E chi non vuole conoscere la vita di Al Pacino con la sua autobiografia in uscita?
Ha interpretato Michael Corleone, in Il Padrino del 1972, è Tony Montana di Scarface, è Serpico nel 1973 e Frank Slade in Profumo di Donna, 1992, anno dell’Oscar come Miglior attore protagonista. Al Pacino è quel diavolo che tutti vogliono, soprattutto sul set e, forse, anche a 83 anni suonati dove di racconti e vita ha tanto da raccontare. E lo ha fatto, Sonny Boy è il suo ritratto, come spiega Repubblica.
L’autobiografia è stata annunciata dalla casa editrice Penguin Random House. In libreria sarà disponibile da ottobre, online questi circuiti offrono già il preorder ad un prezzo di 35 dollari. Le sigle sono Amazon, Barnes & Noble, Books A Million, Bookshop, Hudson Booksellers, Powell’s, Target, Walmart. Ricapitolando, ad ottobre libro con copertina rigida, ebook e anche audiolibro con voce narrante dell’autore.
Gli attori quando raccontano la propria vita svelano anche il mondo della recitazione, del cinema, del teatro. “Avere la possibilità di riflettere su ciò che la recitazione mi ha permesso di fare e sui mondi che mi ha aperto è stata un’esperienza incredibilmente personale e rivelatrice”. Di film in film, tappa dopo tappa, le memorie di una carriera importante anche per i registi e i cast che hanno lavorato con lui.
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Al Pacino nella storia del cinema
Al Pacino, nato nel 1940 a East Harlem, Manhattan, da genitori di origine italiana, ha trascorso un’infanzia segnata dalla separazione dei genitori e dalla povertà nel South Bronx. Cresciuto con il soprannome “Sonny”, ha affrontato sfide giovanili, lasciando la scuola per lavorare come facchino e operaio. Il suo talento naturale per la recitazione lo ha portato ad aspirare a una carriera teatrale, frequentando scuole di recitazione e ottenendo infine l’ammissione all’Actors Studio.
Negli anni ’70, con il suo ruolo in “Il Padrino”, Pacino ha conquistato il pubblico e la critica, consolidando la sua reputazione come uno dei migliori attori del cinema. Da “Serpico” a “Quel Pomeriggio di un Giorno da Cani”, ha dimostrato la sua versatilità e il suo talento interpretativo.
Negli anni ’80, dopo una breve pausa, ha ritornato con successo con “Scarface” e “Revolution”. Gli anni ’90 hanno visto Pacino raggiungere nuovi vertici con ruoli iconici in “Profumo di Donna”, “Carlito’s Way” e “Heat – La Sfida”. Oltre al cinema, ha ricevuto riconoscimenti per le sue performance teatrali e televisive, consolidando il suo status di leggenda vivente del cinema.
Gli anni Duemila di Al Pacino, il successo fino ai giorni nostri
Nel nuovo millennio, Al Pacino ha continuato a lasciare il segno nel mondo del cinema e della televisione con una serie di ruoli significativi. Nel 2000, ha diretto e interpretato il film indipendente “Chinese Coffee”, ottenendo successo nei festival ma decidendo di non distribuirlo per mancanza di risorse finanziarie. Tuttavia, ha continuato a recitare con successo, apparendo in film come “Insomnia” (2002), “S1m0ne” e “La Regola del Sospetto” (entrambi del 2002), dimostrando la sua versatilità in una varietà di generi. Nel 2003, ha ricevuto plausi per la sua interpretazione nella miniserie televisiva “Angels in America”, vincendo un Emmy Award e un Golden Globe come miglior attore protagonista.
Successivamente, nel 2004, Pacino ha affrontato il ruolo controverso di Shylock ne “Il Mercante di Venezia”, ottenendo elogi dalla critica nonostante gli incassi modesti. Nel corso degli anni successivi, ha continuato a dimostrare la sua abilità con ruoli in una serie di film, tra cui “Rischio a Due” (2005), “88 Minuti” (2007) e “Ocean’s Thirteen” (2007). Nel 2010, ha ottenuto un notevole successo interpretando Jack Kevorkian nel film TV “You Don’t Know Jack – Il Dottor Morte”, guadagnando numerosi premi tra cui un Golden Globe e un Emmy Award.
Negli anni seguenti, Pacino ha continuato a lavorare con successo in progetti cinematografici e televisivi, ottenendo riconoscimenti per ruoli come Phil Spector nel film TV omonimo (2013) e Jimmy Hoffa in “The Irishman” (2019). Nel 2020, ha interpretato un ruolo importante nella serie televisiva “Hunters”, dimostrando la sua capacità di adattarsi anche al piccolo schermo.
Nel 2021, ha preso parte al cast del film “House of Gucci”, confermando il suo status di icona del cinema anche nel terzo decennio del nuovo millennio. Con una carriera così ricca e variegata, Al Pacino rimane una delle figure più influenti e rispettate nell’industria dell’intrattenimento.