Furti e rapine, la sicurezza nelle città italiane
La banca dati interforze dal dipartimento di Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno, come racconta “Il Sole 24 Ore“, ha fornito tutti i particolari sulla macro e microcriminalità nel nostro Paese, fermando l’analisi ai dati risalenti a giugno 2023. Secondo le ricostruzioni del Ministero in base alla documentazione depositata dalle forze dell’ordine, tornano a crescere furti e rapine mentre rallenta la corsa del cybercrimine, una tendenza che era in corso dal 2013.
Sicuramente le restrizioni della pandemia hanno avuto un ruolo importante, sbloccato con il ritorno delle persone in strada. Soprattutto nelle grandi città. La graduatoria su base provinciale che ogni anno permette di scoprire quali sono le province meno sicure, contribuisce a stabilire l’indice della qualità della vita nel nostro Paese. Guardate con noi quali sono le città più colpite e quali sono le violazioni più ricorrenti.
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I reati commessi e denunciati, sotto il livello pre Covid-19
I reati commessi e denunciati risultano in calo: il numero di quelli che si sono verificati su tutto sul territorio nazionale nel 2022 a fronte di controlli e denunce è pari a 2,26 milioni. Anche il dato relativo al primo semestre 2023, pur essendo in crescita, risulta inferiore (-2%) a quello rilevato nello stesso periodo dell’anno precedente.
La ripresa di furti e rapine: i reati più comuni
Alcune tipologie di reato fanno alzare la media. Ad esempio: i furti con strappo denunciati nel 2022 sono 13.405, il 7,3% in più rispetto a quelli del 2019. Le percosse sono anche aumentate del 12%: 16.142 quelle rilevate l’anno scorso a fronte dei 14.395 episodi denunciati quattro anni fa. Le rapine sono cresciute del 13,6%: 15.121 nel 2022, rispetto alle 13.307 del 2019, con un ulteriore incremento rilevato nel primo semestre di quest’anno (+7,7% su base annua, +24,6% rispetto allo stesso periodo 2019). Anche le estorsioni denunciate nel 2022, infine, sono superiori del 34% rispetto a quelle pre Covid.
Inoltre, focalizzando l’attenzione sui dati più recenti, cioè quelli relativi ai crimini commessi e denunciati nei primi sei mesi del 2023, appare ancora più evidente la ripresa della criminalità predatoria: rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente, sono aumentati considerevolmente i furti con destrezza (+11,2%), quelli sulle auto in sosta (+11,4%), quelli di motocicli (+11,5%) e di autovetture (+8,1%). Incrementano anche i furti e le rapine in abitazione (+5,6% e +7,2%,rispettivamente).
La classifica delle città italiane meno sicure
Milano al primo posto con quasi 7 mila reati per 100.000 abitanti
Al primo posto si conferma Milano, vincitrice meritata, con quasi 7mila (6.991,3) reati denunciati ogni 100mila abitanti nel 2022 e denunce in crescita del 3,5% nel primo semestre 2023 (225.078). Nel capoluogo lombardo le rapine in pubblica via sono tornate ai livelli del 2007, oltre 2.700 episodi denunciati in dodici mesi.
Nel Podio, anche Rimini e Roma
A completare il podio si trovano anche Rimini e Roma, che sale per la prima volta sul podio della criminalità. Nella Capitale, in particolare, le denunce sono in crescita del 5% rispetto al 2019 e i furti con destrezza superano i 26 mila nel 2022: sono dati che non non si registravano dal 2015.
Dalla 4ª alla 10ª classificata: tutte grandi città, quali?
La top 10 della classifica continua con Bologna, Firenze e Torino, che occupano rispettivamente la 4ª, 5ª e 6ª posizione, seguite da Imperia, Livorno, Prato e Napoli. Trattandosi di città turistiche, il numero di denunce è offuscato dagli spostamenti provvisori e legati ad alcuni periodi dell’anno. Di fatto, per costruire la classifica, non rilevavano i risultati relativi alle persone non residenti.
Le divisione delle tipologie di reato per provincia
Dall’analisi per tipologia di reato si confermano alcuni risultati già noti: nella provincia di Barletta-Andria-Trani si concentra il maggior numero di furti d’auto in rapporto alla popolazione, La Spezia spicca per reati legati agli stupefacenti
A Livorno si registra invece una grande concentrazione di estorsioni, insieme al numero più alto di furti di ciclomotori: 77,2 ogni 100 mila abitanti. In quanto incendi boschivi dolosi, Crotone supera Matera, mentre Brescia è prima a pari merito con Mantova nei delitti informatici.