Zuckerberg e le 1000 critiche alla sua bistecca, la più costosa e meno ecofriendly del mondo

By Ana Maria Perez

Mark Zuckerberg e le sue bistecche pregiate

Gli uomini più ricchi del Paese non smettono di sorprenderci. Se la scorsa settimana Elon Musk veniva fortemente contestato per la sua abitudine a fumare erba in pubblico e la sua “X” perdeva una notevole fetta di mercato, ora è il turno del suo rivale, Mark Zuckerberg, che nel ranking dei più abbienti del mondo occupa il posto numero 5, con una fortuna stimata in quasi 130 miliardi di dollari. Ma cosa ha combinato il patron di Meta (Instagram e Facebook) per essere al centro delle critiche del web, e non solo? La vicenda riguarda il suo ultimo, capriccioso e costosissimo progetto.

In questo post ve lo raccontiamo e vi sveliamo i nomi dei VIP che hanno mosso le critiche più feroci nei confronti dell’imprenditore americano.

mark zuckerberg

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Quanto costa una bistecca? Dipende: le più costose e ricercate in Italia sono forse le famose fiorentine e il Tomahawk. Ma la più cara di tutte le bistecche deve ancora arrivare sul mercato. Nessun problema! Ci pensa Mark Zuckerberg. Il fondatore di Facebook ha trovato un’altra attività che intende far diventare redditizia, alla faccia dell’ecosostenibilità e del riscaldamento globale. E così, mentre il mondo tenta di “digerire” l’idea della bistecca ecologica fatta in laboratorio, lui parla di un progetto “delizioso” (per rimanere in argomento), quello di allevare mucche di razze pregiate a scopo macellazione.

irresistibile bistecca tomahawk

Il nuovo progetto del miliardario, un’attività di famiglia

Nella foto che ha pubblicato sul suo Instagram potete vedere l’imprenditore con le sue mucche, simbolo del proprio progetto. Ma in che cosa consiste esattamente? E’ un’attività remunerativa o soltanto un hobby? La risposta è: entrambi. Solo se ad acquistare i suoi prodotti saranno i benestanti. Questa volta non si tratta di un’attività social a portata di tutti, perché? Ve lo raccontiamo!

Il ranch di Mark Zuckerberg

In settimana, il miliardario di Meta ha pubblicato una foto di se stesso mentre mangiava una bistecca (mediamente cotta, senza contorni ) dal suo ranch di Ko’olau, un complesso di 1.400 acri a Kauai, l’isola più antica delle Hawaii. In detta struttura, l’imprenditore intende allevare bovini della razza Angus e Wagyu per “produrre una delle carni di massima qualità al mondo“.

Per ottenere il suo scopo, gli animali saranno allevati solo a base noci di macadamia e birra, entrambi prodotti che produce lui stesso, nel suo ranch. Ogni capo del bestiario, per mantenersi sano, dovrà mangiare 2 tonnellate di mangimi l’anno (la cifra può raddoppiare); pertanto, la piantagione di macadamia dovrà essere enorme. Nessun problema: le sue figlie lo aiuteranno. Secondo Zuckerberg:

Le mie figlie aiutano a piantare gli alberi di macadamia e si prendono cura dei nostri diversi animali. Siamo ancora all’inizio del viaggio ed è divertente migliorarlo ogni stagione. Di tutti i miei progetti, questo è il più delizioso

Il suo messaggio ha provocato le reazioni furiose di moltissime persone, come se l’argomento principale di questo periodo storico non fosse il riscaldamento globale e il conseguente bisogno di ridurre gli allevamenti per produrre carne. Di fatto, la carne bovina è uno dei principali responsabili della deforestazione, dell’inquinamento idrico e del riscaldamento globale.

Gli scienziati esperti del cambiamento climatico avvertono che i consumi idrici devono diminuire per limitare gli effetti più dannosi della crisi. Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite, una mucca adulta può rilasciare fino a 500 litri di metano al giorno, che rappresentano circa il 3,7% di tutte le emissioni di gas serra.

Il metano, il gas serra che i bovini emettono nei loro rutti, è molto potente e nel corso di 20 anni provoca circa 85 volte più riscaldamento della CO2.

zuckerberg

L’utilizzo di birra e noci di macadamia nell’alimentazione degli animali

Nonostante l’apparente novità di questa iniziativa del miliardario proprietario di Meta, l’utilizzo della birra nell’alimentazione del bestiame non è del tutto sconosciuto. Secondo l’Università statale dell’Illinois , gli allevatori utilizzano da anni questa pratica per stimolare l’appetito degli animali, soprattutto nel caso della carne di manzo wagyu. Inoltre, la tradizione giapponese di nutrire il wagyu con birra durante il caldo avvalora questa scelta.

Per quanto riguarda le noci di macadamia, gli studi citati nel Journal of Animal Science suggeriscono che possono sostituire con successo i cereali da foraggio nei mangimi per il bestiame. Tuttavia, come accade normalmente con la frutta secca, le noci di macadamia richiedono, per crescere, enormi quantità d’acqua. E questo diventa un problema per la comunità.

noci macadamia
Noci di macadamia

Critiche “d’autore” mosse contro l’iniziativa di Zuckerberg

Le critiche sull’attività proposta nel post che Zuckerberg ha pubblicato su instagram sono state immediate. Di fatto, sui social media, diversi utenti hanno espresso il loro malcontento, concentrandosi sull’emissione di metano da parte delle mucche come fattore che contribuisce al cambiamento climatico. L‘autore Andrew Greenberg ha criticato ironicamente l’elezione di Zuckerberg, accusandolo di alimentare il cambiamento climatico con la sua nuova azienda di allevamento.

Il rappresentante della PETA (People for the Ethical Treatment of Animals), Shalin Gala, ha condannato apertamente la decisione di Zuckerberg, esortandolo ad adottare un approccio vegano e suggerendo che il suo metodo di allevamento e macellazione del bestiame appartiene a tempi passati.

shalin gala
Shalin Gala

Anche lo scrittore Andrew Greenberg si è detto “sono orgoglioso di te, amico (…) Hai davvero realizzato il sogno di mettere il cibo in bocca in un modo che provoca il maggior cambiamento climatico possibile per un essere umano“.

Da parte sua, Mitch Jones, direttore politico di Food & Water Watch, un’organizzazione no-profit americana, ha espresso la propria contrarietà su un’iniziativa così irresponsabile: “allevare bestiame che si nutre di noci di macadamia e birra, ad alto consumo di acqua, è solo uno strano spettacolo secondario che appartiene ai capricci di un miliardario. Abbiamo bisogno di una vera riforma agricola per affrontare le disuguaglianze nel nostro sistema alimentare e la realtà del riscaldamento climatico (…) Dobbiamo promuovere la sostenibilità delle aziende agricole di piccole e medie dimensioni che lavorano per nutrire tutti, non solo le celebrità benestanti“.

In X, la piattaforma di social media di proprietà del rivale Elon Musk, la risposta alla nuova carriera di Zuckerberg come allevatore di carne è stata in gran parte beffarda.

La polemica sembra aver colto di sorpresa il fondatore di Meta. La comunità online, tuttavia, rimane divisa sull’etica e sulla sostenibilità della nuova impresa agricola del miliardario alle Hawaii.

peta

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