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10 parole digitali per non dire “ti amo” a San Valentino

L’epoca del digitale ha portato dei cambiamenti non solo nei nostri atteggiamenti in ambito sociale, ma anche nel linguaggio che adoperiamo regolarmente. Sempre di più sono noti i conflitti generazionali tra chi ha vissuto un’infanzia “non social” e chi invece non può stare nemmeno un giorno senza le più varie piattaforme di rapporti online.

Spesso i genitori dei giovanissimi (ragazzi tra 11 e 14 anni) si lamentano dell’uso smodato dello smartphone da parte dei fanciulli; nel contempo, i neo-dotati di strumenti tecnologici sfoggiano le proprie competenze in “socializzazione digitale” per attirare follower e apprezzamenti.

E così accade anche per chi mette il proprio cuore “in rete”. Che non significa che uno il cuore non ce l’ha; piuttosto, che ha un cuore “social”. E così piovono cuoricini ovunque, baci dove prima tutto al più sarebbe esistito un sorriso, e tanti “ti voglio bene” camuffati in emoticon danzanti o luccicanti.

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Ebbene, per San Valentino qualcuno ha pensato di analizzare questo linguaggio social fatto di neologismi e parole “diverse” ma molto attuale.

Skuola.net ha raccolto alcuni termini che rappresentano fenomeni amorosi reali e che fanno oramai parte del linguaggio della “rete” . Lo psicologo e fisioterapista Giuseppe Lavenia ha aiutato a “tradurli” per conoscerli bene e, all’occasione, scappare prima di rimanere “intrappolati ”.

1) Ghosting

Identifica la scomparsa di una persona dalla vita sentimentale di un altro. La persona assente non si accolla le sue responsabilità ma ribalta la colpa sull’altro.

2) Zombieing

E’ un termine legato al “ghosting”; il fantasma “resuscita”, come a Halloween o nei film horror.

3) Orbiting

E’ un’evoluzione del “ghosting”. Succede quando uno dei due partner cerca di rimanere nell’orbita dell’altro dopo avere chiuso la relazione.

4) Breadcrumbing

Il termine, letteralmente significa “briciola di pane” e si riferisce ad una relazione amorosa impostata sulla mancanza di presa di posizione. Cioè, il partner manda fievoli segnali per mantenere il rapporto in piedi, sapendo già che il rapporto non maturerà mai.

5) love bombing

Si riferisce all’effetto negativo di alcune relazioni romantiche che portano a dimostrazioni di affetto da parte di uno dei partner per generare nell’altro soggetto una dipendenza affettiva.

6) Gaslighting

Il termine rappresenta una forma di abuso psicologico che porta la vittima a dubitare dei propri pensieri. La parola deriva dall’opera teatrale inglese “Gas Light” di Patrick Hamilton del 1938,

7) Benching

La parola significa “panchina” e si riferisce alla difficoltà di scelta. Vale a dire, uno dei partner tiene in attesa una persona senza impegnarsi in alcun modo. Nel frattempo, intrattiene rapporti anche con altri soggetti.

8) Paperclipping

E’ un termine che significa “rimanere aggrappato a una graffetta”. Si usa per descrivere un rapporto in cui uno dei partner non è sicuro di volersi impegnare e tiene l’altro “sospeso” finché può.

9) Textlantionship

E’ un termine formato dalle parole “text” e “relationship”; un tipo di rapporto che esiste solo tramite messaggio, molto comune nell’era dei social.

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10) Kittenfishing

La “caccia del pesce” è la traduzione letterale di questa parola che descrive ciò che accade quando si utilizzano foto nei social che non rappresentano la realtà per attirare gli altri.

Autore

Ana nasce in Spagna, si laurea a 22 anni in Scienze Liguistiche e della Comunicazione. Dopo un'esperienza nel Regno Unito si trasferisce a Trieste, dove vive tuttora. Ha maturato esperienza come consulente aziendale e collaborato con diverse case editrici. Ha pubblicato cinque libri ed è copyrighter e Search Quality Rater.View Author posts

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