ย Giuliana De Sio, 66 anni, si รจ raccontata in una lunga intervista senza filtri a Il Corriere, in cui ha parlato del difficile rapporto coi genitori, e dell’infelicitร che ha caratterizzato la sua infanzia.
“Vivevo in una famiglia difficile”
โVivevo in una famiglia difficileโ ha raccontato. “Mio padre, avvocato, se ne andรฒ di casa molto presto, quando mia sorella Teresa ed io eravamo bambine. Mia madre, laureata in medicina, senza aver mai praticato la professione, cominciรฒ a bere. Era una donna infelice, una delle piรน infelici che abbia mai conosciutoโ.
La madre aveva problemi di alcolismo, e, ammette: “E’ stato davvero difficile stare vicino a una persona alcolizzata. La mattina fino a una certa ora, era ancora lucida, e mi pareva di intravedere in lei una mamma come tante altre, diciamo normale. Poi iniziava a bere birra, diventava aggressiva, sgradevole, solitaria, chiusa in sรฉ stessa, e non era piรน mia madre. Io facevo uno slalom, tra i suoi momenti di luciditร e quelli in cui era fuori di testa, per instaurare un possibile rapporto con lei.ย Il bello e il brutto, li affrontava bevendoโ.
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Con una situazione famigliare del genere, finire in analisi era la cosa piรน ovvia: โSono stata aiutata da una trentina dโanni in analisi: ho vissuto dei transfer furibondi con i miei analisti, ma evidentemente sono serviti a qualcosa. Non so come sarei diventata se non mi fossi sdraiata sul lettino dello psicoanalistaโ.
Il trauma del covid vissuto agli esordi della pandemia
Era il febbraio 2020. Sono stata contagiata dal Covid-19 probabilmente perchรฉ giravo con la compagnia nei teatri di tutta Italia. Unโesperienza traumatica, distopica. Sono finita con urgenza allo Spallanzani, chiusa in una stanza, una cella, senza capire cosa mi stesse accadendo, nรฉ sapere cosa succedeva fuori, perchรฉ nessuno poteva venire a trovarmi. Poi in camera arriva un televisore, vedo la tragedia, le file di bare, eย ho capito che di quella cosa potevo morire. Nella mia vita sono sopravvissuta a tante cose, pure stavolta ce lโho fattaโฆ devo avere una buona fibraโ.
La gaffe con Troisi
Giuliana parla poi dell’amicizia con Troisi: โlo adoravo come uomo e come eccezionale protagonista.ย Oltre a essere colto, poetico, aveva sempre la battuta pronta, originale, senza essere mai retoricoโฆย โ
Ma, ricorda, all’inizio delle riprese di Scusate il Ritardo Giuliana fece una brutta gaffe.
โCi trovavamo in riunione nella hall dellโalbergo e io comincio a sentire un ticchettio, quindi chiedo: cโรจ qualcuno di voi che ha una sveglia in tasca? A quel punto, Massimo sbottona la camicia, mi fa vedere una cicatrice che attraversava tutto lo sternoโฆ aveva una valvola al cuore. Unโassurda figuraccia, non sapevo come rimediare, ma lui ci scherzรฒ sopra per sdrammatizzareโ.