Gli aneddoti e le storie su Beethoven non mancano di certo. Il suo essere fuori dagli schemi lo ha reso immortale, ma la causa della sua sordità era dovuta proprio a uno dei suoi tanti vizi. Scopriamo quale!
Beethoven e il piombo nel vino
Nelle ciocche di capelli di Ludwig van Beethoven si cela un mistero rivelatore della sua sordità e dei suoi gravi disturbi di salute. Questo celebre compositore tedesco, noto per le sue geniali sinfonie e per il suo tormentato percorso di vita, potrebbe aver subìto l’avversità del piombo, una sostanza tossica presente in quantità anomale nei suoi capelli.
La storia di Beethoven, a detta di molti studiosi, si intreccia con il vino a buon mercato carico di piombo, una pratica diffusa nell’Ottocento per addolcire il vino e renderlo più gradevole al palato. Il compositore, secondo quanto riferito da Jerome Nriagu, esperto di avvelenamento da piombo e professore emerito presso la University of Michigan, era un amante del vino, consumandone fino a una bottiglia al giorno. Questa abitudine, però, potrebbe averlo esposto involontariamente a dosi pericolose di piombo, compromettendo la sua salute in maniera irreparabile.
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La sordità di Beethoven, che si manifestò già prima dei suoi 30 anni, potrebbe essere stata una conseguenza diretta dell’avvelenamento da piombo. Questo metallo pesante, quando assorbito in quantità elevate, può danneggiare gravemente il sistema nervoso, compromettendo funzioni vitali come l’udito. Secondo il tossicologo David Eaton dell’University of Washington, i problemi gastrointestinali cronici di Beethoven, tra cui crampi e diarrea, potrebbero anch’essere attribuiti a questa forma di avvelenamento.
Lo studio sui capelli di Beethoven
L’indagine condotta su ciocche di capelli del compositore, analizzate da studiosi americani e australiani, ha rivelato concentrazioni estremamente elevate di piombo, ben oltre i livelli considerati sicuri. La capigliatura di Beethoven mostrava anche tracce significative di arsenico e mercurio, ma è stato il piombo a emergere come principale sospetto nell’alterare la salute e l’udito del musicista.
Il suo consumo smodato di vino, una volta considerato benefico per la salute, si trasformò in una dipendenza che segnò gli ultimi anni della sua vita. I suoi amici, nel tentativo di lenire il suo dolore e la sua sofferenza, gli somministravano il vino a cucchiaini. Purtroppo per lui, al tempo non era un effetto collaterale conosciuto e forse ci ha privato di ulteriori geniali anni di musica.