Uno dei personaggi più importanti di Halloween, ovvero Dracula, potrebbe essere stato vegetariano? A quanto pare sì! Scopri come si è arrivati a questa conclusione.
Dracula: il re del “dolcetto o scherzetto?”
Il personaggio di Dracula è nato dalla penna di Bram Stoker, scrittore irlandese che ha preso spunto da un personaggio storico realmente esistito. Vlad III di Valacchia era un nobile rumeno ed è stata proprio la sua storia a stimolare la penna dello scrittore, dandogli la possibilità di creare il personaggio più noto, terrificante e copiato della storia della letteratura e, in seguito, del cinema. Ora si dice che potrebbe essere vegetariano? Ebbene sì, forse uno dei personaggi più sanguinari della storia si cibava esclusivamente di vegetali. Questa la scoperta di uno studio effettuato su dei residui cellulari provenienti da alcune lettere scritte proprio dal voivoda di Valacchia.
Ovviamente il Dracula dei racconti non ha nulla a che vedere con il personaggio storico, quello letterario è un vampiro ghiotto di sangue e ricco di fascino, in grado di trasformarsi in qualsiasi cosa o persona voglia e persino capace di rigenerarsi se ferito. Ciò nonostante però ha i suoi punti deboli e può essere ucciso solo con un paletto di legno conficcato nel cuore o allontanato con dell’aglio, dell’acqua santa, un crocifisso o la luce solare. Il fascino di Dracula è indiscusso da decenni, ci sono state tantissime trasposizioni cinematografiche, senza parlare di cartoni animati, serie tv sui vampiri e tantissimo altro.
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La ricerca e i risultati
La rivista scientifica Analytical Chemistry ha pubblicato i risultati ottenuti da uno studio condotto da italiani, israeliani e rumeni che hanno suggerito che Vlad III di Valacchia aveva abitudini alimentari vegetariane e non onnivore come si è sempre pensato. La tecnica usata per lo studio si chiama paleoproteomica, ovvero una particolare tecnica che utilizza oggetti antichi per recuperare tracce di proteine da residui umani. In questo caso sono state utilizzate due lettere scritte a mano, una datata 1475 e l’altra, più antica, datata 1457.
Da questi due oggetti sono stati ricavati tantissimi peptidi di origine umana che, secondo i risultati, appartengono agli anni in cui sono state scritte le lettere. I risultati, sebbene lo studio non sia stato effettuato per capire lo stile alimentare del voivoda, hanno indicato che i peptidi nn avevano alcun residuo di carne animale al loro interno e questo indicherebbe che Vlad adottava un’alimentazione priva di carne, inoltre, sempre in base ai risultati delle indagini, si pensa che, poco prima della morte, soffrisse di emolacria, patologia rara che porta a lacrimare sangue.
Detto questo bisogna anche aggiungere che i risultati di questo genere di studi potrebbe non essere estremamente certo in quanto l’origine dei peptidi non può essere verificata perché le lettere sono certamente passate per molte mani prima di essere arrivate ai giorni nostri, inoltre il fatto che Vlad III di Valacchia non mangiasse carne, potrebbe indicare solo che al tempo, nel XV secolo, non era facile riuscire a reperire quel genere di alimenti, inoltre potrebbe essere anche dovuto alle sue condizioni di salute e non a una scelta personale.