Si celebra la giornata mondiale dell’aperitivo e proprio Venezia è stata scelta come testimonial e principale attrazione di queste celebrazioni. Ovviamente è lo spritz a essere il protagonista assoluto, l’aperitivo per eccellenza.
Spritz e Venezia: un connubio indissolubile
Il consumo dello spritz è cresciuto a livello mondiale, diventando uno degli aperitivi maggiormente bevuti in tutto il mondo. È il nord-est del nostro Paese a detenere il record di vendite di questa bevanda, questo è anche dovuto al fatto che le origini dello spritz sono da ricercarsi proprio in queste zone. A oggi, Venezia può essere considerata la capitale dell’aperitivo ed è per questo motivo che è stata scelta per rappresentare questa giornata, con manifestazioni ed eventi sparsi su un’ampia superficie.
In Italia si calcola che un abitante su 10 beva regolarmente questa bevanda, ma va anche aggiunto che questa cifra può avere un rapporto uno a uno in determinate zone del Paese come proprio tutto il nord-est. Nei Paesi oltreoceano questo numero è decisamente più basso, ma negli ultimi anni si è visto un innalzamento esponenziale dei consumatori di spritz. Stesso discorso vale per l’Europa.
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Come nasce lo spritz?
Non esiste una documentazione certa di come abbia fatto questa bevanda a nascere, l’unica cosa che esiste è la leggenda, la storia tramandata di generazione in generazione, che inevitabilmente ha subito delle modifiche, ma è il solo riferimento storico che possiamo avere a riguardo. Si racconta che il nome dell’aperitivo derivi dalla parola tedesca spritzen, che significa spruzzare. Questo si deve al fatto che probabilmente i soldati austriaci, non abituati al nostro vino, altamente alcolico, erano soliti spruzzarlo con dell’acqua minerale, diventando così il primo antenato dello spritz odierno.
A più di 100 anni dalla sua nascita, lo spritz è rimasto pressoché invariato, la ricetta originale e attuale prevede: tre parti di Prosecco, due parti di Aperol o Campari, uno spruzzo soda o acqua minerale gasata. In realtà è semplicissimo e veloce da preparare, forse è proprio per questo che è diventato così famoso e apprezzato in tutto il mondo.
C’è da aggiungere che è ancora possibile però trovare lo spritz con la ricetta storica originale, ma solo tra i “bacari” veneziani, ovvero le tipiche osterie di un tempo dove viene preparato con vino bianco e acqua, senza fronzoli modaioli o altri ingredienti. Ora non vi resta che scoprire tutte le versioni dell’aperitivo veneziano, girovagando per le stradine della città e approfittando della giornata mondiale dell’aperitivo per partecipare alle degustazione e agli eventi in programma.