Il vento conosce il mio nome, il nuovo romanzo di Allende
Isabel Allende, la famosissima scrittrice di romanzi di grandissimo successo, ha voluto regalare ai suoi lettori un nuovo romanzo in occasione del suo 81° compleanno. Lo ha chiamato El viento conoce mi nombre (il vento conosce il mio nome) e nei paesi dove si può già trovare in libreria è diventato il successo dell’estate. In Italia sarà disponibile a partire dal 12 di settembre, e si può già prenotare. Come al solito, il romanzo è pubblicato da Feltrinelli.
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Isabel Allende, la scrittrice
Isabel Allende è una scrittrice cilena naturalizzata statunitense. È nata nel 1942 a Lima, in Perù, da Tomás Allende, primo cugino del presidente cileno Salvador Allende, e Francisca Llona. Ha studiato giornalismo all’Università di Santiago del Cile. Dopo aver terminato gli studi, lavora dapprima per la FAO, quindi si dedica a un giornalismo impegnato, scrivendo anche per il cinema e la televisione. Nel 1973, dopo il colpo di Stato di Augusto Pinochet, è stata costretta a lasciare il Cile e si è trasferita negli Stati Uniti, iniziando la carriera come scrittrice di romanzi, alcuni dei quali sono stati adattati al cinema. Il più noto, “La casa degli Spiriti”
Isabel Allende
La trama del nuovo romanzo, dove passato e presente si intrecciano
Dopo il successo di “Violeta”, “il vento conosce il mio nome” è un nuovo romanzo in cui passato e presente si intrecciano: la fuga dalla tragedia del nazismo in Austria e quella dalla violenza nel Salvador, tra amore, sradicamento e speranza.
Il romanzo racconta le vicende intrecciate di due bambini separati da 80 anni ma uniti dallo sradicamento, entrambi alla ricerca di una famiglia e di una casa.
Il libro tratta il tema delle ingiustizie sociali, intrecciando le storie di due bambini distanti nel tempo e nello spazio ma accumunati da sorti simili. Samuel Adler è un bambino ebreo di sei anni che nel 1938 deve fuggire dalla Vienna nazista con il suo violino, mentre Anita Díaz è una bambina salvadoregna che nel 2019 cerca asilo negli Stati Uniti con sua madre, ma viene separata da lei in un centro di accoglienza. Per sfuggire alla solitudine si rifugia in Azabahar, un mondo tutto suo. Entrambi i bambini devono affrontare la solitudine, la paura e la speranza, cercando di ricostruire una famiglia e un futuro.
Il romanzo è una testimonianza delle scelte estreme a cui i genitori sono costretti, una lettera d’amore ai bambini che sopravvivono ai traumi più devastanti senza mai smettere di sognare.