Blu egizio sulla volta della loggia di Amore e Psiche: ecco come è stato scoperto dai ricercatori

By Iole Di Cristofalo

Blu egizio Raffaello, nella Loggia di Psiche
Pixabay: Immagine di Villa farnesina, Raffaello, Raphaël. Uso gratuito.

La volta della Loggia di Amore e Psiche è ricca di blu egizio, questa la scoperta dopo nuove analisi

Il blu egizio è il più antico pigmento artificiale della storia, lo fabbricarono per prima gli egizi con mini frammenti di cristalli blu di cuprorivaite, vetro interstiziale e quarzo residuo. La Loggia di Amore e Psiche, all’interno di Villa Farnesina, è stata affrescata nel 1518. Il pittore di Urbino ha utilizzato diverse volte il blu egizio e sono state individuate nuove parti dove è o era presente questo colore.

La scoperta è del Centro linceo di ricerca sui beni culturali Villa Farnesina, Cerif. Il centro è diretto da Antonio Sgamellotti che già nel 2020 aveva individuato questo colore in un altro affresco di Raffaello, il Trionfo di Galatea. Due anni di ricerche importanti, soprattutto sulla volta della Loggia di Amore.

Dove è stato trovato questa volta il Blu Egizio?

Analizziamo la foto pubblicata dall’Ansa, la nuova scoperta porta ad osservare la volta della Loggia. Ci sono i due quadri centrali: il “Concilio degli dei” e Banchetto Nuziale”. Il blu egizio è stato trovato non all’interno delle due immagini più grandi ma nelle quindici rappresentazioni triangolari attorno. Non tutte le immagini hanno la famosa tinta dall’antichità, infatti, le raffigurazioni sopra le teste dei personaggi non hanno questa colorazione. Si può parlare di blu egizio prodotto direttamente da Raffaello come raccontato nella precedente scoperta, all’interno degli occhi di Galatea e poi nel cielo e nel mare.

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Blu egizio occhi di galatea
https://it.wikipedia.org/wiki/Trionfo_di_Galatea#/media/File:Raphael’s_Triumph_of_Galatea_03.jpg

Blu egizio, il team di ricerca e l’utilizzo di un innovativo visore

Le ricerche sul blu egizio interessano diversi settori, infatti raccontano tanto sulle capacità produttive e artistiche degli egizi, degli antichi romani e poi anche del Rinascimento. Raffaello utilizzò dei lapislazzuli per ricerare il particolarissimo blu cristallino.

Egyptian blue

Le nuove indagini a Villa Farnesina sono state condotte a dicembre in collaborazione con il Cnr-Iret e Adamantio, uno spin-off dell’Università di Torino diretto da Marco Nicola.

Dall’Università, uno nuovo strumento per la diagnostica dei beni culturali, questa ricerca è importante anche a livello conservativo. Nello specifico, ha raccontato Antonio Sgamellotti, è stato utilizzato un visore capace di individuare e localizzare in tempo reale il blu egizio grazie alla luminescenza indotta da luce visibile. In pratica, un potente binocolo che ha permesso di evitare ponteggi e set fotografici per fare osservazioni e ricerche. La volta della Loggia di Amore e Psiche si trova ad otto metri di altezza, con il visore in futuro si potranno osservare superfici estese e a distanze poco raggiungibili. Magari in grandi chiese o altri palazzi che necessitano di osservazioni continue e ricerche.

La realizzazione della Loggia di Amore e Psiche e il quadro del Trionfo di Galatea

La Villa Farnesina è sede dell’Accademia Nazionale dei Lincei, un edificio storico e artistico molto importante, rappresenta l’architettura rinascimentale del primo Cinquecento. Fu progettata da Baldassarre Peruzzi, architetto, pittore e anche ingegnere militare. La costruzione avvenne nel 1506, a Roma (Via della Lungara, rione Trastevere), gli affreschi vennero realizzati dal 1511, Raffaello Sanzio realizzò i suoi quadri più importanti con la sua scuola.

La Sala Galatea, contiene l’affresco più importante di Raffaello, il tutto mentre altri pittori e allievi. Per il volto della Nereide, il pittore utilizzò come modello il viso di Margherita Luti, conosciuta proprio nella Villa fu sua amante e musa, poso per altri famosi quadri e ritratti.

La Loggia di Psiche è l’ambiente al piano terra, gli affreschi vennero realizzati a più mani, da Raffaello e dagli allievi della sua scuola, Raffaellino del colle, Giovan Francesco Penni e altri. Amore e Psiche in qualche maniera ripercorreva la storia di Franscesca Ordeaschi e dell’amante di Agostino Chigi, il potente banchiere che aveva commissionato la costruzione della Villa e anche gli affreschi.

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