Il ritrovo di Alex Batty, scomparso 6 anni fa
Ieri, giovedì 14 dicembre è stato ritrovato Alex Batty, il bambino inglese scomparso 6 anni fa, oggi 17enne. A stupire tutti, il racconto del ragazzo, che ha fatto impazzire le reti sociali. In linea di massima, tanti leoni da tastiera hanno scritto parole terribili contro la madre e il nonno del ragazzo, che apparentemente lo avrebbero “rapito”, isolandolo dal mondo, ma la realtà è ben altra. Perché si potrà essere d’accordo o meno, ma esistono le famiglie “itineranti”, cioè, quelle che decidono di vivere il mondo da veri nomadi. E non per questo hanno figli (che non frequentano la scuola) ignoranti.
In questo post vi raccontiamo come fanno. Troverete degli esempi pratici di famiglie che girano il mondo in camper o che scambiano le loro abilità e i loro averi con altre famiglie che trovano sulla loro strada, grazie anche alle piattaforme sul web. Guardate!
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La storia di Alex Batty
Alex Batty è un ragazzo inglese scomparso a settembre del 2017 durante una vacanza in Spagna (a Marbella, in Andalusia) con sua madre Melanie (37 anni all’epoca) e suo nonno David (58 anni), che non avevano la sua custodia legale. Si pensa che lo abbiano portato in Marocco per vivere in una comunità alternativa.
Alex è stato ritrovato ieri a Tolosa, in Francia, dopo essersi presentato alle autorità locali spontaneamente. Sua nonna, Susan Caruana, che era la sua tutrice legale, si è dichiarata disperata e ha confermato di aver sofferto molto per la sua scomparsa. La polizia sta ora cercando di rintracciare sua madre e suo nonno, che sono ricercati per il suo rapimento. Alex ha compiuto 17 anni il 13 febbraio 2023.
Il ritrovamento del ragazzo
Il ragazzo è stato aiutato da un automobilista francese (un fattorino) che, vedendolo vagare a piedi tra i campi attorno alla cittadina di Revel con uno zaino in spalla e uno skateboard in mano, lo ha fatto salire in macchina per dargli un passaggio. Alex ha raccontato la sua strana storia da vagabondo e l’uomo lo ha accompagnato dalle Autorità, che hanno accertato la sua identità e hanno contattato subito i colleghi britannici per avvertirli.
Alex è originario di Oldham (Manchester). A quanto pare, nel 2017 la madre e il nonno lo avrebbero portato a vivere con loro in una “comunità spirituale” in Marocco, ma non si fermarono là, perché il ragazzo avrebbe dichiarato di essersi trovato in Francia da due anni. In sostanza, avrebbe vissuto in una comunità itinerante. Alex, tuttavia, trovando la madre “un po’ strana”, avrebbe deciso di andarsene.
La vita da nomade ai nostri giorni
Come abbiamo indicato in apertura, la vita da nomade è uno stile alternativo di vivere, ma non è una scelta dettata da chi si trova coinvolto in riti strani e sette di ogni tipo. Molte famiglie comuni scelgono questo stile di vita perché sono convinti che sia un modo per conoscere la natura, il mondo e le personalità dei vari popoli. E non solo: lo sviluppo ha portato alla perdita dei saperi essenziali, così sono in pochi a sapere produrre il proprio cibo, curarsi o costruirsi la casa. Per questo le persone decidono di passare un periodo in località “arcaiche” per riscoprire la vera autonomia, molti antichi saperi e il rispetto dell’ambiente.
Al punto che ci sonViaggioo diverse piattaforme nate proprio per socializzare e ritrovarsi con chi ha lo stesso, o simile, lifestyle. Vi raccontiamo alcuni casi:
“Seven on the Road“, due laureati con 5 figli girano il mondo in camper
Se volete conoscere la famiglia di Virginie e Massimo, potete curiosare nel loro blog “seven on the road”. Virginie (laureata in Geologia) e Massimo (laureato in Giurisprudenza) hanno deciso di condurre una vita da nomadi con i loro 5 figli per insegnare loro i valori del mondo e aprire le loro menti. Dopo avere vissuto 7 anni in Brasile, hanno acquistato un camper e si sono dedicati a viaggiare, fermandosi occasionalmente in qualche località meritevole. Hanno adottato un regime di alimentazione molto vicino al veganismo, e si sono annunciati come famiglia itinerante che cerca e dà.
Che cosa è una famiglia itinerante che cerca e dà? Che propone lo scambio di servizi o prodotti. Ad esempio, lezioni e insegnamenti per i bambini in cambio di qualche giornata a raccogliere patate o pomodori. Come racconta Virginie, la loro vita è cambiata ed è diventata “essenziale”: “ci piace molto incontrare nuove persone, scambiare esperienze e acquistare molti oggetti di seconda mano (vestiti, giocattoli) o nelle fiere di baratto (…) Ci piace mangiare nel modo più naturale possibile e vivere nel modo più naturale possibile. Il cibo è preferibilmente locale e stagionale, prodotto da noi“.
E la scuola? Niente scuola, ma tanto studio. Virginie è di origini belghe e i suoi figli parlano regolarmente francese, portoghese (perché sono stati 7 anni in Brasile) e italiano. E la formazione? Viene impartita dai genitori laureati e dalle persone che incontrano per strada e che lasciano un pezzetto di storia nella vita di questa famiglia davvero “atipica”. Come si direbbe in francese, formidable!
In viaggio con Ermanno
Se pensate che Ermanno sia un “lui”, vi sbagliate. Ermanno è un mezzo di trasporto, consideratelo maschio o femmina, come volete: in inviaggioconermanno.it, questa famiglia racconta i loro viaggi low cost e gas free con Ermanno, il loro unico mezzo di trasporto, un minivan del 1980.
L’ultima delle loro avventure è durata due mesi. I quattro membri della famiglia sono andati in Islanda in un viaggio “a basso impatto”, facendo a meno del gas e delle colonnine di ricarica. Se volete, potete anche acquistare il loro video.
I diversi blog per “nomadi”
Per condurre una vita atipica come quella che vi proponiamo in questo post è utile consultare alcuni blog che sono nati per aiutare le persone che condividono l’idea del rapporto unico tra uomo e natura e che decidono di intraprendere un percorso di viaggio e di conoscenza duraturo. A volte, si tratta di persone che fanno un viaggio d’introspezione. Alcuni siti aiutano le persone nomadi a spendere di meno e forniscono consigli su come “cavarsela da soli”.
Ad esempio, voluntouring è un blog dove potrete iscrivervi raccontando ciò che sapete fare e ciò che cercate in maniera da scambiare le reciproche competenze gratuitamente.
Workaway è un’altra piattaforma per gli scambi culturali. Troverete molte persone disposte ad ospitarvi in cambio di una mano; può essere con i bambini, nel campo o con gli animali. E’ una scelta davvero divertente.
Mangia, vivi e viaggia propone, invece, viaggi spirituali. Cioè, il blogger ritiene che il viaggio più importante sia quello che facciamo dentro noi stessi e scrive sul blog di spiritualità, filosofia, crescita personale, viaggi e stili di vita alternativi
Mi prendo e mi porto via è un blog che parla di come si può vivere e guadagnare girando il mondo; propone la travel blogger school e vivere viaggiando, corsi per aiutare le persone che vogliono scappare dal mondo e viaggiare gratis riuscendo a mantenersi.