice egiziana Samiha AYOUB. La famosa attrice ha voluto sottolineare come “il teatro nella sua essenza originaria, è un atto puramente umano basato sulla vera essenza dell’umanità, che è la vita“. Ayoub ha citato testualmente le parole del notissimo teorico russo Konstantin Stanislavskij, che più di un secolo fa trasmise un messaggio ancora attuale: “Non entrate mai a teatro con il fango ai piedi. Lasciate alla porta assieme ai vostri indumenti esterni tutte quelle cose che vi rovinano la vita e distolgono la vostra attenzione dalla vostra arte“.

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I 700 teatri distribuiti sul territorio nazionale italiano

Quando si parla di Teatro, non esiste solo Sanremo. Anzi, il famosissimo Teatro Ariston di Sanremo non identifica l’arte teatrale, ma piuttosto quella musicale. In una giornata come questa, la giornata mondiale del teatro, è giusto ricordare che in Italia ci sono più di 700 teatri che rappresentano ogni tipo di spettacolo. Scopriteli con noi accedendo alla mappa. Noi

Davide Livermore e la sua regia nella giornata mondiale del teatro

Davide Livermore è uno dei più importanti registi in vita di opere teatrali. E’ direttore del Teatro Nazionale di Genova, dov’è stata celebratissima la sua versione dell’Orestea di Eschilo, che ora arriva al teatro Carignano di Torino (dal 28/03 al 06/04). Ancora con la sua regia è in scena al Teatro alla Scala di Milano  Les Contes d’Hoffmann.  Il regista accenna al bisogno di fare provare emozioni alle persone; secondo lui, in uno spettacolo teatrale credibile, “il pubblico riesce a provare emozioni che non è possibile sentire da nessun’altra parte”.

Il Teatro sostenibile

I Green Storytellers

Mara Moschini, attrice, insieme a Marco Cortesi, porta per i teatri italiani lo spettacolo “Come ti salvo il Pianeta“. Si tratta di uno spettacolo che racconta tematiche ambientali attraverso le storie di persone che hanno scelto di vivere in modo più sostenibile la loro quotidianità, consapevoli del fatto che la sostenibilità non è sacrificio o rinuncia, ma ricchezza e divertimento. Non per caso questo duetto si presenta con il nome artistico di Green Storytellers.

Teatro a Pedali

Teatro a Pedali ha scelto di creare l’energia che alimenta le luci del palcoscenico. Negli spettacoli di questo gruppo di attori piemontesi che si fanno chiamare “Mulino ad Arte” la scena si alimenta grazie alla pedalata del pubblico, che osserva lo spettacolo dal sellino delle loro biciclette al posto che dalle poltrone.

Il collettivo Menotti

Lo spettacolo dei Menotti non ha bisogno di grandi spiegazioni: “Possiamo salvare il mondo prima di cena” (basato sul libro di Jonathan Safran Foer) è un’opera che va in scenda da un loft in cui abitano giovani attivisti, studenti, musicisti. I temi ambientali creano discussioni accese su sui riflettere

Tozzi e Baglioni

 Uno spettacolo dal nome significativo, “Al clima non ci credo“. Il geologo (Tossi) affianca il matematico-cantante (Baglioni) per affrontare il tema del cambiamento climatico. I due riusciranno a trattare in modo divertente l’argomento, “mandando al tappeto” le dicerie che circolano in merito.

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Autore

Ana nasce in Spagna, si laurea a 22 anni in Scienze Liguistiche e della Comunicazione. Dopo un'esperienza nel Regno Unito si trasferisce a Trieste, dove vive tuttora. Ha maturato esperienza come consulente aziendale e collaborato con diverse case editrici. Ha pubblicato cinque libri ed è copyrighter e Search Quality Rater.View Author posts

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