Studio scientifico sugli effetti del nuoto sulla depressione. Si cercano volontari per una ricerca

By Iole Di Cristofalo

Studio scientifico per una nuova terapia contro ansa e depressione: il nuoto libero

Il nuoto all’aperto ha effetti positivi sulla depressione? I ricercatori hanno già studiato diverse volte le conseguenze dell’acqua e del nuoto sulla salute mentale. Adesso, con un nuovo studio scientifico in Inghilterra si vogliono studiare gli effetti del nuoto all’aperto. Quindi, specificatamente in mare, laghi, fiumi, bacini artificiali dove il corpo e la mente si trovano in una situazione meno protetta rispetto alla piscina ma comunque rilassante e distraente. Non è necessario essere bravi nuotatori, di fatto, all’aperto va di moda anche il nuoto di superficie (lo snorkeling che con boccaglio e occhialini consente di ammirare anche la natura presente in un bacino d’acqua o nei fondali marini non troppo profondi).

Studio scientifico su nuoto e depressione
Nuoto all’aperto e depressione: quali sono gli effetti?

Nello studio scientifico si tiene conto anche della temperatura delle acque oggi influenzate anche dal cambiamento climatico

Veniamo alla notizia, In Inghilterra i ricercatori dell’Università di Portsmouth e del Sussex Partnership NHS Foundation Trust stanno cercando volontari per il nuovo studio scientifico sul nuoto.

Quello all’aperto, la risposta a cui vogliono arrivare gli scienziati è se può o meno ridurre i sintomi della depressione. Il progetto prevede sessioni di nuoto a Brighton, Bristol, Manchester e altri posti in tutta l’Inghilterra. Nello scorso anno, si è concluso un primo studio clinico sui possibili benefici su adulti affetti da depressione. Quindi, prime risposte già ci sono ma adesso tocca il confronto per terminare la ricerca già iniziata.

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Il nuoto all’aperto ha prodotto più benefici rispetto ad altre terapie, anche con l’acqua. Il nuoto all’aperto nel Regno Unito è attività diffusa, tanto che per la nuova ricerca di Outside (la piattaforma che permette ai volontari di iscriversi), si terrà in quindi siti inglesi. I sintomi della depressione e dell’ansia si dovrebbero ridurre in circa 38 settimane. I ricercatori, tengono conto anche delle temperature dell’acqua, dell’impatto dell’acqua fredda e anche dei cambiamenti climatici che portano le acque a temperature sopra i 20 gradi anche fuori stagione.

I volontari devono essere abili nuotatori o basta la minima esperienza nelle bracciate?

“Il nuoto all’aperto – scrive Outside – non implica necessariamente il nuoto vero e proprio. Si tratta semplicmente di entrare in acqua all’aperto”. Le temperature delle acque anche a fine estate oscillano tra i venti e i venticinque gradi, anche con temperature inferiori, il nuoto all’aperto anche con i piedi che poggiano sul fondale può portare benefici.

Nelle Faq i ricercatori spiegano che, per partecipare allo studio scientifico, anche non saper nuotare è utile perché in acqua si testano le proprie capacità e sicurezze, non bisogna spingersi subito al largo, si può apprendere anche a pochi metri dalla riva.

Però, in alcuni siti dove l’acqua è profonda, oppure per sessione di mare aperto studiate per essere più difficili, ai volontari è richiesta la capacità di saper affrontare due vasche consecutive senza aiuto in una piscina da 25 metri. Le sessioni durano circa un’ora, ciò dipende molto anche dalla condizioni meteo e dalla temperatura dell’acqua. Chi partecipa allo studio sul nuoto all’aperto acquisirà delle conoscenze tecniche in acqua che potrà continuare ad alimentare e anche utilizzare, di fatto ci si esercita anche a nuotare.

Il nuoto in Italia: imparare da piccoli ma anche da adulti

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Lo studio scientifico finora descritto si tiene in Inghilterra ma nel mondo sicuramente esistono altre iniziative scientifiche, sportive e sociali. In Italia, imparare a nuotare o ad avere un approccio positivo con l’acqua rientra anche nei programmi scolastici di educazione fisica.

Siamo una penisola, molti comuni sono affacciati sul mare oppure su un lago medio o grande. Ciò non implica che gli italiani sappiano tutti nuotare ma sicuramente l’incentivo delle vacanze al mare spinge tra gioco, curiosità e necessità. Poche iniziative dedicate al nuoto all’aperto, da noi si apprende soprattutto in grandi piscine, anche olimpioniche. Ai bambini piace nuotare? Non a tutti, ma anche per loro l’approccio con l’acqua sicuro e rilassato è provato che fa bene e accelera lo sviluppo motorio e mentale. Tant’è che crescono i corsi di nuoto per neonati, in piscine riscaldate, con istruttori specializzati, e in compagnia dei genitori. Diventa anche per loro un momento di apprendimento, sport e relax.

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