Giornata mondiale della Biodanza, 19 aprile

By Ana Maria Perez

Giornata mondiale della Biodanza

A noi di Ultimedalweb piace incuriosirvi. Per questo vi aggiorniamo e vi raccontiamo notizie poco comuni. Ultimamente vi abbiamo parlato delle farine di insetti con cui si fanno le brioche a Bologna e delle pizze con i grilli a Trieste, e anche della birra creata con l’intelligenza artificiale in Germania, oppure della carne “sintetica”. Oggi, mercoledì 19 aprile, vi parleremo della Biodanza, nella sua Giornata Mondiale, che si celebra nell’anniversario della nascita del suo fondatore, Rolando Toro Araneda, psicologo e antropologo cileno, nato il 19 aprile 1924.

Toro Araneda negli anni ’60 lavorava nell’ospedale psichiatrico Universitario a Santiago del Cile. Aveva pazienti con grandi problemi di equilibrio mentale; fu così che, nel corso della sua attività professionale, che integrò con studi e ricerche scientifiche, scoprì il valore di questa nuova disciplina. Il dottore, tramite l’applicazione della danza sui pazienti in cura psichiatrica, individuò gli effetti benefici che provocava, sia al corpo che alla mente e propose una nuova scienza: la Biodanza. Tuttavia, la metodologia di applicazione della disciplina, come per le altre terapie non convenzionali, non è riconosciuta legalmente come cura medica.

Nel 1982 Rolando Toro fondò la prima Scuola di Biodanza del mondo, a Fortaleza (Brasile). In seguito creò molte altre Scuole e il Movimento Mondiale di Biodanza si espandette nel mondo. I paesi europei che applicano la biodanza come trattamento sono: l’Irlanda, dove ora c’è la sede ufficiale dell’associazione, e poi Spagna, Grecia, Belgio, Paesi Bassi, Germania e Francia. Nel 1990 è stata aperta la prima Scuola di Biodanza in Italia.

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Cosa è la Biodanza?

Il termine biodanza fu creato per definire una disciplina dalle caratteristiche inedite; il prefisso bio deriva dal greco “bios”, vita, mentre il senso primordiale della parola danza è movimento naturale connesso all’emozione. Pertanto, la parola biodanza si adatta a definire questo connubio, ossia “la danza della vita

Rolando Toro Araneda ha apportato l’ultimo aggiornamento alla definizione nell’anno 2009, prima della sua morte, avvenuta nel febbraio dell’anno dopo .

Biodanza è un sistema di accelerazione dei processi di integrazione a livello cellulare, immunitario, metabolico, neuro-endocrino, corticale ed esistenziale mediante la vivencia* indotta in ambiente arricchito dalla musica, dalla danza, dal contatto, dalla carezza e dalla presenza del gruppo.

Rolando Toro Araneda

*La vivencia è un termine spagnolo che fa riferimento alla vita come esperienza, non solo come il tempo che scorre; la vivencia è il vissuto, il trascorrere del tempo che rende noi quelli che siamo.

Le cinque funzioni genetiche presenti in tutti gli esseri umani

Secondo le premesse di questa disciplina, il nostro potenziale genetico sarebbe composto da cinque funzioni comuni a tutte le persone, il cui sviluppo è legato ad esperienze che viviamo nella prima infanzia e che dimentichiamo crescendo, ma che segnano per tutta la vita il nostro comportamento e la nostra salute mentale.

Le cinque funzioni sono: vitalità, sessualità, creatività, affettività e trascendenza.

  • La vitalità è legata alle prime esperienze di movimento e di sensazione dell’energia vitale.
  • La sessualità è legata alle carezze e al tipo di contatto fisico ricevuto.
  • La creatività dipende dalla libertà avuta nell’esplorare il mondo e di innovare la propria vita.
  • L’affettività dipende dal senso di sicurezza e di nutrimento trasmesso da chi ci ha accudito.
  • La trascendenza dipende dall’avere provato sensazioni di armonia esistenziale nella partecipazione al medio ambiente, tralasciando il proprio ego per immergersi nella natura, nella semplicità che sta oltre sé stessi.

Tuttele persone sviluppano nel corso della propria vita le cinque funzioni che abbiamo elencato. Tuttavia, ognuno le usa in maniera diversa. Vale a dire, che secondo il soggetto alcune sono rafforzate rispetto alle altre. La biodanza lavora per stimolare le funzioni poco sviluppate, per integrarle e armonizzarle tra loro.

Per chi è consigliata la Biodanza?

La biodanza avrebbe effetti benefici per le persone che non credono in sé stesse, per coloro che soffrono di stress, che hanno problemi psicosomatici o che non riescono a controllare le proprie emozioni; agirebbe anche positivamente sulle persone squilibrate (cioè, coloro che non riescono a trovare un equilibrio nella loro vita). In linea di massima è una disciplina pensata per tutte le fasce di età: adulti, anziani, bambini, specialmente per le persone che non riescono a esprimere le proprie emozioni o che non sanno gestirle, come nel caso della rabbia e della delusione. Uno degli slogan della Biodanza dice “Nutriti di emozioni!”.

In cosa consistono le sessioni di Biodanza?

La biodanza è un’attività che si svolge in sessioni di gruppo in cui vengono proposte specifiche sequenze di esercizi mirati a fare emergere le emozioni positive umane, come la gioia di vivere, la sensibilità, la comunicazione affettiva e intima, il rapporto con sé stessi e la propria fisicità, e, infine, l’espressione creativa attraverso il corpo. Gli esercizi sono semplici e propongono movimenti naturali da fare da soli o in compagnia. Molto spesso si utilizza la musica per accompagnare la danza della vita.

Centri che praticano la Biodanza in Italia

Segnaliamo lAssociazione Biodanza, che fa capo al suo inventore. Ha circa 200 operatori che applicano il Sistema Rolando Toro in tutta Italia. Organizzano workshop, attività e conferenze in centri pubblici e privati.

Per sapere dov’è la sede più vicino alla Vostra città, andate sul sito Scuole di Biodanza Italia

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