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Le patatine fritte fanno venire l’ansia?

Gli amanti del junk food possono preparare i loro fazzoletti, secondo un recente studio le patatine fritte fanno venire l’ansia. Sembrerebbe quasi un paradosso, eppure è la realtà. Cerchiamo di scoprirne i motivi.

Lo studio sulle patatine fritte

È lo studio condotto dalla storica università di medicina cinese Zhejiang University su un campione di 140.728 soggetti ad aver ottenuto questo risultato. I dati hanno rivelato come le patatine fritte (e il cibo fritto in generale) aumenti del 12% il rischio di ansia e del 7% la probabilità di incorrere in uno stato depressivo, con una maggiore incidenza nei soggetti maschi e giovani.

La motivazione è legata all’acrilamide, una sostanza presente all’interno del cibo fritto che provoca conseguenze associabili all‘ansia e alla depressione. Prima di questo studio, ne è stato fatto uno sui pesci zebra: questi, dopo un’esposizione a lungo all’acrilamide, tendevano a evitare la luce e aggrapparsi ai bordi del recipiente. Un comportamento molto strano che ha fatto pensare i ricercatori.

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L’acrilamide provoca la riduzione di un gene che regola l’equilibrio della barriera emato-encefalica, con un’esposizione a lungo termine si ha un’alterazione del metabolismo dei lipidi all’interno del cervello e ciò comporta un incremento dei sintomi di depressione e ansia. Allo stesso modo, anche negli esseri umani assumere troppa acrilamide potrebbe avere una ripercussione sul metabolismo dei lipidi nel cervello e attivare un’infiammazione di quest’ultimo, con conseguente ansia e depressione. Il Junk Food si conferma, quindi, cibo spazzatura; molto dannoso per l’organismo e con un ulteriore impatto negativo sulla salute psicologica. Il proposito è ridurre per quanto possibile l’assunzione di questo alimento e dei cibi fritti in generale.

La quantità giusta di patatine fritte

A questo punto verrebbe da chiedere quale sia la quantità giusta di patatine fritte da mangiare come contorno. Il New York Times ci ha già pensato e ha pubblicato la risposta di un nutrizionista dell’università di Harvard che ha scritto “la quantità ideale di patatine da mangiare è di 6 pezzi”. Questa risposta ha suscitato diverse polemiche in quanto sono davvero poche, eppure si tratta di un piatto ricco di amido e che si trasforma velocissimamente in zucchero nel sangue. Proprio per questo sarebbe bene ridurlo quanto più possibile e mangiare le patatine solo durante le occasioni di festa.

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Certo non bisogna mangiarne solo sei, ma una piccola porzione è abbastanza. Senza dimenticare di mangiare tante verdure nel pasto precedente o successivo, in modo da equilibrare questa assunzione e salvaguardare il benessere dell’organismo. In alternativa, è bene optare per una cottura senza olio, magari usando una friggitrice ad aria. Il risultato sarà ugualmente gustoso e farà meno danni rispetto alla variante con l’olio.

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Copywriter per passione dal 2014, amo l'arte in tutte le sue forme e potrei perdermi nei corridoi di un museo per ore. Laureata in infermieristica, ho finito con l'aprire uno studio fotografico. La coerenza? In fondo, non è tutto nella vita.View Author posts

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