Auguri Ghostbusters! 10 curiosità sugli acchiappafantasmi più amati della storia

By Luana Pacia

Si celebrano i 40 anni del primo capitolo dei Ghostbusters. Festeggiamolo alla grande con queste 10 curiosità che forse non conoscevi!

Le 10 curiosità sui Ghostbusters

Un’idea nata da un sogno

Dan Aykroyd, uno degli autori e interpreti principali del film, ha ideato Ghostbusters ispirato dal suo interesse per il paranormale e dalla sua famiglia, che aveva una lunga storia di coinvolgimento in questo campo. L’idea originale di Aykroyd era molto più ambiziosa, con i Ghostbusters che viaggiavano nel tempo e nello spazio per combattere spiriti e demoni. Insomma, un contesto troppo articolato rispetto all’idea che ne abbiamo oggi. Fu Harold Ramis a rielaborare la sceneggiatura, rendendola più accessibile e ambientandola nella New York contemporanea. Questa decisione non solo ha reso la storia più credibile e vicina al pubblico, ma ha anche permesso di esplorare il contrasto tra il paranormale e la quotidianità della grande città. Mai scelta fu più azzeccata!

La Famosa Cadillac Ecto-1

ghostbusters

L’auto degli acchiappafantasmi, la Ecto-1, è diventata un simbolo del film tanto quanto i protagonisti. La macchina utilizzata era una Cadillac Ambulance Miller-Meteor del 1959, che venne modificata per apparire ancora più unica e memorabile. La Ecto-1 è rimasta uno degli oggetti di scena più riconoscibili della storia del cinema. L’automobile, con le sue luci lampeggianti e le sirene, non solo serviva come mezzo di trasporto per i Ghostbusters, ma contribuiva anche a creare l’atmosfera del film. Insomma, chi non impazzisce per un’automobile bizzarra?

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Slimer e il tributo a John Belushi

Il fantasma verde noto come Slimer è diventato un personaggio amatissimo, forse il più riconoscibile della serie. Pochi sanno, però, che il personaggio fu ispirato da John Belushi, grande amico di Aykroyd e co-protagonista di “The Blues Brothers”. L’aspetto e il comportamento goffo di Slimer furono un omaggio all’attore scomparso prematuramente. La sua creazione fu un lavoro di squadra tra gli artisti degli effetti speciali e il team di produzione, che riuscirono a dare vita a un personaggio che, nonostante non avesse parole, comunicava perfettamente la sua essenza comica e caotica.

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Le comparse celebri

Nel film compaiono diverse celebrità in ruoli minori, ad esempio, spicca Larry King, che appare come se stesso durante una trasmissione radiofonica. Inoltre, il celebre regista Ivan Reitman, che ha diretto il film, presta la sua voce ad alcuni fantasmi, tra cui il leggendario Slimer. Questa scelta aggiunge un po’ di realismo e permise a Reitman di risparmiare sui doppiatori.

Il tema musicale che scalò le classifiche

La canzone “Ghostbusters” di Ray Parker Jr. è diventata un successo immediato, raggiungendo la vetta delle classifiche e diventando una hit internazionale. Il brano è stato nominato agli Oscar per la migliore canzone originale, e il suo ritornello “Who you gonna call? Ghostbusters!” è rimasto impresso nella cultura popolare. La creazione della canzone fu un caos totale, c’era pochissimo tempo e Parker la scrisse e registrò in pochi giorni. Il risultato, tuttavia, fu una traccia che divenne immediatamente associata al film e che continua a essere amata e ricordata ancora oggi.

Effetti speciali innovativi

Per gli standard dell’epoca, gli effetti speciali di Ghostbusters furono all’avanguardia. Ok, oggi li guardiamo e ridiamo, ma trasportiamoci all’epoca. Il team degli effetti visivi, guidato da Richard Edlund, utilizzò una combinazione di modellini, animazione a passo uno e tecniche innovative di composizione per creare i fantasmi e le scene soprannaturali del film. Il risultato fu straordinario e contribuì al successo della pellicola. Gli effetti speciali non solo resero credibili le apparizioni dei fantasmi, ma aggiunsero anche un elemento di meraviglia e sorpresa, nessuno nel pubblico si aspettava una cosa del genere!

Un cast di talenti comici

Oltre a Dan Aykroyd e Harold Ramis, il film vanta la presenza di Bill Murray, uno degli attori comici più amati della sua generazione. Il trio, insieme a Ernie Hudson, creò una chimica unica che è uno dei punti di forza del film. La loro improvvisazione e il loro umorismo naturale aggiunsero una nota speciale ai loro personaggi. La scelta di questi attori non fu casuale, poiché ciascuno di loro portava con sé un background di comicità e recitazione che arricchì i personaggi e rese ogni scena piena di vita.

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Il successo al box office

Ghostbusters fu un enorme successo al botteghino, diventando uno dei film più redditizi del 1984. Il suo successo sorprese persino i produttori e il film rimase nei cinema per mesi, raccogliendo consensi da critica e pubblico. Il suo impatto culturale è evidente ancora oggi, con fan giovanissimi che si avvicinano al film, sequel con nuovi cast, ma sempre tenendo a mente il primo grande e inimitabile Ghostbusters.

Un sequel e un franchise duraturo

Il successo del primo film portò alla realizzazione di un sequel nel 1989, “Ghostbusters II”, che riunì il cast originale. Inoltre, il franchise si espanse includendo una serie animata di successo, “The Real Ghostbusters“, fumetti, videogiochi e una vasta gamma di merchandise. Recentemente, il franchise è stato rivitalizzato con nuovi film che hanno introdotto una nuova generazione di fan agli acchiappafantasmi. Insomma, quello che vi avevamo anticipato nel punto precedente.

Il lascito di Ghostbusters

Ghostbusters ha lasciato un segno indelebile nella cultura popolare e continua a essere amato da vecchi e nuovi fan. La combinazione di umorismo, elementi soprannaturali e personaggi memorabili ha creato un’esperienza cinematografica unica, capace di attraversare le generazioni. Il film ha influenzato innumerevoli altre opere e continua a essere una fonte di ispirazione per cineasti e appassionati. La sua eredità vive non solo nei sequel e nei remake, ma anche nell’impatto culturale che ha avuto su film, programmi televisivi, libri e altre forme di intrattenimento.