Trevignano, il Vaticano indaga
Come vi abbiamo raccontato da Ultimedalweb, Maria Giuseppa Scarpulla, nota come Gisella Cardia, residente a Trevignano (alle porte di Roma), è diventata molto nota, dopo che ha tentato di convincere i fedeli che ogni terzo giorno del mese riceverebbe messaggi dalla Madonna. Il fenomeno si accompagnerebbe alla lacrimazione (di sangue) di una statuetta che la veggente ha acquistato a Medjugorje. Sul fatto vi abbiamo tenuto aggiornati anche nelle nostre pillole. Ora qualcosa è cambiato. Oltre alla Procura, indaga il Vaticano. E non solo: c’è una seconda veggente che entra in pista per smentire la “santona”. Ve lo spieghiamo nei dettagli…
Gisella Cardia
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Veggente di Trevignano, le lacrime della madonna sono sangue di maiale, statuina a 60 euro
Il Vaticano indaga sulla veggente e sulle lacrime di sangue di maiale
Dopo che alcune persone hanno raccontato le proprie esperienze vissute in relazione ai miracoli, e che un investigatore privato ha presentato un esposto contro la veggente, la Procura di Civitavecchia ha aperto un indagine, volta ad accertare l’eventuale truffa nei confronti di credenti, e non è la sola a prendere posizioni nella vicenda. Come vi abbiamo accennato, i fedeli della Madonna di Trevignano fanno offerte libere, pagano 60 euro per le repliche della famosa statuetta con le lacrime e ogni 3 del mese (giorno della fantomatica apparizione della Madonna) acquistano oggetti “sacri” nei pressi del la collinetta scelta per la preghiera. Un vero business, insomma.
La Procura vuole vederci chiaro. Sono state le persone di fede indotte a versare somme di denaro o lo hanno fatto volontariamente? Un fedele ha dichiarato di avere donato fino a 123.000 euro. Il caso è diventato mediatico e sulla veggente si sono pronunciate molte persone; alcune a favore e altre in contro. Sul web i post e meme che girano sono generalmente di condanna.
Nel frattempo, anche se travolta dalle polemiche, accusata di truffa e sfrattata dal Comune di Trevignano, Gisella Cardia continua a riportare i messaggi che riceverebbe dalla Madonna ogni 3 del mese. Accorsa all’appuntamento del 3 maggio, la donna ha dichiarato: “Io intendo continuare a stare qui e non arretro neanche di un millimetro perché sto nella casa di Dio. Siamo in pochi ma siamo i coraggiosi. La mia fede mi fa star bene. Perché io ho la Madonna dalla mia parte. In questi giorni mi avete dipinta come un mostro, che sono Satana in persona, che sono una che scappa e che sono blasfema ed eretica. Mi avete detto di tutto“.
E ora, ad indagare sulla veggente è anche il Vaticano
L’Osservatorio Internazionale del Clero
Un nuovo osservatorio internazionale si occuperà di studiare i “fenomeni mistici e le apparizioni della Madonna” raccontati dalla veggente. L’obiettivo dell’osservatorio (una sorta di task force) è quello di contrastare finzioni religiose e abuso della credulità popolare in torno alla figura di Maria. “La Pontificia Academia Mariana Internationalis” (così si chiama il potente dicastero) qualche anno fa si occupò di liberare Maria dalle Mafie, come farà ora con il Caso di Trevignano. Al lavoro un pool di teologi, giuristi, medici, e altri professionisti. Il francescano Stefano Cecchin, a capo del dicastero vaticano, studierà le apparizioni, le lacrimazioni, le stigmate e gli altri fenomeni.
La seconda veggente
Una donna che ha deciso di rimanere, almeno per ora, anonima, ha raccontato con convinzione che Gisella Cardia non vedrebbe la Madonna. Lo scorso 3 di maggio, stante le parole della testimone, Maria non avrebbe parlato con la Cardia, ma con lei. La nuova veggente ha rilasciato un’intervista a “Mattino Cinque News”, Paolo Capresi, durante la quale ha ribadito di avere forti perplessità sugli avvenimenti di Trevignano. La donna ha spiegato che la Madonna le avrebbe insegnato umiltà, obbedienza e rispetto per le persone. Sostanzialmente, quello che critica della sua “rivale” è il business intorno alla figura della vergine e i messaggi apocalittici.
Sarà vero? Non sarà vero? Noi attendiamo i risultati delle indagini della Procura e del Clero, prima di esprimerci. Vi terremo informati!