La fatidica domanda su quali lauree scegliere per guadagnare di più ha subito dei drastici cambiamenti rispetto a qualche anno fa. Ecco quali sono le più convenienti!
La vita dopo il diploma
Con l’avvicinarsi della fine della maturità nel 2024, molti studenti delle scuole superiori si troveranno di fronte alla complessa decisione di quale università scegliere. Questa scelta è importante, non solo per le inclinazioni personali e le competenze individuali, ma anche per le prospettive economiche future. La crescente preoccupazione per il costo della vita rende essenziale valutare quali percorsi accademici possano offrire maggiori opportunità di guadagno.
In Italia, la Costituzione tutela il lavoro in tutte le sue forme e applicazioni. L’articolo 4 della Carta fondamentale sancisce che “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società“. Questo principio sottolinea l’importanza di un’occupazione dignitosa e adeguatamente remunerata come base per il progresso individuale e collettivo.
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Le lauree più remunerative
Secondo i dati raccolti da AlmaLaurea tra il 2015 e il 2022, le lauree in Odontoiatria, Informatica e Finanza emergono come le più remunerative. I laureati in questi campi possono aspettarsi stipendi iniziali che variano tra i 2000 e i 2600 euro mensili. Al contrario, le lauree in Psicologia (circa 1300 euro), Lettere e Filosofia (circa 1400 euro) e Lingue (quasi 1550 euro) risultano tra le meno remunerative. Sorprendentemente, anche Medicina e Giurisprudenza, che sono tradizionalmente considerate carriere ben pagate, presentano stipendi medi iniziali di circa 1800 euro e 1650 euro rispettivamente.
Un anno dopo il conseguimento della laurea, il tasso di occupazione dei laureati di primo livello raggiunge il 75,4%, mentre per quelli di secondo livello è del 77%, secondo le analisi di AlmaLaurea. Un dato significativo riguarda la tipologia contrattuale: i contratti a tempo indeterminato sono in aumento e hanno superato i livelli pre-pandemici. Questo indica una maggiore stabilità lavorativa per i neolaureati, un fattore fondamentale nella scelta del percorso accademico.
Stipendi e prospettive di crescita
A un anno dalla laurea, i laureati in Informatica guadagnano in media 1.672 euro netti al mese, mentre quelli in Ingegneria Elettronica arrivano a circa 1.720 euro netti al mese. Questi numeri, pur essendo significativi, rappresentano solo l’inizio di una carriera che offre notevoli prospettive di crescita e sviluppo professionale. Le lauree nelle discipline STEM (Science, Technology, Engineering, and Mathematics) continuano a essere molto richieste e offrono opportunità lavorative vantaggiose sia in termini di retribuzione che di progressione di carriera.
La scelta del percorso universitario non deve basarsi esclusivamente sui potenziali guadagni. È fondamentale considerare anche le proprie passioni, attitudini e l’ambiente lavorativo desiderato. Tuttavia, avere una chiara comprensione delle prospettive economiche può aiutare a prendere una decisione informata. Inoltre, settori come la tecnologia, la finanza e l’ingegneria non solo offrono stipendi elevati ma sono anche in continua evoluzione, garantendo dinamismo e innovazione costante.
In sintesi, mentre la scelta del percorso universitario è personale e deve tenere conto di vari fattori, le informazioni sulle prospettive lavorative e salariali fornite da ricerche come quelle di AlmaLaurea sono strumenti preziosi. Laurearsi in settori come Odontoiatria, Informatica e Finanza può offrire ottime opportunità economiche e professionali. Allo stesso tempo, è essenziale scegliere un percorso che rispecchi le proprie inclinazioni e aspirazioni, per costruire una carriera soddisfacente e gratificante.
