Carne sintetica ok, un dietrofront del governo forse provvisorio
Dopo alcuni mesi dal divieto di produzione e commercializzazione della carne coltivata e la censura dei prodotti vegetali, arriva il dietrofront del Governo. Vi avevamo parlato a marzo di questo argomento, di particolare interesse per le associazioni degli animalisti, per i coltivatori diretti e per i consumatori. A rendere noto questo cambio di linea sono stati l’associazione Essere Animali e diversi quotidiani. Il passo indietro dovrebbe essere motivato dal timore di una bocciatura in Commissione Europea. Dal Ministero dell’Agricoltura, intanto, hanno precisato che “la notifica ritirata sarà rinotificata all’esito dell’approvazione parlamentare”. Vediamo di approfondire l’argomento in questo post.
Per approfondire:
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Il provvedimento del governo
Il disegno di legge proposto dal governo, che mira al divieto di produzione e distribuzione in Italia di alimenti creati a partire da colture cellulari o tessuti di animali vertebrati, ha suscitato molte critiche da parte di associazioni animaliste, ambientaliste e scientifiche, che la ritengono una limitazione alla libertà di scelta dei consumatori e alla ricerca scientifica. Inoltre, la proposta sarebbe in contrasto con il diritto europeo, che prevede la libera circolazione dei prodotti nel mercato interno. Per questo motivo, il governo avrebbe deciso di ritirare la notifica TRIS.
Il TRIS, una procedura che serve a comunicare alla Commissione Europea i progetti legislativi relativi ai prodotti
La notifica TRIS, come spiega l’associazione Essere Animali “… mira a prevenire la creazione di barriere nel mercato interno dell’Unione Europea. Gli Stati membri devono notificare alla Commissione europea i progetti legislativi relativi a prodotti, che vengono poi analizzati alla luce della legislazione UE. Gli altri Stati membri, e tutti gli stakeholder coinvolti, partecipano a questa procedura e hanno la possibilità di esprimere il loro parere“.
Questo significa che il disegno di legge non potrà essere approvato né entrare in vigore senza il vaglio e l’approvazione della UE.
La produzione della carne in laboratorio e la sua sicurezza
La carne sintetica, o carne coltivata, è un prodotto ottenuto dalla coltura di cellule animali in laboratorio, senza il bisogno di allevare e uccidere gli animali. Si tratta di una tecnologia innovativa che potrebbe offrire vantaggi in termini di sostenibilità ambientale, benessere animale e sicurezza alimentare. La carne coltivata potrebbe richiedere, infatti, meno terra, acqua ed energia, riducendo l’impatto ambientale complessivo rispetto all’allevamento intensivo.
Di fatto, gli animalisti sostengono che la carne prodotta in laboratorio non proviene da allevamenti intensivi e non richiederebbe l’ausilio di antibiotici o di farmaci; inoltre, non produrrebbe nemmeno tonnellate di deiezioni che sono inquinanti.
Il ministro della Salute Orazio Schillaci aveva spiegato quando si è presentata questa polemica, che “non ci sono evidenze scientifiche sui possibili effetti dannosi dovuti al consumo dei cibi sintetici”.
Per il M5S, se il ritiro dovesse andare avanti, si tratterebbe di una nuova figuraccia pubblica per il Governo. Dimostrerebbe, infatti, “una scarsa conoscenza della materia legislativa e una forte propensione alla propaganda”.
Nitriti e nitrati, limiti e divieti
Un nuovo regolamento adottato dalla Commissione Europea recentemente (6 ottobre) ha imposto una riduzione del 20% dell’utilizzo dei nitriti e nitrati negli alimenti. La disposizione è in linea con la lotta contro il cancro e i potenziali pericoli che presentano alcune sostanze alimentari.
Stella Kyriakides, commissaria UE, ha dichiarato
“Oggi, fissando nuovi limiti per gli additivi nitriti e nitrati negli alimenti, stiamo facendo un altro passo in questa direzione e realizzando un’altra importante azione nell’ambito del Piano europeo per la lotta contro il cancro”
Ora le industrie avranno 2 anni di tempo per adeguarsi alle nuove regole e limitarne l’utilizzo
Dove troviamo i nitriti e i nitrati?
I nitriti sono rappresentati dalle sigle E251 ed E252, mentre i nitrati dalle sigle E249 ed E250. In molti prodotti si trovano il nitrito di potassio (E249), nitrito di sodio (E250), nitrato di sodio (E251) e nitrato di potassio (E252). Queste sostanze sono presenti spesso in alcuni prodotti come salumi, formaggi e carni lavorate. Di fatto, secondo l’Agenzia francese per la sicurezza alimentare (anses), invece, è fondamentale ridurre il consumo di salumi a massimo 150 grammi a settimana. Vi terremo aggiornati!