Lavoro, le figure introvabili, più di 3 milioni e mezzo di vacanti

By Ana Maria Perez

Le figure introvabili del lavoro, in contrasto con la disoccupazione

Mentre nel nostro Paese continua l’allarme disoccupazione e opposizioni e governo si confrontano per aiutare le persone in difficoltà che non trovano lavoro, giunge come un fulmine a ciel sereno la notizia che ci sarebbero circa 3 milioni e mezzo di posizioni lavorative aperte in attesa di essere ricoperte da un lavoratore con il profilo ricercato. Quali sono questi lavori che non trovano addetti? E perché no? Ve lo raccontiamo in questo post! Guardate!

figure introvabili

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Addio al CV, cerca lavoro con people analytics, 3 validi motivi

L’arrivo del digitale e l’economia green hanno rivoluzionato il mondo del lavoro

E’ innegabile che c’è una rivoluzione in atto nel mondo del lavoro. Dalle pagine del nostro blog vi abbiamo parlato spesso del rischio dell’evoluzione di ChatGPT nell’attribuzione di alcuni lavori cosiddetti “intelligenti”. Inoltre, abbiamo visto mettere in atto tutta una serie di previsioni in merito alla tecnologia green ed ecosostenibile (settore edilizio, agricola, alimentare, ecc). Non per ultimo abbiamo analizzato quello che significa cercare lavoro con people analytics (per azzeccare il profilo). Ed ecco che arrivano le motivazioni per cui nel mondo del lavoro si evidenzia un “mismatch” (molti profili per settori assuefatti e pochi per settori di nicchia).

La produttività è ferma, la scuola non si avvicina al mondo del lavoro, si registra sempre una maggiore denatalità… Tutti fattori che portano all’emergenza di “reperibilità”. E questo nonostante il 2023 si sia chiuso con un +6,4% di contratti attivi rispetto al 2022.

spid o identità digitale
identità digitale

Su 5,5 milioni di nuovi posti di lavoro, almeno 3,5 milioni sono per profili professionali

Come illustra “Il Sole 24 ore”, secondo il Bollettino annuale 2023 del sistema informativo Excelsior, promosso da Unioncamere-Anpal, circa 3,5 milioni di posizioni (su oltre 5,5 milioni di contratti programmati dalle imprese quest’anno) sono riservati a professioni con un titolo tecnico-professionale e di istruzione e formazione professionale. Ed ecco che lo studio mostra come manchino proprio i tecnici specializzati nell’area meccanica (scoperto il 74,3% delle posizioni) e nell’area Ict (68,8%). Questi due indirizzi sono quelli più richiesti nell’area degli Istituti Tecnologici Superiori (Its Academy)

Anche i laureati scarseggiano

È introvabile anche il 49% di laureati (specie nelle discipline scientifico-tecnologiche) e il 46,9% dei qualificati/diplomati professionali. Il macro-gruppo degli operai specializzati detiene il primato in termini di impatto della difficoltà di reperimento sulle ricerche delle imprese: ben il 60,3% dei quasi 836mila profili sono problematici da trovare.

Le figure più difficili da reperire

Le figure più difficili da reperire sono gli ingegneri dell’informazione (80,7% su poco meno di 5mila entrate programmate), le professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche (80,3% su 42mila ricerche delle imprese) e i tecnici delle costruzioni civili (con il 79,3% di difficoltà rispetto alle oltre 8mila assunzioni previste). Tra gli under30 sono introvabili idraulicifarmacistielettricisti nelle costruzioni civili, tecnici programmatori (tutti con percentuali oltre il 70%).

Questo schema è indicativo della situazione che ha palesato l’analisi del sistema Excelsior:

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Fondamentale l’orientamento dei giovani

Secondo il presidente di Unioncamere, Andrea Prete: “sono diversi i fattori che stanno determinando l’alto tasso di mismatch registrato anche quest’anno. Di sicuro una leva sulla quale agire subito è l’orientamento dei giovani. Ci sono percorsi formativi, come gli Its Academy, che assicurano tassi di occupazione altissimi. Sono scelte ponderate, che assicurano grandi opportunità“.

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Andrea Prete

L’occupazione a novembre 2023, previste 430 mila assunzioni

Sono 430mila le assunzioni previste dalle imprese per il mese di novembre e 1,3 milioni quelle per il trimestre novembre-gennaio, con un incremento rispetto allo scorso anno del +12,6% (+48mila assunzioni) nel mese e del +8,4% (+101mila assunzioni) nel trimestre. Positiva soprattutto la dinamica del turismo con 66mila entrate nel mese (+14mila rispetto a 12 mesi fa; +28,3%) e del commercio, con 68mila assunzioni a novembre (+8mila; +13,2%). 

Il mismatch tra domanda e offerta di lavoro interessa a novembre il 48,5% delle assunzioni, livello leggermente inferiore rispetto al mese precedente, ma in crescita di 2 punti percentuali rispetto a un anno fa. Aumenta più della media (+21,1%) la domanda di lavoratori immigrati che riguarda 88mila contratti programmati nel mese, pari al 20,5% del totale delle entrate.

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