La ricetta medica digitale, tutti i dettagli e 10 FAQ

By Ana Maria Perez

La ricetta medica digitale, una realtà

Vi avevamo parlato a maggio delle disposizioni di semplificazione nel settore farmaceutico e sanitario previste dal Decreto Semplificazioni 2023. In tale occasione il Ministro Schillaci aveva annunciato che la ricetta elettronica sarebbe diventata definitivamente strutturale, cioè, elettronica. Ora, la ricetta elettronica è una realtà, dopo il via libera da parte del Consiglio dei Ministri al decreto semplificazioni.

In questo post vi raccontiamo quello che prevede il testo e come le nuove misure andranno ad impattare non solo sul lavoro di farmacisti e medici di famiglia, ma anche sulla vita delle persone affette da patologie croniche. Abbiamo pensato anche di proporvi alcune FAQ per rispondere alle principali perplessità che può creare questo provvedimento. Guardate!

ricetta medica

Per approfondire:

Iscriviti gratuitamente sul canale Telegram, cliccando qui

oppure su Whatsapp, cliccando qui per non perdere tutte le novità

Ricette digitali definitive e valide per 12 mesi; arriveranno direttamente in farmacia?

Farmaci, 10 milioni in più di spesa: al primo posto gli ansiolitici

L’innovazione che diventa evoluzione

Le ricette cartacee, un tempo pilastro della pratica medica, stanno per diventare un ricordo del passato. Questo spostamento verso il digitale non è solo una novità tecnologica, ma rappresenta una vera e propria evoluzione nella gestione della sanità, che va di pari passo con le esigenze di tipo ambientale. Di fatto, la ricetta di carta non esisterà più: al suo posto il medico prescriverà i farmaci solo con la ricetta digitale. E questa è la principale novità del decreto legislativo semplificazione, ma non è l’unica.

I vantaggi della ricetta digitale

  1. Consente l’accesso immediato dei pazienti alle loro prescrizioni mediche in qualsiasi momento e da qualsiasi posto, il che consente di avere maggiore flessibilità e indipendenza.
  2. Eliminazione di eventuali errori grazie al processo automatizzato. Ricordiamo che i medici sono umani e possono sbagliare, mentre le macchine non sbagliano mai se ricevono gli input giusti.
  3. Garanzia della privacy, poiché le informazioni mediche sono protette e sicure nel sistema digitale, in condizioni normali (ad esclusione degli attacchi hacker)
  4. Sostenibilità ambientale poiché non richiede l’utilizzo della carta.

La ricetta digitale sarà valida per tutti i farmaci e trattamenti

La ricetta medica digitale non si limita a un particolare tipo di farmaco, ma coprirà tutte tutte le prescrizioni, comprese:

  • Prescrizioni farmaceutiche
  • Trattamenti terapeutici
  • Servizi riabilitativi
  • Presidi per pazienti cronici e con patologie invalidanti

Nuovo ruolo del farmacista

Con l’entrata in vigore della ricetta medica digitale, il farmacista assume un ruolo più attivo nella gestione della terapia del paziente. Oltre a fornire i medicinali, il farmacista si occuperà di:

  • Informare l’assistito: spiegare le corrette modalità di assunzione dei farmaci prescritti.
  • Monitorare l’aderenza alla terapia: verificare che il paziente segua correttamente la terapia prescritta e, in caso di problemi, comunicarlo al medico.
farmacia

Niente nome del paziente

Il passaggio alla ricetta medica digitale introduce un’altra novità fondamentale: non sarà più obbligatorio indicare il nome del paziente sulla ricetta; ci si potrà limitare a utilizzare il codice fiscale.

Per il malato cronico la ricetta avrà una validità di 12 mesi

Il testo approvato dai ministri indica che “nella prescrizione di medicinali a carico del Servizio sanitario nazionale per la cura di patologie croniche, il medico prescrittore può indicare nella ricetta dematerializzata ripetibile, sulla base del protocollo terapeutico individuale, la posologia e il numero di confezioni dispensabili nell’arco temporale massimo di dodici mesi”. Questa novità semplificherà notevolmente la vita di chi convive con una malattia cronica.

Malattie croniche

10 FAQ sulle ricette dematerializzate

Risposte alle domande più frequenti da parte dai soggetti interessati alla ricetta elettronica

1) Come può un medico prescrivere una ricetta elettronica o un farmacista/laboratorio specialistico erogarla?

