WhatsApp e Meta si adeguano alle funzionalità di Signal e Telegram
Spesso vi parliamo di Tecnologia da Ultimedalweb. E senz’altro Meta e Twitter sono tra i nostri cult. Qualche giorno fa (16 di maggio) vi abbiamo presentato la nuova funzione di WhatsApp (Meta), nota come Chat Lock. In poche parole, tale funzione consente all’utente di spostare delle conversazioni dalla lista generale, in modo che nessuno possa leggerle casualmente e senza autorizzazione. La conversazione sarà quindi nascosta, trasferita in una cartella separata e visibile con un codice di sblocco o con impronta digitale registrata su quel dispositivo.
Per approfondire:
Chat Lock: la nuova funzione di WhatsApp
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WhatsApp: scopri se qualcuno ti spia attraverso un semplice controllo
La nuova funzione di WhatsApp conquista gli utenti: di cosa si tratta?
Adesso vi presentiamo le ultime novità sull’applicazione che ha annunciato Mark Zuckerberg, AD di Meta,nella sua pagina Facebook. In cosa consistono?
La modifica dei messaggi inviati
Al momento non è possibile modificare i messaggi inviati via WhatsApp. Se si sbaglia, il messaggio può essere soltanto corretto con qualche asterisco oppure cancellato. La possibilità di rileggere e cambiare i testi esiste nei canali Telegram e Signal, ma non nell’applicazione di Meta che utilizzano 2 miliardi di utenti. Ma le cose stanno per cambiare, perché Zuckerberg ha spiegato che entro breve (non ha specificato la data) sarà possibile cambiare i messaggi inviati dal proprio device. Con alcuni paletti, naturalmente.
Modifiche entro 15 minuti
A partire dal nuovo aggiornamento di WhatsApp, secondo Zuckerberg, sarà possibile modificare i messaggi inviati. A volte accade, infatti, che scrivendo frettolosamente, un utente che utilizza regolarmente il T9 (correttore automatico), digiti una parola al posto di un’altra, senza accorgersene. Rileggendo, l’errore diventa palese ma non è più modificabile. Ad esempio “best luck” (i migliori auguri) può diventare “beast luck” (mostro di fortuna), oppure “beat luck” (batti la fortuna). A tale proposito, la nuova versione consentirà di cambiare la lettera sbagliata a patto che la modifica sia apposta entro 15 minuti dall’invio del messaggio. Le motivazioni sono anche di carattere legale.
La messaggistica di WhatsApp è utilizzata nelle indagini penali per scoprire e attribuire responsabilità. Pertanto, Meta non lascia aperta la porta a eventuali modifiche a proprio piacimento in qualunque momento. Si pensi al reato di stalking per capire quale sarebbe la portata di una funzione di modifica completamente libera. Potrebbe cambiare in pieno un eventuale impianto accusatorio.
Inoltre, Meta ha scelto di rendere evidente al ricevente l’azione compiuta dal mittente. Apparirà infatti un simbolo, a conferma della modifica effettuata. I destinatari, tuttavia, non potranno visualizzare il contenuto originale. Questo almeno secondo le prime anticipazioni.
Il procedimento sarà molto semplice: basterà tenere il dito premuto sul messaggio in questione e selezionare “modifica” dal menu a tendina che apparirà.
Correzioni soltanto da un device
Inoltre, la correzione del messaggio inviato potrà essere effettuata soltanto dall’apparecchio che lo ha trasmesso. Questo perché l’applicazione consente di inviare i messaggi tramite smartphone, tablet e PC. Per modificare il messaggio inviato si potrà utilizzare soltanto il device che lo ha composto.
La multa da 1,2 miliardi di euro a Meta
La novità è arrivata in Europa nel giorno in cui Meta ha ricevuto la multa record di 1,2 miliardi di euro dall’Autorità garante della privacy Ue a causa della presunta violazione delle leggi sulla tutela dei dati personali. Il colosso è accusato di aver trasferito illegalmente i dati dei cittadini europei negli Stati Uniti, dove l’azienda detiene i propri server. Meta ha già annunciato che farà ricorso e promette battaglia. In una nota, l’azienda Usa dichiara:
“Migliaia di aziende e altre organizzazioni si affidano alla possibilità di trasferire dati tra l’Ue e gli Stati Uniti per operare e fornire servizi che i cittadini utilizzano quotidianamente. Senza la possibilità di trasferire i dati al di là delle frontiere, Internet rischia di essere frammentato in ‘silos’ nazionali e regionali”
Per approfondire:
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