10 piatti disgustosi, quali e dove?
Quante volte avete sentito dire “anche l’occhio vuole la sua parte, si mangia prima con gli occhi e poi con la bocca”? Sicuramente molte, e noi possiamo capire perché. Se ci seguite regolarmente, sapete che a noi di ultimedalweb piace la buona cucina e le ricette di stagione che procurano benessere. Tuttavia, ci piace anche raccontarvi molte curiosità e avvertirvi quando ci sono richiami alimentari.
Anche oggi vi parleremo di cucina, e questa volta internazionale. Ma non perché le pietanze siano particolarmente invitanti. Anzi, vi racconteremo alcuni dei piatti “disgustosi” (per la nostra cultura) che si servono nel nostro pianeta. Per quanto appetito possiamo avere, un piatto per nulla invitante può farci passare immediatamente la fame. E, in linea con questo argomento, presenteremo nei prossimi post anche esempi di piatti mal riusciti da non assaggiare mai! Colori spenti, impiattamento mal riuscito, combinazioni di ingredienti strane o forma del cibo imbarazzante: i motivi per cui un piatto diventa un disastro possono essere molti. Non perdetevi i nostri prossimi post in merito!
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10 pietanze da fare paura in altrettanti Paesi; avete il fegato per provarci?
E’ vero che l’uomo è onnivoro e, come vediamo ogni giorno in televisione e sul web, la sua fantasia in cucina non ha confini. Chi non guarda mai Masterchef, 4 ristoranti, Little big Italy, l’Italia a Morsi, Giusina in cucina, Pizza Hero e altri mille eccetera? Chi più ne ha, più ne metta. E ne vogliamo parlare di “cucine da incubo“? Questo sarebbe il programma di cucina che più si avvicina al nostro argomento di oggi. Tuttavia, non vogliamo colpirvi con la solita lista di cavallette fritte, aringhe marinate e formaggio con i vermi. Vogliamo proprio farvi venire il ribrezzo. Vediamo se ci riusciamo!
Giappone, occhi di tonno
Non stiamo parlando di sushi questa volta, ma di qualcosa di altrettanto nipponico e nel contempo molto più inquietante. Nei negozi giapponesi spesso si trovano degli strani pacchetti, che “osservano” il cliente con i loro grandi occhi da pesce. E in molti bar, dove preparano anche il sushi, si possono gustare gli occhi di tonno già cucinati, in umido o leggermente scottati. Sotto l’involucro “gommoso” si trova una sostanza morbida e grassa, il cui gusto ricorda quello dei calamari o del polpo, solo perché sono animali marini gelatinosi.
Messico: Huitlacoche
Una primizia molto ricercata nei mercati messicani tra luglio e settembre, entrata di diritto nelle cucine d’autore locali: il huitlacoche (Ustilago maydis) è un fungo che cresce tra i chicchi delle pannocchie di mais ed è considerato una vera prelibatezza. Conosciuto anche come carbone di mais e ritenuto un infestante nel resto del mondo, nel Centro America era utilizzato già dagli Aztechi: dal sapore terroso e leggermente affumicato, si presta bene a essere aggiunto a zuppe, piatti a base di carne, formaggi e perfino nei dolci
Cambogia: Ragni fritti
Nel Sud-Est asiatico si frigge e si mangia tutto quello che cammina, vola o nuota. Si possono trovare grilli, scarafaggi, scorpioni e cavallette, anche nel centro di Bangkok. Gli abitanti della Cambogia si sono spinti oltre e, non più solo per una particolarità asiatica ma per la fame durante la dittatura dei Khmer rossi, hanno iniziato a friggere i ragni. I commercianti che vendono tarantole nere grandi come una polpetta si possono incontrare facilmente ovunque.
Canada, Groenlandia, Chukotka: Muktuk (pelle di balena)
Il piatto tradizionale degli Inuit (noti come eschimesi) è il muktuk, che sarebbe la pelle di balena, narvalo o beluga congelata. Di solito è un cibo che viene consumato senza cottura, ma talvolta può anche essere fritta o impanata. Dal punto di vista della sopravvivenza nel clima secco e rigido del nord è una grande fonte di vitamine C e D. Sul gusto, dubitiamo che sia un sapore a noi vicino; se avete mai assaggiato, raccontateci!
Corea del Sud: Beondegi (crisalidi dei bachi da seta)
Un popolare antipasto coreano sono le crisalidi dei bachi da seta bollite o in umido: si possono trovare sia sui banchetti dei venditori ambulanti, sia sugli scaffali dei negozi e anche sui menu dei bar. I beondegi si mangiano con salse e spezie o si utilizzano per cucinare altri piatti. Gli esperti sono ancora in dubbio su che sapore ricordano. Ce lo sapete indicare voi?
Sud Est asiatico: Zuppa dei nidi di uccelli (in genere, rondini)
Per noi i “nidi di uccelli” non suonano come qualcosa di commestibile, ma i buongustai asiatici sono pronti a sborsare fino a 2000 dollari per un chilo di questi! Per questo piatto si utilizzano solo nidi di rondini-salangana, che vivono nel Sud Est Asiatico. In pratica, i loro nidi sono composti da saliva secca di uccelli e la famosa zuppa ricorda come consistenza un budino molto denso. Chissà se questa zuppetta vale i soldi che costa!?
Corea: Sannakji (polpo vivo)
Mangiare pesce o carne cruda è una cosa comune nella nostra cultura: sia il pesce che la carne si mangiano crudi in diversi modi. Basta penare al carpaccio o alla tartara ed è fatta, ma…. cosa faremmo se il cibo addirittura scappasse dal piatto? In Corea si può assaggiare come antipasto il sannakji: il piatto è costituito da nakji (낙지?, nakjiLR, nakchiMR; un tipo di piccolo polpo) ancora vivi, tagliati in piccoli pezzi e serviti immediatamente, di solito conditi con sesamo e olio di sesamo. All’arrivo in tavola, i nakji sono in genere ancora in grado di dimenarsi. Possono anche essere serviti ancora interi.
Africa, bruchi Mopane (i bruchi delle farfalle Saturnidi)
Grossi e di colore verde scuro, i bruchi delle farfalle Saturnidi sono considerati una fonte gratuita di proteine per gli abitanti di molti stati africani. I bruchi vengono raccolti sugli alberi Mopane e bolliti o essiccati al sole. Nell’Africa del Sud, dove i bruchi sono considerati una prelibatezza, vengono allevati in fattorie e spesso vengono serviti anche nei ristoranti. Si trovano enormi sacchi di vermi Mopane essiccati o affumicati nei mercati locali in tutta la Zambia rurale, Zimbabwe, Botswana , Sudafrica e Namibia. Si chiamano phane in Botswana , mashonja in Zimbabwe e parti del Sud Africa , e omangungu in Namibia .
Indonesia, zuppa di pipistrello
Questo piatto è in linea con le classiche zuppe asiatiche. Di fatto, il pipistrello si usa in molti piatti del Sud Est Asiatico. Nel caso dell’Indonesia questa preparazione è particolarmente insidiosa perché il pipistrello si cucina intero, completo di ali, denti, peli e artigli. Vi risulta invitante?
Norvegia, Smalahove (testa di pecora)
Si tratta di una ietanza tipica della tradizione norvegese. E’ una testa di pecora e la tradizione insegna che venga consumata a Natale, accompagnata da patate lesse.