SPID a rischio, potremmo tornare indietro di 10 anni – Come verrà sostituito?

By Ultimedalweb

Il 23 aprile scade la proroga d’ufficio dell’AGID (Agenzia per L’Italia Digitale) concessa per i gestori del servizio SPID. Cosa accadrò dopo questa data? Rinunceremo allo SPID?

Le convenzioni erano in realtà scadute già dalla fine del 2022 ma erano state prorogate per non creare scompiglio ai 33 milioni di italiani che utilizzano il servizio SPID.

Attualmente lo SPID è utile per accedere a tutti i servizi di pubblica amministrazione che negli anni sono stati digitalizzati. Attraverso l’identità digitale è possibile accedere all’INPS, all’Agenzia delle Entrate ed è utile se si vuole accedere in maniera rapida a bandi e concorsi, alle iscrizioni scolastiche, ai certificati e alle prestazioni sanitarie. Dunque, una modalità che va in aiuto per tutti coloro che vogliono registrarsi su portali ufficiali senza dover ricorrere all’utilizzo di ulteriori credenziali. Cosa succederà dunque quando scadranno le convenzioni?

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SPID – i possibili scenari dopo il 23 aprile

Uno dei primi scenari più auspicabile non vede l’addio dello SPID. Il governo potrebbe trovare i soldi per rinnovare le convenzioni e dunque il servizio potrebbe procedere senza intoppi. Ma il presidente di Assocertificatori, Carmine Auletta, ha anche affermato della possibilità di una proroga di alcuni mesi. “Vista la criticità che il servizio riveste, siamo disposti ad accettare un’ulteriore proroga di alcuni mesi, a patto che ci sia la volontà politica di affrontare il problema della sostenibilità economica del sistema. Siamo disponibili a collaborare per definire insieme una strategia”.

Si apre dunque un secondo scenario, ritenuto il più probabile, che vedrebbe lo scadere dello SPID nel mese di giugno. Una terza ipotesi invece vede cancellato lo SPID e sostituito con la carta CIE (Carta di identità elettronica). Questa ipotesi è la meno probabile in quanto andrebbe a scombinare gli equilibri di tutti coloro che non sono in possesso di una carta di identità elettronica, ma sono ancora provvisti della carta di identità cartacea.

SPID E CIE unificati?

L’obiettivo del governo vuol essere quello di creare una identità digitale nazionale, ovvero unificare SPID E CIE in un’unica soluzione. Realizzare un applicazione, immaginata come un wallet che possa racchiudere tutti i documenti personali. Considerando però che per la creazione di un’app ex novo servirebbero fondi che lo Stato al momento non avrebbe da investire in quanto in scadenza le condizioni per rinnovare lo SPID, si potrebbe trasportare il tutto sulla piattaforma dell’app IO. Al momento però non vi è nulla di certo.

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