Giornata internazionale contro mine e ordigni bellici inesplosi. Si celebra oggi, martedì 4 di aprile. Da Ultimedalweb vi raccontiamo spesso le origini di molte celebrazioni nazionali e internazionali; le nostre giornate internazionali dell’ultima settimana sono state la domenica delle Palme, la giornata dell’Autismo, la giornata mondiale del teatro e il world backup day.
A volte non sospettiamo fino in fondo quello che evocano alcune giornate meno note, ma ci piace documentarci e raccontarvelo. Come la ricorrenza odierna, importantissima per tanti paesi del mondo, dove una parte della popolazione vive in zone minate con il rischio di saltare in aria in qualunque momento. E’ il caso della Siria, che ha 11,5 milioni di abitanti a rischio esplosione. E sarà anche il caso dell’Ucraina quando rientreranno gli esuli in patria dopo la fine della guerra.
Giornata internazionale delle mine inesplose, origini
Il 4 aprile si celebra la Giornata Internazionale per l’azione contro le mine e gli ordigni bellici inesplosi, voluta dalle Nazioni Unite per combattere gli effetti di questi aggeggi, che ogni anno in tutto il mondo provocano migliaia di vittime civili, anche dopo anni dalla fine dei conflitti. La ricorrenza è stata istituita l’8 dicembre del 1997. In questa giornata l’Onu chiede la sensibilizzazione sull’argomento. L’obiettivo delle Nazioni Unite è che si creino e sviluppino competenze per procedere con lo sminamento nei paesi in cui sono presenti ancora mine e residui bellici esplosivi.
Iscriviti gratuitamente sul canale Telegram, cliccando qui
oppure su Whatsapp, cliccando qui per non perdere tutte le novità
Il tema di quest’anno 2023 è “Terreno sicuro, passi sicuri, casa sicura”
Il messaggio del segretario delle Nazioni Unite
Nella celebrazione della giornata internazionale contro le mine e gli ordigni bellici, oggi il segretario delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha voluto trasmettere un messaggio di azione, esortando i Paesi membri a ratificare e attuare la Convenzione per bandire le mine, gli ordigni a grappolo e alcune armi convenzionali. Vi proponiamo alcuni dei passaggi del suo messaggio: “A milioni di persone che vivono nel caos dei conflitti bellici, in particolare donne e bambini, un passo può supporre un pericolo. …i conflitti lasciano dietro un’eredità terrificante.. i bambini trovano e giocano con oggetti luccicanti che esplodono. Il Servizio contro le Mine delle Nazioni Unite vuole garantire un accesso sicuro alle case, scuole, ospedali e campi coltivati“
Il messaggio finiva così: “In questa giornata internazionale, agiamo per porre fine alla minaccia di questi dispositivi di morte, sostenere le comunità mentre guariscono e aiutare le persone a tornare e ricostruire le loro vite in sicurezza”.
Il messaggio del Presidente Mattarella
Il Presidente ha voluto lasciare il suo segno nella giornata odierna e ha inviato un toccante messaggio alla Presidente della Campagna italiana contro le mine, Santina Bianchini. Il Presidente della Repubblica ha detto:
“Ogni guerra è disumana…. Disseminare il terreno di mine anti-uomo e usare ordigni speciali, che hanno come scopo terrorizzare la popolazione e provocare stragi di cittadini inermi, è una di queste e costituisce un crimine contro l’umanità … La Giornata internazionale per l’azione contro le mine e gli ordigni bellici inesplosi è un’occasione preziosa per sensibilizzare i cittadini e le comunità contro la fabbricazione e l’uso di questi strumenti di morte particolarmente odiosi e subdoli, e adoperati, tuttavia, nonostante siano banditi da convenzioni e trattati”
L’Unicef nella giornata contro le mine e gli ordigni bellici
Andrea Iacomini, portavoce UNICEF Italia si è espresso in questo modo: ”l’atrocità umana è tale che vengono fabbricati ordigni e mine che sembrano bambole e cellulari affinché vengano scambiati come tali…Il Donbass è la zona più disseminata di mine in Europa”. Ma non solo. In questa giornata si ricorda la guerra dei Balcani , vicino a noi geograficamente, che ha provocato migliaia di morti nei 10 anni successivi alla cessazione del conflitto.
Il lavoro svolto in Siria dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo sviluppo
La Siria è uno dei Paesi maggiormente colpiti. E’ un paese povero e, come tale, una parte della popolazione svolge lavori in campagna e nella raccolta di materiali metallici. Un passo in falso mentre si lavora significherebbe morire o riportare ferite permanenti. Per questo l’Agenzia Italiana della Cooperazione allo Sviluppo ha creato un progetto per educare professori e bambini a riconoscere ed evitare mine e ordigni bellici. Le attività sviluppate hanno previsto:
- produzione e diffusione di materiali informativi durante gli eventi comunitari, negli spazi pubblici e nei luoghi chiave della comunità;
- formazione di 50 volontari coinvolti nella realizzazione degli eventi educativi contribuendo a rafforzare le competenze degli attori umanitari siriani
- realizzazione di eventi di intrattenimento educativi per facilitare l’apprendimento sul tema del rischio mine attraverso modalità ludiche ed interattive