Vannacci Shock: “Mussolini statista, l’aborto non è un diritto”

By Luana Pacia

Roberto Vannacci fa sempre parlare di sé e dopo il suo libro controverso, è arrivata anche la sua candidatura europea per la Lega, trainato da opinioni altrettanto controverse.

Vannacci: “creare delle classi separate per i disabili”

Il generale Roberto Vannacci, durante un’intervista a La Stampa, ha lanciato dei discorsi opinabili che fomenteranno parecchie polemiche, senza risparmiare nessuno. Il primo step è stato parlare degli studenti con disabilità: “Non sono specializzato in disabilità, ma sicuramente non farei correre un disabile con chi è in grado di stabilire il record sui cento metri. Potrebbero partecipare alla stessa lezione per un senso di appartenenza, ma poi è essenziale fornire un aiuto specifico“.

La sua idea è creare delle classi separate, riunendo i disabili con dei professionisti che possano aiutarli in modo mirato. Quello a cui non ha pensato è che la disabilità non è una condizione generalizzata, basti pensare allo stesso autismo che raggruppa diversi livelli sotto di sé, per cui sarebbe impossibile creare una classe unica che possa seguire lo stesso programma. Il risultato sarebbe solamente un allontanamento sociale delle fasce deboli e il rafforzamento del concetto di “diversità”.

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Vannacci ha anche toccato temi di politica generale, criticando la necessità di proclamarsi antifascista per esprimere opinioni: “Non vedo perché debba ottenere una patente di antifascista per esprimere le mie opinioni. Rivendico anche la considerazione su Mussolini, che considero uno statista, allo stesso modo di Cavour, Stalin e tutti coloro che hanno ricoperto posizioni di stato. Questa è la definizione di ‘statista’ che troviamo nel dizionario“. Ma le dichiarazioni scomode non finiscono qui, perché c’è stato un ulteriore momento in cui ha parlato dell’aborto.

L’aborto non è un diritto

Quello che a tutti gli effetti è un diritto sancito dalla Costituzione, per il generale rappresenta solo un'”infelice necessità” a cui le donne possono essere costrette. Non più un diritto quindi. Ancora una volta l’aborto diventa argomento di polemica sterile, per di più a uso e consumo di una politica maschile che non dovrebbe avere nemmeno opinione in merito.

Insomma, una serie di affermazioni che scateneranno commenti negativi sulla sua figura, rendendo ancora più reali i malumori all’interno della Lega. Situazione che il generale conosce già, ma Vannacci si mostra sicuro e indipendente: “I mal di pancia chi ce l’ha se li farà passare. Io sono un indipendente, non ho la tessera di partito ma ho i miei ideali che in larga parte coincidono con quelli della Lega”.

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