Mutui, lo spettro dell’aumento dei tassi d’interesse

By Ana Maria Perez

L’incremento della rata del mutuo

Ieri vi abbiamo raccontato nelle nostre pillole dell’aumento di 50 punti del tasso sui prestiti. Oggi sulla rete sono rimbalzate le prime reazioni. Molti intestatari di mutui protestano perché la rata salirà ancora. Su un mutuo ventennale da €100.000,00, negli ultimi mesi la rata mensile è aumentata di ben €95,00 mensili in media. Il che significa che in alcuni casi è incrementata ancora di più. Sommato all’inflazione, al boom del gas e dell’elettricità, la situazione diventa critica per molte famiglie. La paura è quella di non farcela. Tuttavia, nonostante i contraccolpi, arrivano buone notizie, sia da parte del governo, che promette nuovi aiuti, che da parte degli esperti, che garantiscono che rincari e aumenti sono provvisori.

L’opinione ottimista dell’esperto

Maurizio Bai, capo della rete commerciale Mps imprese e private ha affermato che il mercato immobiliare non dovrebbe subire troppi rimbalzi a causa dell’innalzamento dei tassi d’interesse. In teoria, dovrebbero diminuire le vendite e pertanto i prezzi caleranno, compensando così l’aumento della rata del mutuo.

I mutui ipotecari, il rialzo e le prospettive

Sta di fatto che il rialzo di 50 punti base adottato dalla Bce non fa che incrementare la rata del debito con la Banca, che oramai si avvicina al 30% del reddito del contribuente medio. Le statistiche dicono che il 25% delle famiglie italiane è indebitata. 3,5 milioni di persone hanno contratto un mutuo ipotecario. Una grande parte dei mutui per l’acquisto di abitazioni è a tasso variabile, perché negli ultimi anni era molto più conveniente di uno fisso. Ma, secondo la FABI (Federazione Autonoma Bancari Italiani) ora chi ha un tasso variabile potrebbe pagare fino al 54% in più. E la situazione è ancora peggio per chi deve sottoscrivere un nuovo mutuo. Mentre alla fine del 2021 i tassi si aggiravano intorno allo 0,6%, ora toccano il 4,9%. Tuttavia, alla luce dei recenti fallimenti delle Banche SVB e Credit Suisse, i mercati sarebbero certi che eventuali aumenti saranno molto contenuti nei prossimi mesi e a breve s’interromperà il trend al rialzo.

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