Lavoro via WhatsApp, come trovarlo? Anzi, come trovano te?
Spesso vi parliamo delle applicazioni e della loro forza; ce ne sono per tutti i gusti e per tutti i consumatori, di ogni etร , genere e profilo. Spesso, utilissime, richiedono un minimo di controllo. Anche se vi parliamo delle app per acquisti convenienti o di quelle per fare attivitร sportiva, ci concentriamo spesso su WhatsApp perchรฉ รจ una delle applicazioni-social piรน usate. A volte vi lanciamo avvertimenti; altre, vi parliamo delle sue potenzialitร .
Oggi, in questo post vi parliamo di quello che vi puรฒ accadere quando cercate lavoro e, tutto ad un tratto, vi compare su whatsApp la magica domanda: “cerchi lavoro? Ho una proposta per te; solo se vuoi guadagnare โฌ3578 al mese per un lavoro part time“. Lo volete davvero? Vediamo cosa risponderete quando avrรฒ finito di raccontarvi quello che dovreste fare.
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La ricerca di lavoro in rete e il CV online
In un’epoca meno tecnologica di quella attuale, si trovava spesso lavoro tramite il passaparola o le conoscenze. Se non si avevano, si faceva a piedi (o in bus) il giro del quartiere/cittร e si portava il curriculum scritto a mano laddove si ambiva di trovare un posto adatto alle proprie conoscenze e aspirazioni. Oggi, questo รจ impensabile. La rete รจ piena di opportunitร a portata di click.
Spesso, le aziende di somministrazione di manodopera (Adecco, Ranstad, Manpower, tra le piรน note) propongono nelle loro pagine web un’iscrizione gratuita con l’inserimento del Curriculum Vitae e i dati di contatto. In questo link troverete l’elenco di quelle autorizzate.
In alternativa, esiste anche la pagina “lavora con noi” di moltissime aziende (spesso grandi) che tramite il blog o la pagina web fanno ricerca di personale.
Perciรฒ, nulla piรน semplice di iscriversi, mandare la propria candidatura e attendere una chiamata o un’email di contatto. Meglio se nella zona dove abitiamo.
E allora, dove sta l‘inghippo? Ecco quello che succede! Tramite le piattaforme social (come linkedin) o alcune agenzie “indipendenti” vengono spesso pubblicizzate opportunitร di lavoro fasulle. Cioรจ, la piattaforma non lo sa, ma il profilo del datore di lavoro รจ finto e l’annuncio ha l’unico scopo di carpire i dati del malcapitato che, in cerca di lavoro, si affida all’annuncio. Chiaramente, il fasullo datore di lavoro cerca persone con un profilo con le caratteristiche adatte ai propri obiettivi. Anzi, piรน che le persone, cerca i loro dati! Ma non solo. Continuate a leggere!
Un’opportunitร unica per guadagnare fino a 30000 euro al mese, davvero?
Vi raccontiamo una delle ultime “trovate” (anche se ce ne sono di tutti i colori) per accalappiare ignare casalinghe quanto ingegneri. Se vi pare incredibile, fidatevi: รจ tutto vero. Guardate come funziona il meccanismo.
L’aspirante “datore di lavoro” contatta via whatsApp la persona che ha inviato il proprio CV per una posizione appetibile, presentandosi come un operatore di una nota agenzia di collocamento. Chiede se c’รจ ancora interesse per il lavoro e, gentilmente, spiega che purtroppo quella posizione non รจ piรน attuale, ma poichรฉ ci sono molte altre vacanti, chiederร ad un suo (sedicente) collega di mandare un messaggio segnalando le opportunitร aperte.
Lo stipendio parte da 1200 euro per 5 giorni fino a 30.000 per 30 giornate comode
Il tutto dopo avere chiesto permesso per l’utilizzo del dato e dopo avere indicato che lo stipendio base va da 1200-2000 euro per cinque giorni di lavoro e da 10000 a 30000 euro per 30. A quel punto la cosa non รจ piรน credibile, ma nessuno vi ha chiesto di cliccare su un link e non pare un caso di phishing, smishing, vishing, quishing. Attendete il contatto, che arriva puntualmente.
L’attivitร in rete, anche su smartphone tramite App
Il sedicente collega vi invia un’immagine da dove si evince che la societร per la quale sarebbe aperta la posizione si chiama Flowerpress – Creative studio, ha la sede a Seattle (USA) ed รจ leader nella creazione di siti e di app. Chiaramente, voi non siete preparati per questo lavoro ma, tranquilli, perchรฉ “l’aggancio dell’agenzia” vi tenterร di convincere invitandovi a scaricarvi un’app di nome Bybit molto facile da gestire con la quale potrete lavorare, anche senza esperienza. Anzi, seguirete un corso di formazione e dopo questo riceverete il primo compenso. Scusi? Di quanto?
Per la formazione si corrispondono tra 50 e 188 euro, ma poi il guadagno va in funzione delle performance e viene pagato dopo avere completato 3 set di operazioni. Si va da una media tra 3.578 euro e 5.744 euro per un part-time. Peccato che l’iconcina che mostra il compenso indichi che la cifra viene pagata in USDT. Dollari americani? Macchรฉ! Sono criptovalute! E l’applicazione si occupa del trading di cripto!
A quel punto, non scaricherete piรน l’applicazione perchรฉ chissร se poi, anzichรฉ trovarvi nel mondo virtuale dei tanti denari incerti, vi trovereste in quello reale di avere permesso ai vostri generosissimi “datori di lavoro” l’acceso a tutte le vostre informazioni personali e finanziarie. Geniale, vero?