Andiamo alla scoperta delle curiosità sulla realizzazione di Matrix, una delle pellicole cinematografiche di maggior successo della storia del cinema!
Sono trascorsi 25 anni da quando i fratelli Wachowski hanno trasportato il pubblico all’interno di un futuro alternativo e controllato dalle macchine, dove gli esseri umani sono solo delle semplici batterie e dove non esiste la vita così come la intendiamo noi. Si tratta un film che ha sconvolto le convenzioni e ha sollevato domande profonde sulla natura stessa della realtà. Matrix non è stato solo un film: è stato un catalizzatore culturale, un’opera d’arte che ha ispirato generazioni di cineasti, scrittori e pensatori.
Ecco le 10 curiosità su Matrix
Origini della sceneggiatura di Matrix
Le origini della sceneggiatura di Matrix risalgono al background culturale e intellettuale dei fratelli Wachowski. Il processo creativo che ha portato alla creazione di questa trama complessa e multistrato ha coinvolto un’ampia gamma di influenze e fonti d’ispirazione. I Wachowski, provenienti da una formazione che includeva l’esperienza nei fumetti, nel teatro e nella scrittura creativa, hanno integrato elementi di queste discipline nella creazione della loro storia.
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Inoltre, i Wachowski hanno dimostrato di essere profondamente interessati alla filosofia orientale e occidentale, così come alla fisica quantistica. Questa vasta gamma di interessi ha fornito loro un terreno fertile per esplorare concetti complessi come la natura della realtà, il libero arbitrio e l’illusione del sé, che sono centrali nel tessuto stesso di Matrix.
Difficoltà nell’ottenere il sostegno degli studi cinematografici
Prima di ottenere il sostegno della Warner Bros, i fratelli Wachowski hanno dovuto affrontare una serie di ostacoli e rifiuti da parte degli studi cinematografici di Hollywood. Il concetto di Matrix, con la sua fusione di filosofia, fantascienza e azione, era considerato troppo rischioso da parte di molti studios, che temevano che il pubblico potesse non comprendere o apprezzare la complessità della storia. Inoltre, la natura sperimentale della narrazione e le sue radici in influenze non convenzionali come la filosofia buddista e la fisica quantistica hanno reso il progetto ancora più difficile da vendere agli investitori tradizionali.
Tuttavia, nonostante gli ostacoli iniziali, i fratelli Wachowski hanno avuto la fortuna di incontrare il produttore Joel Silver, che si è immediatamente mostrato entusiasta della loro visione. Il suo interesse e il suo sostegno hanno giocato un ruolo fondamentale nel garantire che il progetto venisse portato avanti nonostante le difficoltà incontrate altrove. Silver ha contribuito a convincere la Warner Bros a finanziare il film, aprendo la strada alla produzione di quello che sarebbe diventato uno dei film più iconici e influenti degli anni ’90.
Selezione del cast
Il processo di selezione del cast per Matrix è stato estremamente coinvolgente e ha visto la partecipazione di molte star di Hollywood. Tra le scelte più discusse e interessanti, spicca quella del protagonista Neo. Johnny Depp, noto per la sua versatilità e il suo carisma, è stato uno dei primi attori considerati per il ruolo. Oltre a Depp, altri attori di fama mondiale sono stati presi in considerazione per interpretare Neo. Will Smith, con la sua presenza carismatica e la sua abilità nel ruolo d’azione, è stato uno dei principali candidati.
Anche Nicolas Cage e Leonardo DiCaprio sono stati considerati per la parte, ma alla fine è stato Keanu Reeves a conquistare il cuore dei registi e ad essere scelto per il ruolo che lo avrebbe reso una vera icona del cinema d’azione. Per quanto riguarda il ruolo di Trinity, diversi nomi di spicco sono stati presi in considerazione. Sandra Bullock, nota per le sue performance dinamiche e carismatiche, è stata una delle prime scelte per il ruolo. Anche Janet Jackson è stata considerata per il personaggio. Tuttavia, il ruolo è stato assegnato a Carrie-Anne Moss, che ha portato al personaggio una combinazione di grinta, intelligenza e fascino che l’ha resa indimenticabile per il pubblico.
Allenamento
L’allenamento fisico del cast di Matrix è stato fondamentale per garantire il realismo e l’impatto delle scene d’azione del film. Keanu Reeves ha affrontato un intenso regime di allenamento che ha incluso arti marziali, acrobazie e lavoro di resistenza. Nonostante un intervento chirurgico alla colonna vertebrale, Reeves si è dedicato con determinazione all’allenamento per raggiungere il livello di forma fisica richiesto per il ruolo. Carrie-Anne Moss, nel ruolo di Trinity, ha anch’essa subito un rigoroso programma di preparazione fisica, concentrandosi su arti marziali e allenamento funzionale per essere pronta a interpretare il suo personaggio con la giusta grinta e agilità.
Questo è avvenuto per la maggior parte degli attori del cast, anche se qualcuno di questi è riuscito con degli stratagemmi a evitare le stressanti sedute di allenamento, parliamo di Joe Pantoliano, alias Cypher che si è sottoposto a un intervento di liposuzione per perdere circa 8 chili.
