Il fatto è successo a Catania, dove la vittima risiedeva da soli 15 giorni. La nipote si professa innocente, ma troppi sospetti legano all’eredità la tacciano come unica responsabile.
Così la nipote di Catania ha ucciso la zia di 80 anni
Maria Basso aveva 80 anni, una ricca pensione da ex dipendente della Farnesina, 500.000 euro in banca e molti gioielli. Da due settimana si era trasferita da Asiago ad Aci Catello dove la nipote 58enne si prendeva cura di lei. Cura per modo di dire, in quanto pare che le abbia fatto ingerire un piatto di spaghetti per indurre la morte per cause naturali. La donna, infatti, poteva mangiare solo cibo tritato.
La Procura di Catania ha contestato all’accusata i reati di circonvenzione di incapace e omicidio aggravato. La donna è stata posta agli arresti domiciliari, con l’utilizzo del braccialetto elettronico. Nonostante lei si professi innocente, sottolineando di averle sempre e solo dati cibo tritato come era abituata nella casa di riposo dove risiedeva, troppi sospetti la circondano.
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Secondo gli inquirenti, ha tracciato un vero e proprio progetto criminale per incassare l’eredità. Il problema è che la donna ha agito “facendo dapprima sottoscrivere all’anziana una procura generale e un testamento pubblico con cui, revocata ogni precedente disposizione che prevedeva il lascito a enti di beneficenza, la istituiva quale unica erede universale“.
Tutto partito dalla denuncia di un cugino
L’indagine è iniziata nel dicembre del 2022 a Vicenza, quando un cugino dell’anziana, l’ingegnere Mario Basso, aveva presentato la denuncia subito dopo la morte della donna. Da lì l’inchiesta è continuata a Catania dove la vittima era in una casa di cura di Aci Castello.
La Procura di Catania ritiene che la morte sia stata causata dall’ingestione di cibi solidi, vietati per le sue patologie, che la nipote le avrebbe fatto mangiare 5 giorni prima della morte. Pare che avesse costretto l’anziana a un viaggio senza soste da Asiago ad Aci Castello il 2 dicembre 2022, durante il quale le avrebbe fatto mangiare un piatto di spaghetti e un dolce che avrebbero poi causato la morte.
Prima del decesso, l’indagata avrebbe mostrato un forte interesse per il patrimonio della vittima sin dalla festa per l’ottantesimo compleanno.