Vendono maschera africana a 150 euro
Vi capita di accumulare delle cose “vecchie” in soffitta? Regali che non vi piacciono, oggetti dei vostri antenati, abiti che non vi stanno piรน e che contate di potere rispolverare un giorno, magari quando saranno finite le Feste? O siete del tipo pragmatico che non ha voglia nรฉ posto dove immagazzinare oggetti inutili o dรฉmodรฉ? Se appartenete al primo gruppo, pensate che forse un giorno qualcuno di questi “ricordi” potrebbe fruttarvi una bella somma. Come, invece, non รจ accaduto a una coppia di ottantenni francesi, che hanno svenduto un vecchio ricordo per un centinaio di euro quando ne valeva milioni. Vi raccontiamo tutto in questo post.
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La vendita, risalente al 2021
Il signor e la signora Fournier, una coppia francese di ottantenni (lui ne ha 88 e lei 81), hanno venduto una maschera di legno nel settembre 2021 a un commerciante di beni di seconda mano come parte di un lotto di antichitร , tra cui manufatti africani, che avevano conservato nella loro casa delle vacanze nel sud della Francia. La coppia, che abita a Eure-et-Loir (a sud-ovest di Parigi) aveva deciso di disfarsene di alcuni oggetti inutili, mettendoli in vendita.
La maschera in questione, come altri oggetti tribali africani, apparteneva a un antenato che era stato governatore nell’era coloniale in Africa, Renรฉ-Victor Edward Maurice Fournier, che avrebbe acquistato la maschera intorno al 1917; gli anziani credevano che il lascito fosse di scarso valore. Cosรฌ, hanno ha venduto la maschera per 150 euro. Qual รจ stata la loro sorpresa nell’apprendere che qualche mese dopo (marzo 2022) la maschera รจ stata venduta ad un’asta nella cittร di Montpellier per 4,2 milioni di euro!
La maschera, un oggetto antico di enorme valore
All’asta la maschera africana รจ stata descritta come “una maschera Ngil estremamente rara del XIX secolo, proprietร di una societร segreta del popolo Fang del Gabon“, un gruppo etnico bantu, di cui esistono solo una decina di oggetti simili. Un funzionario della casa dโaste ha detto alla televisione francese: โQuesto tipo di maschera รจ ancora piรน rara di un dipinto di Leonardo da Vinciโ
La denuncia degli anziani e la causa
La coppia ha prontamente presentato istanza di annullamento della vendita originaria, sostenendo che si era verificato un โerrore di autenticazioneโ. Hanno inoltre affermato che l’acquirente della maschera era a conoscenza del suo reale valore al momento dell’acquisto.
Nel frattempo, il commerciante che aveva acquistato la maschera, si รจ offerto di pagare agli anziani 300.000 euro, che era il prezzo di partenza all’asta, a riprova della sua buona fede, ma i figli della coppia hanno rifiutato, preferendo ricorrere al tribunale. Cosรฌ, il commerciante ha ritirato l’offerta e la causa civile รจ andata avanti.
La richiesta da parte del Governo del Gabon
La corte ha anche respinto una mozione separata del governo del Gabon, volta ad annullare la vendita e restituire la maschera, in quanto oggetto di “ricettazione”.
Membri della comunitร del Gabon, nel sud della Francia , hanno partecipato allโasta in segno di protesta, affermando che la maschera non avrebbe mai dovuto essere messa in vendita e che doveva essere restituita al paese dellโAfrica centrale.
All’inizio di quest’anno, Solange Bizeau, del Collectif Gabon Occitanie, che aveva protestato contro l’asta con altri membri della comunitร del Gabon, ha detto: โOggi questo caso giudiziario riguarda i nipoti del governatore contro un rigattiere. Ma nessuno dei due รจ il legittimo proprietario di questa maschera. Ciรฒ che vogliamo รจ la restituzione di essa al Gabon. La maschera ha unโanima, serviva per ristabilire la giustizia nei nostri villaggi. La discussione in tribunale รจ basata sulla moralitร , ma che dire della moralitร della spoliazione delle opere d’arte e della nostra dignitร ?โ
La decisione del giudice
Il tribunale di Alรจs ha respinto la richiesta degli anziani, affermando che la coppia non aveva fatto alcun tentativo per far valutare la maschera prima di venderla. Il loro atteggiamento รจ stato caratterizzato da โimperdonabile negligenza e frivolezzaโ (ha affermato la Corte), stabilendo che non era dovuto loro alcun denaro: “La loro negligenza e noncuranza fanno sรฌ che non possa venire accolta la richiesta di dichiarare nulla la compravendita“. Inoltre, il giudice ha riconosciuto che il commerciante di antichitร , che non era un esperto di arte africana, non li aveva ingannati. Pertanto, il commerciante potrร tenersi il guadagno dopo avere versato la provvigione (lauta) alla casa d’aste.
L’avvocato della coppia, Frรฉdรฉric Mansat Jaffrรฉ, ha dichiarato dopo la sentenza che i suoi clienti erano rimasti โsbalorditiโ dalla decisione e stavano valutando la possibilitร di ricorrere in appello.