Le tradizioni e la cultura non dovrebbero mai andare perse nel tempo. A questo proposito, il papiro egiziano, l’unico supporto per scrittura prima dell’invenzione della carta, è salvaguardato e coltivato proprio in Italia, per la precisione a Siracusa.
Il papiro egiziano: prezioso e antico
Il papiro è stato il supporto per la scrittura che è arrivato subito dopo la pietra, proviene dalla pianta omonima (Cyperus papyrus) e si tratta di una pianta acquatica di cui esistono anche varianti denominate falsi papiri. Era solita crescere lungo le sponde del Nilo e questo rese l’Egitto il maggior produttore ed esportatore di papiro in tutto il mondo allora conosciuto. Oggi il papiro ha passato il testimone alla carta, tuttavia i reperti archeologici riportano ancora moltissimi papiri originali, la maggior parte dei quali è conservata in musei.
Veniva utilizzata questa pianta in quanto era particolarmente flessibile e resistente. La pianta è caratterizzata da un fusto snello e flessibile che può arrivare a 5 metri di altezza. Oltre che sul Nilo, la pianta ha trovato un altro ecosistema dove poter crescere rigogliosa e stiamo parlando delle rive dei fiumi Anapo e Ciane a Siracusa. C’è da dire che questa pianta, attualmente non viene più utilizzata come supporto per la scrittura, ma ha esclusivamente uno scopo ornamentale.
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Siracusa e il papiro egiziano
Visto la rigogliosa crescita della pianta del papiro in questa zona della Sicilia, è stata un’idea giusta, facile e rapida, quella di scegliere questa città per aprire un museo dedicato proprio a questa pianta millenaria e largamente utilizzata nell’antichità. Non esistono altri posti in Europa dove il papiro è in grado di crescere e questo rende la città ancora più preziosa per la salvaguardia di una pianta eccezionale.
Il Museo del papiro “Corrado Basile” a Siracusa è stato fondato nel 1987 e conserva tantissimi reperti e manufatti legati proprio al papiro egiziano, inoltre si pone lo scopo di salvaguardare l’intero ecosistema fluviale per preservare la crescita della pianta. Questo permette al museo di essere un punto focale per ciò che riguarda sia la cultura che l’ambiente, inoltre ha anche un importante missione nel ricercare ulteriori manufatti da conservare, restaurare e tramandare ai posteri nel miglior modo possibile.
È anche giusto dire che il museo è in continua evoluzione, ciò vuol dire che gli studiosi che fanno parte della crew del museo sono sempre impegnati a svolgere nuovi e approfonditi studi sugli utilizzi, sulle tradizioni, sull’industria e sulla manifattura del papiro egiziano. Oggi non è più utilizzato come supporto per scrittura o disegno, tuttavia la pianta è molto apprezzata come ornamento e in particolare una sua variante che si chiama falso papiro.