Bullet time
La creazione della sequenza “Bullet Time” è stata un punto di svolta nel mondo degli effetti speciali cinematografici. Questa sequenza, che mostra Neo inclinarsi all’indietro mentre le pallottole sembrano rallentare intorno a lui, ha richiesto un approccio innovativo e tecnologicamente avanzato. Per realizzare questa scena, sono state utilizzate 99 telecamere fisse disposte attorno all’attore Keanu Reeves su un palcoscenico tutto verde.
Questo ha permesso di catturare ogni singolo movimento dell’attore da diverse angolazioni, consentendo agli animatori di creare l’effetto di rallentamento delle pallottole. Il processo di creazione della sequenza ha richiesto quasi due anni di lavoro e un investimento significativo, con un costo di produzione stimato di 750.000 dollari. Tuttavia, il risultato finale ha lasciato un’impronta duratura nell’immaginario collettivo, diventando uno dei momenti più iconici del cinema moderno. Lo stesso procedimento è stato utilizzato anche per la scena della sparatoria che vede protagonista Trinity.
Matrix come allegoria trans
Dopo aver dichiarato la loro transizione di genere negli anni 2010, i fratelli Wachowski hanno fornito una nuova visione per il loro capolavoro Matrix, suggerendo che il film possa essere letto come un’opera allegorica sulla transizione di genere. Hanno sottolineato che il tema della trasformazione personale e della ricerca dell’autenticità può essere interpretato alla luce delle loro esperienze personali come donne trans. Questa nuova interpretazione ha rafforzato il legame emotivo e politico di Matrix con la comunità LGBTQ+ e ha ampliato il dibattito critico sul significato del film.
Matrix Defense
Matrix ha ispirato la cosiddetta “Matrix Defense“, un termine coniato per descrivere una strategia legale utilizzata da alcuni imputati in casi giudiziari. Questa difesa legale si basa sull’affermazione che l’imputato agisse in stato di trance o sotto l’influenza di un’illusione, simile alla percezione distorta della realtà mostrata nel film. Tuttavia, la “Matrix Defense” ha avuto un successo limitato nei tribunali e viene spesso vista come una mossa disperata e poco realistica per giustificare comportamenti criminali.
Influenza culturale e cinematografica
L’impatto di Matrix sulla cultura popolare e sul cinema è stato profondo e duraturo. Il film ha rivitalizzato il genere degli action movie e ha introdotto nuove tecniche di ripresa, come la famigerata sequenza Bullet Time, che ha influenzato il modo in cui le scene d’azione sono state girate e percepite nel decennio successivo. Inoltre, Matrix ha contribuito a rinnovare il discorso cinematografico sulle tematiche filosofiche e metafisiche, portando l’alta cultura nel mainstream hollywoodiano.
L’influenza del film può essere riscontrata in una vasta gamma di opere successive, incluse altre produzioni cinematografiche, serie TV, videogiochi, fumetti e opere letterarie. Il concetto di realtà simulata e di libero arbitrio è diventato un tema ricorrente in molte opere narrative, sia nell’ambito della fantascienza che in altri generi, evidenziando l’impatto universale di Matrix sulla cultura contemporanea. In parole povere, Matrix risulta essere il classico film che resterà per sempre nei libri di storia.
Codice verde
Il codice di testo verde utilizzato nel film Matrix, ovvero quello che compare all’inizio del film (e in tante altre scene) ha contribuito in modo significativo a creare l’atmosfera distintiva e futuristica della matrice. Progettato da Simon Whiteley, questo carattere tipografico verde è stato creato per rappresentare visivamente il mondo digitale e simulato in cui i personaggi del film si trovano intrappolati. Il design del codice includeva una combinazione di caratteri giapponesi, numeri arabi e lettere latine occidentali, dando al testo un aspetto complesso e misterioso. Whiteley ha scherzato sull’origine del codice, attribuendolo a “ricette di sushi giapponesi”, aggiungendo un tocco di umorismo al processo creativo.
Le accuse di plagio
Le accuse di plagio rivolte ai fratelli Wachowski dopo l’uscita di Matrix hanno suscitato dibattiti e discussioni nell’ambito dell’industria dell’intrattenimento. Grant Morrison, autore di fumetti, ha avanzato l’accusa di plagio sostenendo che molte delle idee e dei temi presenti in Matrix erano simili a quelli presenti nelle sue opere, in particolare “Doom Patrol” e “The Invisibles”. Morrison ha evidenziato somiglianze nelle trame, nei concetti e negli elementi narrativi, sottolineando come alcuni concetti chiave di Matrix, come la realtà simulata e l’illusione della libertà, fossero presenti anche nelle sue opere precedenti.
Tuttavia, nonostante le accuse di plagio, i fratelli Wachowski hanno respinto tali accuse, sostenendo che Matrix era il risultato del loro originale processo creativo e delle loro influenze personali, tra cui filosofia, mitologia e cultura pop. Le somiglianze sottolineate da Morrison potrebbero essere interpretate come riflessi di temi e idee universali presenti in molte opere di fantasia e narrativa speculativa. In ogni caso, le accuse di plagio non hanno intaccato l’impatto duraturo e l’influenza culturale di “Matrix”, che continua a essere considerato un classico del cinema di fantascienza.