La Sirenetta inclusiva e moderna del cinema attuale
Questa settimana abbiamo scelto di recensire per voi una pellicola che troverete questi giorni nelle sale cinematografiche; di fatto ci ha colpito la sua contemporaneità e voglia di adattamento al contesto storico in cui viviamo. Noi di Ultimedalweb siamo appassionati di modernità e vi vogliamo parlare con molta simpatia di questa sirenetta inclusiva e vivace che non perde la sensibilità e determinatezza dell’originale, risalente agli anni ’80 del secolo XX.
La nuova versione live action con messaggio subliminale
Intanto, prendiamo atto che i film live action sono il vero boom post pandemico. Dopo la Cenerentola pre pandemica, abbiamo visto Pinocchio, poi Spider-Man e ora la Sirenetta. C’è poco da fare. Gli adattamenti del cartone alla pellicola live sono una grande fonte di guadagno, sicuramente al cinema, ma anche poi in termini di gadget. Meglio adattarsi ai tempi che cambiano: per adesso sono già confermati un nuovo Biancaneve e i sette nani, un prequel di Il re leone, Hercules. E molti sequel, come Crudelia 2.
Relativamente agli adattamenti dei contenuti, nessuna paura; tutte le versione da botteghino presentano delle novità; basta pensare a Cenerentola; nel racconto dei fratelli Grimm le sorellastre si tagliano le dita dei piedi pur di riuscire a indossare la scarpetta di cristallo. Niente di tutto ciò è stato ripreso nel film animato (e nemmeno nel live action).
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Nella nuova versione della Sirenetta, la favola di Andersen è stata trasformata in un film dal messaggio antirazzista, a favore dei diritti, delle minoranze dei diversi, non importa se hanno le pinne. Ariel è una bellissima ragazzina di colore con la coda di pesce che si ribella alle regole severe di papà Re Tritone e sogna un mondo migliore che la possa vedere emancipata. Halle Bailey (Ariel) è una splendida Sirenetta innamorata che non disdegna di cantare “In fondo al mar”. E se Andersen disse “le sirene non hanno lacrime, e per questo soffrono di più“, di fatto Ariel trasmette sul grande schermo tutta la sua passionalità e sofferenza.
La nuova versione della storia adattata ai nostri tempi
La storia la conoscete: la bellissima principessa Ariel disobbedisce a papà Re Tritone (Javier Bardem) e sale in superficie. Così conosce il mondo degli umani e s’innamora del principe Eric (Jonah Hauer-King). Per seguirlo, decide di rinunciare alla sua coda. La strega Ursula l’aiuterà, ma la giovane avrà le gambe solo per tre giorni e in cambio rimarrà senza voce. Solo un bacio dal suo amato spezzerà l’incantesimo.
Cosa cambia nella nuova versione? il fatto che la principessa sia di colore è una bella novità in confronto alla pallida principessa del cartone; ma non è solo questo il messaggio che si vuole trasmettere. Come riconosce la protagonista, Halle Bailey, nel film originale, Ariel lasciava l’oceano per un uomo, mentre adesso Ariel lascia l’oceano per se stessa.Inoltre, i due innamorati scoprono di piacersi per avere in comune la stessa curiosità per culture e popoli sconosciuti, cosa impensabile anni addietro. Da risaltare anche il cambiamento della protagonista, che salva il principe dal naufragio e prende il proprio destino nelle sue mani.
Le nuove canzoni contemporanee
Nel film c’è una parte (quella che si sviluppa sulla terra) che modifica ampiamente alcuni aspetti riconducibili al film anni ’80. Lin-Manuel Miranda, che è un autore del musical Hamilton, ha lavorato sulla colonna sonora originale, scrivendo tre nuove canzoni: la prima è Wild Unchartered Waters, cantata dal principe Eric, che finora non aveva un suo brano; la seconda è For the First Time, eseguita da Ariel, e la terza è The Scuttlebutt, che canta Scuttle. Trattandosi di pezzi contemporanei, fanno fatica a coniugare il loro stile con quello delle musiche Disney.
Dopo un’accurata valutazione, c’è solo una cosa da dire alla fine della proiezione: Peccato che questa versione attuale non porti le due anime gemelle a trovare un’armonia, come accade nel cuore e nella mente della Sirenetta; si tratta di barattare una donna che fa da ponte tra due mondi per una donna pronta a rinunciare a tutto per un uomo.
Per approfondire:
Il respiro della foresta, la spiritualità in 1 parola