Trapianto di cornea: tutte le novità da sapere

By Redazione

Potrebbe presto essere possibile, almeno per le patologie che compromettono la parte più profonda dell’occhio, fare ricorso a una tecnica sostitutiva del trapianto di cornea.

La nuova tecnica è stata discussa in occasione del congresso nazionale della Società Italiana di Scienze Oftalmologiche e inizierà a breve la sperimentazione in Italia.

Si tratta di una tecnica rivoluzionaria e meno invasiva, che permetterà di trattare 500 pazienti con il tessuto estratto da un singolo donatore.

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Ma di cosa si tratta nello specifico?

Vediamolo insieme,

Come funziona

Quando il difetto riguarda lo strato più interno del tessuto corneale, allora si possono trapiantare le cellule che lo compongono anzichè sostituire la cornea.

“La tecnica può aiutare quando ci sono alterazioni dello strato corneale profondo e basta recuperare questo per tornare a vedere: succede in circa il 40 per cento dei pazienti candidati a trapianto di cornea ed è il caso per esempio della distrofia endoteliale di Fuchs, una malattia ereditaria che compare nella terza età, o della rara cheratopatia bollosa. Non è così invece per il cheratocono, nel quale le alterazioni riguardano lo strato intermedio della cornea”, ha dunque spiegato Vincenzo Sarnicola membro del SISO, che opererà i pazienti nel 2023.

“Quando la patologia riguarda il solo strato endoteliale, intervenire con un trapianto di cellule sarà risolutivo e molto più semplice rispetto al trapianto standard: la procedura per l’iniezione nella camera oculare anteriore dura pochi minuti, poi il paziente deve essere mantenuto prono per tre ore durante le quali le cellule endoteliali si riallineano autonomamente nel tessuto. Il recupero visivo è più rapido e migliore”.

 La tecnica, è stata ideata in Giappone da Shigeru Kinoshita dell’università di Kyoto, e giù utilizzata su 65 pazienti giapponesi.

Tuttavia, in Occidente non è ancora disponibile ma si conta che lo sarà nel 2023.

Con una sola cornea, grazie alla moltiplicazione, sarà possibile guarire moltissimi pazienti

“Sarà possibile trattare moltissimi pazienti in più rispetto a oggi e sarà d’aiuto soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, dove trovare i tessuti corneali necessari non è semplice e gestire i trapianti di cornea standard è altrettanto complesso. Nel mondo ci sono 13 milioni di persone con cecità bilaterale per patologie della cornea e nel 40-50 per cento dei casi si tratta di un malfunzionamento dell’endotelio: mettere a punto una tecnica che consenta di curare fino a cinquecento persone con un solo donatore e una semplice iniezione ha le potenzialità per aiutare a debellare la cecità corneale in maniera significativa

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