IMU e TARI, proposta di sconto fino a 1.000 euro
Da Ultimedalweb vi parliamo spesso di agevolazioni, bonus, premi e opportunità. Anche in questo caso vi vogliamo parlare della proposta del Governo per premiare i cittadini sollerti che stanno attenti alle scadenze fiscali e pagano puntualmente le imposte. Si parla di risparmiare fino a 1.000 euro sulle tasse per la proprietà o l’usufrutto degli immobili. In sostanza, la misura interessa praticamente tutte le unità familiari del Paese. Parliamo di IMU (imposta sugli immobile) e Tari (tassa sui rifiuti).
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La riforma fiscale e lo sconto su IMU e Tari
Lo sconto di IMU e Tari è una misura prevista dalla riforma fiscale. In linea di massima, consentirebbe ai contribuenti di risparmiare le tasse comunali sulla casa autorizzando l’addebito diretto sul conto corrente bancario o postale. Lo sconto è pari al 5% e vale per entrambe le imposte. Tuttavia, in merito all’iniziativa di sconto Imu e Tari, evidenziamo che le due imposte sono locali e non nazionali, e pertanto, sarà il comune stesso di riferimento a scegliere se applicare o meno la detrazione del 5%.
Il contribuente deve accettare il pagamento con addebito diretto
Per usufruire dello sconto, il contribuente deve ricevere un avviso di pagamento con la liquidazione dell’IMU o della TARI e poi comunicare al Comune la sua scelta di pagare tramite domiciliazione bancaria. Lo sconto non è valido per i tributi che si pagano obbligatoriamente con il modello F24, come ad esempio l’IRPEF. Lo scopo di questa misura è semplificare il pagamento delle tasse, evitare i ritardi e incentivare la tracciabilità dei flussi finanziari.
La compensazione con F24
Una delle maggiori difficoltà che presenta questa misura riguarda la compensazione con F24 tra i tributi. In particolare, si evidenzia che ad accedere al pagamento F24 in modalità di compensazione possono essere tutti coloro ai quali risulta un credito di imposta dalla dichiarazione e denunce a livello periodico al di sotto della soglia di 5 mila euro.
Ebbene, con il provvedimento in bozza resterebbero escluse le entrate riscosse esclusivamente con il sistema dei versamenti unitari di cui all’articolo 17 del Dlgs 241/1997 (modello F24), come, ad esempio, l’Imu (comma 765 dell’articolo 1 della legge 160/2019, pur se anche per quest’ultima la norma già prevede la futura attivazione del pagamento con la piattaforma Pago.pa, non ancora possibile).
Di fatto, il pagamento può avvenire esclusivamente in modalità telematica (non si può fare il pagamento allo sportello) o, in alternativa, tramite le piattaforme digitali fornite proprio dall’Agenzia delle Entrate quali, per esempio, Entratel.
Il tetto da 1.000 euro nella riforma fiscale
Secondo quanto proposto dal governo, l’iniziativa di sconto per le tasse sulla casa avrebbe come obiettivo quello di sollecitare un pagamento generale delle imposte più rapido e puntuale. Nello specifico, la proposta è contenuta all’interno della bozza del decreto legislativo riguardante la riforma fiscale; in particolare, si trova all’articolo 30. Il provvedimento si inserisce nell’attuazione della legge delega fiscale (Legge 111/2023) in materia di tributi locali ed è considerato in intervento moderno e “rivoluzionario”.
Vengono anche introdotte nuove misure per stimolare l’adempimento spontaneo, quali gli avvisi bonari e le lettere di compliance.
Lo sconto si presenta come un’opportunità di risparmio che non otrà tuttavia superare i 1.000 euro.
Il viceministro Leo, “il fisco, un amico”
La proposta di sconto per le imposte sulla casa, avanzata direttamente dal governo nel decreto, è stata attenzionata da Maurizio Leo, viceministro all’Economia. Quest’ultimo, esprimendosi in merito alla proposta di governo, ha evidenziato come l’iniziativa nasce con la proposta di rendere il fisco “un amico, un collaboratore delle imprese e dei cittadini che adempiono correttamente all’obbligo tributario”. Questo sarà possibile andando a premiare tutti i cittadini che si dimostrano puntuali nei pagamenti delle imposte per la casa.