Eurovision 2024: vince la Svizzera. Angelina Mango settima

By Luana Pacia

Verrà ricordato come la rassegna delle polemiche questo Eurovision 2024. La nostra Angelina è stata spettacolare, ma è stata superata da Nemo.

Angelina Mango ci ha resi orgogliosi

angelina mango

Ha fatto cantare l’intera platea Angelina Mango, portando alto l’orgoglio della bandiera italiana. Voce impeccabile, energia a mille e per molti la migliore performance della serata. Non è stata però abbastanza. In questo Eurovision sono state tante le contestazioni: in primis per la partecipazione di Israele (ci sono stati molti manifestanti pro-Palestina durante tutto l’evento), poi l’errore della Rai che ha svelato le percentuali dei voti italiani e la netta maggioranza votante Israele, poi il boicottaggio dei fan esteri contro Angelina Mango a causa degli italiani precedenti. Insomma, un vero caos.

Nonostante ciò, la finale è andata liscia e Angelina ha cancellato le polemiche con un colpo di spalle. Il suo corpo di ballo l’ha spalleggiata passo dopo passo e ci ha regalato davvero molte emozioni. L’Italia non ha che da essere fiera di lei.

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Eurovision 2024: vince Nemo

eurovision 2024

Durante le votazioni, nessuna giuria nazionale ha dato i “twelve points” all’Italia, il massimo possibile. In molti hanno prediletto la Svizzera e gli SMS del pubblico hanno confermato questa scelta. Nemo, con la sua “The Code” si aggiudica il premio finale, lasciandosi dietro la Croazia, l’Ucraina e la Francia.

Tutti e quattro hanno avuto delle grandi esibizioni, anche se molto diverse. Nemo ha corso su e giù per il palco senza mai fermarsi, tra acuti e parti liriche, in un mix molto moderno. La Croazia ha portato un bel pezzo industrial, molto cattivo e che prendeva ispirazione dai Rammstein, l’Ucraina un pezzo quasi poetico ed evocativo, mentre la Francia ha fatto innamorare tutti con una canzone d’amore.

Nonostante le polemiche, questo Eurovision è stato molto equilibrato a livello musicale e ci ha concesso di vedere davvero molte identità nazionali differenti, confermando in pieno lo spirito eterogeneo di questa rassegna. Non ci resta che darci appuntamento all’anno prossimo, direzione Svizzera!