Tra i vari bonus a disposizione degli italiani, per il 2023 è stato riconfermato quello dedicato alle mamme che hanno difficoltà ad allattare al seno e necessitano di aiuti economici per acquistare il latte in farmacia. Ecco come funziona il Bonus Latte Artificiale!
A chi è dedicato il bonus latte artificiale
In Italia, i vari governi hanno sempre cercato di creare aiuti per ogni genere di bisogno economico degli italiani e questo per il latte artificiale si rivela essere particolarmente importante e apprezzato dai cittadini. Questo aiuto è stato inserito in bilancio per la prima volta nel 2019 ed è stato riconfermato anche per quest’anno. Purtroppo non sempre è possibile allattare al seno, alcune donne soffrono di patologie particolari per le quali si rende indispensabile utilizzare il latte artificiale invece di quello materno.
Proprio a queste neo-mamme è dedicato il bonus latte artificiale, con i fondi erogati potranno acquistare un prodotto di qualità senza essere costrette a sborsare cifre esorbitanti. Il prodotto artificiale ha purtroppo un costo elevatissimo, specie se parliamo di quello di qualità. Ovviamente ci sono delle limitazioni anche per quanto riguarda le patologie di cui si soffre per poter accedere all’aiuto. Non basta dare del latte artificiale per aderire al bonus.
Iscriviti gratuitamente sul canale Telegram, cliccando qui
oppure su Whatsapp, cliccando qui per non perdere tutte le novità
Possono fare richiesta le mamme che soffrono di: mastectomia bilaterale, ipotrofia bilaterale della ghiandola mammaria, sindrome di Sheehan, alattogenesi ereditaria e infezione da HTLV1 e 2, questo per quanto concerne le malattie croniche, da aggiungere anche l’eventuale morte materna.
Ci sono anche patologie provvisorie nella lista di quelle accettate e sono: alcolismo, assunzione di farmaci che controindicano in maniera assoluta l’allattamento, assunzione di droghe, esecuzione di scintigrafia, infezione da HCV con lesione sanguinante del capezzolo, infezione da HSV con lesione erpetica sul seno o capezzolo, infezione da virus varicella zooster, infezione ricorrente da streptococco di gruppo B, mastite tubercolare, tubercolosi bacillifera non trattata, lesione luetica sul seno. In pratica si tratta di situazioni che impediscono categoricamente l’allattamento al seno.
Come funziona l’aiuto per il latte artificiale
Possono farne richiesta tutte le neo-mamme, a patto che rientrino nel sesto mese dalla nascita del piccolo o della piccola, inoltre l’ISEE non deve risultare superiore ai 30000€ annui. I fondi stanziati indicano che si può ottenere un rimborso massimo pari a 400€, questo verrà erogato solo ed esclusivamente al termine dei sei mesi di vita del neonato/a.
Come fare richiesta per l’aiuto latte artificiale
In questo caso bisogna fare riferimento all’ASL di appartenenza in quanto è lì che bisogna presentare la domanda ed è sempre l’Azienda Sanitaria a erogare il rimborso che verrà elargito solo al compimento del sesto mese di età del nascituro.