“Dietro ogni grande uomo c’è sempre una grande donna”, ma anche no! Queste donne scienziate hanno dimostrato di poter cambiare da sole il mondo e ci hanno insegnato tanto (anche se alcune sono state odiatissime).
Marie Curie: la prima tra le scienziate
Marie Curie, nata Skłodowska, è la scienziata più famosa del XX secolo. Laureata in Matematica e Fisica, ha una serie di record che la identificano: prima professoressa donna della Sorbona a Parigi, prima a dirigerne un laboratorio, prima donna premio Nobel. Pur di studiare, lasciò la sua terra, la Polonia, che non permetteva alle donne di studiare. Sposata con Pierre Curie, intraprese col marito una serie di studi sugli elementi chimici a cui diede il nome di radioattivi. Anche quando il marito morì, rifiuto la pensione vitalizia e continuò i suoi studi sottoponendosi a una mole incredibile di radioattività.
Era pericoloso, ma lei ancora non lo sapeva. I suoi appunti del 1890 sono tuttora considerati troppo pericolosi per essere manipolati, così come il suo libro di ricette di cucina. Questa sua esposizione le ha “regalato” un’anemia plastica che l’ha portata alla morte nel 1934.
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Hedy Lamarr: la diva scienziata
Avete presente quello stupido luogo comune che definisce le belle donne anche stupide? Ecco, Hedy Lamarr è la prova vivente che non è così. Nata Hedwig Kiesler, la viennese venne definita la “donna più bella del pianeta” e recitò in moltissimi film negli anni ’30 e ’40. Durante le facoltose cene, incontrò George Antheil a cui confidò di avere in mente un progetto chiamato Secret Communication System, un sistema che avrebbe permesso di guidare i siluri senza essere intercettati. Al tempo non venne accettato il progetto dalla Marina USA, ma negli anni moderni divenne la base delle telecomunicazioni.
Insomma, se parliamo al telefono è anche grazie a lei! Curiosità: a Hollywood manca la sua stella. A un giornalista disse che «Vengo calpestata abbastanza anche senza stare sul marciapiede».
Emmy Noether e la sindrome di Asperger
Emmy Noether era affetta da quella che oggi è nota come sindrome di Asperger, una particolare forma di autismo. Vestiva sempre allo stesso, era abitudinaria fino all’ossessione, aveva comportamenti buffi tanto da sembrare bizzarri. Eppure era amatissima dai suoi studenti e da un certo Einstein che alla sua morte scrisse: «Una sola, infine, è la persona di cui nutro una stima del tutto eccezionale; si tratta di un’illustre matematica […] era una bellissima testa, ed è morta. Emmy è stata il più grande genio creativo matematico da quando l’istruzione superiore è stata aperta anche alle donne».
Vissuta in Germania, era odiatissima da Hitler in quanto ebrea. È considerata la più grande matematica mai esistita e il suo teorema (omonimo) ha posto le basi per l’algebra astratta moderna e la fisica quantistica. Morì a seguito di un’operazione della sua cisti ovarica.
Rosalind Franklin defraudata del premio Nobel
Sapevate che Francis Crick e James Watson hanno vinto il premio Nobel per la scoperta del DNA? E sapevate che questa loro scoperta la si deve – in parte – al lavoro di Rosalind Franklin? Quasi probabilmente no, perché è stata una delle donne a cui è stato “rubato” un lavoro senza darle merito. Una situazione parecchio attuale, non è vero?
Ebbene, Rosalind era una chimica che riuscì a fotografare il DNA nel 1951. Nello stesso periodo, Crick e Watson effettuarono degli studi a cui mancava qualcosa. Quella foto della Franklin venne presa a supporto delle proprie tesi e ciò gli permise di vincere il Nobel. Cosa fece Rosalind? Nulla, anzi. Lei pensava che il pensiero scientifico fosse di tutti, perciò diede pieno supporto ai suoi colleghi. Anche lei, come Marie Curie, si espose a troppi raggi X e ciò le provocò un tumore alle ovaie, causa della sua morte.
Mileva Marić
Mileva Marić fu la prima moglie di Albert Einstein da cui ebbe 3 figli. Donna intelligentissima, incontrò Einstein proprio alla facoltà di Matematica e Fisica di Zurigo. A un certo punto decise di non proseguire la sua carriera ma di aiutare il marito, in modo da permettergli di avanzare di carriera e avere uno stipendio più alto. Una dinamica che esiste ancora oggi. Peccato che a un certo punto, Einstein la tradì con la cugina e ciò creò una grave rottura.
Lo scienziato scrisse una lunga lettera di condizioni affinché il matrimonio continuasse, ma Mileva preferì il divorzio in quanto le condizioni erano “imbarazzanti”. Si dice che molte delle tesi di Einstein si devono proprio a lei, ipotesi spalleggiata dal fatto che il denaro proveniente dal premio Nobel vennero devoluti tutti a lei (nonostante fosse ormai già divorziato).