Tutti i soggetti coinvolti possono utilizzare le applicazioni web sviluppate dal Sistema Tessera Sanitaria oppure chiedere alla società di software produttrici del gestionale che si sta utilizzando di aggiornarlo secondo le relative specifiche tecniche

2) Le società di software produttrici di gestionali per medici, farmacie, laboratori a chi possono rivolgersi se desiderano chiarimenti tecnici?

Le società di software possono contattare Sogei all’indirizzo mail [email protected] ponendo il quesito di cui desiderano ricevere risposta. Prima di scrivere a tale indirizzo e porre quesiti tecnici si consiglia di consultare in maniera approfondita la documentazione presente nel sito, che contiene tutte le informazioni per lo sviluppo del software.

3) I medici, i farmacisti e i laboratori a chi possono rivolgersi se desiderano chiarimenti normativi o procedurali?

I medici, i farmacisti e i laboratori possono contattare Sogei al numero verde 800 030 070 lasciando un loro recapito telefonico per essere ricontattati.

4) Il medico non dispone momentaneamente delle condizioni informatiche per prescrivere una ricetta elettronica dematerializzata: cosa deve fare?

In tali casi, il medico deve compilare una ricetta cartacea del SSN (ricetta rossa). Tale regola vale anche nel caso di prescrizioni effettuate a domicilio.

5) Il farmacista oppure il laboratorio di erogazione specialistica non dispongono momentaneamente delle condizioni informatiche per erogare una ricetta elettronica dematerializzata: cosa devono fare?

In tali casi l’erogazione deve avvenire in base ai dati presenti nel promemoria cartaceo consegnato dal medico all’assistito. In seguito, i dati di tali ricette erogate non in linea devono essere trasmesse con le procedure di invio “in differita”, spiegate nelle specifiche tecniche dell’erogazione pubblicate nel sito del sistema sanitario nazionale

6) Quali regole di prescrizione ed erogazione sono previste per le ricette elettroniche dematerializzate?

Le regole con cui il medico deve prescrivere e con cui i farmacisti e i laboratori di prestazioni specialistiche devono erogare sono le stesse seguite per le ricette cartacee del SSN (ricette rosse). Le cause di eventuali differenze sono da ricercarsi nel fatto che le ricette elettroniche rispettano le regole nazionali e/o regionali in maniera rigorosa, essendo supportate da controlli informatici, cosa che non avviene con le ricette cartacee.

7) Le ricette elettroniche dematerializzate possono essere erogate in tutta Italia, anche in regione differente da quella di prescrizione?

Sì, la regola vale sia per le ricette di prescrizioni specialistiche come di consueto, ma anche per quelle farmaceutiche, il che rappresenta una novità rispetto alle ricette cartacee del SSN, che hanno per tale ambito ancora valenza regionale.

8) Come viene calcolato l’eventuale ticket dovuto dall’assistito sulle ricette elettroniche dematerializzate farmaceutiche al di fuori della propria regione di iscrizione?

Il Sistema Tessera Sanitaria calcola in maniera automatica l’eventuale ticket dovuto per l’acquisto di farmaci, rendendolo noto al farmacista al momento dell’erogazione del farmaco. Il calcolo viene effettuato tenuto conto della regione di iscrizione sanitaria dell’assistito e non di quella di prescrizione o erogazione della ricetta: in tal modo ogni assistito paga in tutta Italia lo stesso ticket che pagherebbe nella sua regione d’iscrizione sanitaria. Solo nel caso in cui il farmacista non disponga momentaneamente di collegamento informatico con il Sistema Tessera Sanitaria viene applicato l’eventuale ticket secondo le regole della regione in cui risiede la farmacia.

9) Si può cambiare la data di erogazione di una prestazione già comunicata?

  • No, se la causale di annullamento è “modifica dei soli dati contabili senza il rilascio della presa in carico della ricetta”;
  • , se la causale di annullamento è “rilascio della presa in carico della ricetta”; tale annullamento comporta che la ricetta venga nuovamente presa in carico, come se fosse la prima volta: tale data è quella del giorno in cui si effettua informaticamente l’operazione, il che comporta che la data di erogazione di una prestazione non può essere minore della data di presa in carico.

10) Qual è il termine previsto per l’attuazione del decreto sulla ricetta digitale?

Il termine previsto per l’attuazione del decreto sulla ricetta digitale è la fine di agosto del 2024. Entro questa data, il governo si impegna ad adottare tutti gli atti necessari per rendere operativa la normativa sulla ricetta medica digitale.

Lascia un commento