Non si parla d’altro a Collepasso (Lecce) oggi, lunedì 13 febbraio del 2023. Le elezioni lombarde e laziali non hanno lasciato il segno nel piccolo comune di cinque mila anime in provincia di Lecce perché ad “inquinare” i comizi è stato l’ex sindaco Salvatore Perrone. L’ex primo cittadino ha pronunciato in pubblico frasi sessiste e violente nei confronti della sua antagonista, la sindaca Laura Manta. Alcune espressioni utilizzate da Perrone nella serata di domenica 12 febbraio davanti ai suoi concittadini hanno lasciato il segno. Ad esempio “La prendo a schiaffi questa signorina”, oppure “gode come donna solo quando fa querele”.
Sui social vince il politically correct
Il comizio doveva essere soltanto un riepilogo dell’attività che ha portato a termine la vecchia amministrazione a confronto con la politica attuale. Le dichiarazioni dell’ex sindaco sono balzate immediatamente sui social, dove oggi non si sono risparmiate le denunce e nel contempo le attestazioni di solidarietà nei confronti della sindaca.
In un contesto mediatico e politico del “politically correct”, della parità e delle quote rosa, lo stile di Perrone non è apprezzato dalla maggioranza. Anche perché accade poche ore dopo che Rosa Chemical ha baciato Fedez sul palco di Sanremo scatenando un polverone. Non è probabilmente il momento di esporre in pubblico atteggiamenti sessisti di gusto del tutto opinabile.
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La reazione della Sindaca
La reazione della sindaca è stata contenuta. Anche se ha condannato l’intervento del suo oppositore, la donna ha voluto tramettere un messaggio di coraggio. Il discorso della prima cittadina era chiaro. Ha detto: “ci sarà sempre qualche cafone che vi umilierà in mancanza di altri argomenti per attaccarvi. Non cedete. Siate forti. La società ha bisogno di cittadini coraggiosi”.
I video discriminatori sono stati pubblicati sui social dalla stessa sindaca, che sprona i giovani ad utilizzare i social e a impegnarsi in tutti i modi per farsi valere a scuola, nella società e nel mondo del lavoro.
L’amministrazione comunale ha espresso il malcontento per uno spettacolo giudicato “volgare e osceno”. Anziché parlare di progetti, comunità e Collepasso, si è parlato di offese sessiste e di parte.