Malia Obama, il suo primo film da regista accolto con entusiasmo a Sundance
Al Prospector Square Theatre di Park City (Sundance) gli occhi erano puntati su di lei. La figlia di Barack e Michelle Obama non era in veste di figlia, moglie o compagna di… ma in veste di se stessa. Malia Ann Obama non ha voluto che il suo cognome comparisse nei titoli quando è stato presentato al Sundance Film Festival 2024 il suo primo film da regista. Si tratta di un cortometraggio che l’ha messa a dura prova. In questo post vi raccontiamo chi è Malia Ann Obama e vi parliamo delle sue esperienze da giovane artista, senza trascurare, naturalmente, il suo documentario. Guardate!
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La vita di Malia Obama, “figlia di…” o davvero una star con luce propria?
Nata il 4 luglio 1998 presso il Medical Center dell’Università di Chicago, Malia Ann Obama si è trasferita alla Casa Bianca dopo che suo padre, Barack Obama, è stato eletto presidente degli Stati Uniti nel 2008. Ha frequentato la Sidwell Friends School con la sorella minore, Sasha, e ha accompagnato i suoi genitori in viaggi internazionali, prima di iscriversi all’Università di Harvard nel 2017, dove si è graduata nel 2021.
All’epoca della nascita di Malia, suo padre, Barack, era un senatore dello stato dell’Illinois e professore di diritto e sua madre, Michelle Obama, prestava servizio come preside associato dei servizi agli studenti dell’Università di Chicago. Cresciuta nel quartiere borghese di Hyde Park con la sorella minore, Sasha, Malia ha superato una diagnosi precoce di asma e ha avuto un’infanzia molto attiva segnata da lezioni di calcio, nuoto e flauto.
La passione per il cinema
Malia ha sempre inseguito il suo sogno per la televisione e il cinema.
Insieme al suo lavoro allo Smithsonian’s National Zoo, Malia ha svolto numerosi stage da adolescente con l’intento di promuovere i suoi interessi per la televisione e il cinema: è diventata assistente di produzione sul set di Extant nel 2014, ha aiutato gli sceneggiatori della serie Girls, la serie culto firmata Lena Dunham, in 2015 e ha lavorato per The Weinstein Company nel 2017. Malia è stata anche la “writers room” di Swarm, una serie di Danny Glover per Prime con Damson Idris, Chloe Bailey, Rory Culkin e Paris Jackson. E’ stata anche alla Weinstein Company, prima che l’ex produttore Harvey Weinstein venisse travolto dalle accuse di stupri e molestie sessuali.
Nel febbraio 2021 è stato riferito che Malia aveva ottenuto un posto nella stanza degli scrittori di una serie creata da Donald Glover su una pop star in stile Beyoncé, intitolata Hive. Poco dopo è stato rivelato che la figlia dell’ex Presidente sarebbe stata interpretata dall’attrice Lexi Underwood nella serie antologica The First Lady.
Donal Glover
Il mondo dei suoi genitori, ma in maniera inedita, il suo “The Heart”
Si può dire che Malia Obama sta seguendo le orme dei suoi genitori, ma non nel modo in cui potreste immaginare. La prima figlia degli Obama ha presentato giovedì il suo cortometraggio “The Heart” al Sundance Film Festival del 2024 a Park City, Utah, apparendo sul tappeto rosso del festival per annunciare il progetto.
In una clip “incontra l’artista” del Sundance Institute su YouTube, Malia descrive il cortometraggio (che ha scritto e diretto) come una “strana piccola storia, una specie di favola” su un uomo in lutto per la perdita di sua madre dopo aver ricevuto una richiesta “insolita” da lei nel suo testamento: “Il film parla di oggetti smarriti, persone sole, perdono e rimpianti, ma penso anche che sia difficile scoprire dove possono esistere tenerezza e vicinanza in queste cose (…) Ci auguriamo che il film vi piaccia e che vi faccia sentire un po’ meno soli, o almeno vi ricordi di non dimenticare le persone che lo sono“.
Il film si potrà vedere al Festival, che si terrà fino al 28 di gennaio.
Il cinema è di casa nella famiglia Obama
Fare cinema è sicuramente un’attività lodata nella famiglia Obama. Nel 2018, i genitori di Malia hanno firmato un contratto tra la loro società Higher Ground Productions e Netflix, che ha dato vita a diversi progetti, tra cui il thriller del mese scorso “Leave the World Behind” (che aveva come protagonisti gli attori premio Oscar Mahershala Ali e Julia Roberts), così come il film il documentario “Working: What We Do All Day”, che ha fruttato a Barack Obama il suo secondo Creative Arts Emmy all’inizio di questo mese come miglior narratore. Niente male per un ex Presidente degli Stati Uniti. Non credete?