Elon Musk è un continuo scioccare il mondo intero. Il suo stile di vita eclettico e l’ingente quantità di denaro che ha, lo portano a scelte discutibili. L’ultima della serie? Pare che abbia impiantato il primo chip cerebrale in un uomo. Sarà l’inizio della fine?
Neuralink e il primo chip cerebrale
Molti mesi fa, la Neurolink, società a cui fa capo Elon Musk, aveva detto di volere impiantare il primo chip cerebrale nell’uomo, motivo per cui stava selezionando volontari. La notizia venne prese alla leggera, certi che nessun essere umano volesse farsi impiantare qualcosa nel suo prezioso cervello. Sbagliavamo tutti.
Musk ha infatti confermato sulla sua piattaforma social X che l’evento è successo. Un individuo, senza specificare nome e cognome, va ora in giro con un chip nel cervello e si sta riprendendo dall’operazione subita. Il chip è stato interamente sviluppato da Neuralink, impiantato nella giornata di domenica. Secondo i test, i risultati sono ottimali, con un miglioramento dei picchi neuronali. Ovviamente saranno necessari altri mesi per capire se si potrà passare alla fase successiva.
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Qual è la funzione del chip cerebrale?
Il chip cerebrale, chiamato Telepatia, è stato progettato per consentire all’essere umano di controllare telefoni e PC solo tramite il pensiero. In poche parole, il chip capta l’attività elettrica dei neuroni e converte i segnali in comandi che arrivano a un dispositivo esterno. Questa funzionalità avrebbe una motivazione ancora più valida se pensiamo a persone come Stephen Hawking, impossibilitate a parlare e scrivere, che potrebbero comunicare molto velocemente grazie alla tecnologia.
Nulla di preoccupante quindi, solo la tecnologia che cerca di compiere passi da gigante. Neuralink ha utilizzato un gruppo tester con soggetti che hanno perso l’uso degli arti, anche loro interessati dall’utilizzo tecnologico per migliorare le proprie interazioni con il mondo. L’obiettivo a lungo termine è comprendere come questa tecnologia rivoluzionaria funzioni nel contesto della vita quotidiana.
Questo esperimento non è illegale, ovviamente, ma ha ottenuto l’approvazione di FDA a maggio. Per quanto possa spaventare l’idea di una manipolazione neurologica da parte della tecnologia, la regolazione del processo fa tranquillizzare il mondo intero circa l’utilizzo, esclusivamente medico.
C’è da dire che Neurolink non è la prima società a pensarlo. Altri gruppi di ricerca avevano creato impianti per aiutare i pazienti a effettuare operazioni per loro impossibili, ad esempio facendo clic su uno schermo. Il progetto di Elon Musk è molto più ambizioso e innovativo, proprio come è nel suo stile!