Farine di insetti, 4 decreti danno il via alla vendita in Italia

By Ana Maria Perez

Farine di insetti, il via alla vendita da parte di 3 ministeri

Il governo Meloni ha firmato oggi, giovedì 23 di marzo del 2023, quattro decreti per regolamentare la vendita di farine di insetti in Italia. Nonostante il “no” generalizzato da parte dei consumatori, di cui vi avevamo parlato qualche settimana fa, a dare il via ai provvedimenti, tre ministeri competenti: Agricoltura, Imprese e Salute. Ora le aziende che producono farine a base di insetti, o che contengono parzialmente farine di insetti, dovranno segnalarlo con un’apposita etichettatura. I decreti sono stati notificati alla commissione UE in data odierna e devono attendere il riscontro positivo della stessa. Da ultimedalweb vi aggiorneremo.

Quando è stata ufficializzata la vendita in UE delle farine di insetti?

Il 24 di gennaio del 2023 l’Europa ha dato il via libera alla vendita della farina parzialmente sgrassata di Acheta domesticus, il grillo domestico. Il 26/01 è stata la volta delle larve di Alphitobius diaperinus congelate, in pasta, essiccate e in polvere. Sarebbe il verme della farina minore. Anche noi vi abbiamo raccontato degli alimenti ideali per utilizzare queste farine. Messo davanti a fatto compiuto, il ministero dell’agricoltura, con gli altri ministeri coinvolti, si è messo al lavoro per regolamentare una vendita ufficializzata in tutto il territorio UE.

L’esempio della farina di grillo

La farina di grillo è ricca di proteine e si può utilizzare per fare dolci, pane, snack e pasta. Non si usano insetti selvatici, ma quelli allevati a tale scopo, che vivono in un ambiente controllato. La tecnica di produzione è stata validata dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (l’Efsa). Questo tipo di farina ha passato tutti i controlli e dal punto di vista sanitario è sicura. L’unico problema potrebbe essere provocato dalla chitina, una proteina contenuta nel carapace dei grilli. In persone allergiche, potrebbe provocare gli stessi effetti delle arachidi: eritema cutaneo, prurito, e shock anafilattico.

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La conferenza stampa odierna

L’etichetta dovrà contenere una descrizione ben precisa: la provenienza del prodotto, i rischi connessi al consumo e il quantitativo delle farine di insetti presente. Inoltre, i ministri avrebbero previsto che all’interno dei negozi fossero dedicate alcune scaffalature a questi prodotti specifici che interessano una percentuale molto bassa della popolazione. L’obiettivo è quello di fomentare il consumo consapevole.

Un mercato vergine e sicuro

L’organizzazione Ipiff, che rappresenta gli interessi dei produttori di insetti, indica che al momento la produzione si basa su qualche migliaio di tonnellate. Gli investimenti avrebbero superato 1 miliardo di euro e indubbiamente sono destinati a crescere. Il settore inoltre, dovrebbe raggiungere entro il 2030 oltre 30 mila dipendenti full time, oltre all’indotto.

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