Corsa nello spazio tra privati per lanciare nuovi servizi, cercare materie prime, proporre i primi pacchetti turistici Terra-luna
Repubblica in un articolo dedicato alle nuove missioni spaziali 2024, affronta il tema dell’industria mineraria spaziale. Dagli asteroidi sono stati prelevati i primi frammenti di materiali per studiarli ma le grandi potenze e soprattutto le realtà private sperano di poter cercare grandi quantità di metalli preziosi.
Quindi, addio alla sola ricerca scientifica, all’idea di voler conoscere terre nuove nei pianeti che da sempre si sogna di poter esplorare. L’intento di costruire un’industria mineraria spaziale è idea già dal primo sbarco sulla Luna, anno 1969, e negli anni di progetti e teorie ne sono state disegnate. Partendo dalla Luna, fino a Marte, e poi un giorno si spera sui satelliti di Giove, si ipotizza la possibile estrazione di ferro, nichel, titanio e argento. Non solo, è importante cercare fonti di acqua e idrogeno importanti per alimentare la ripartenza dei razzi.
A che punto stiamo? Anno 2021, da un asteroide non molto lontano dalla Terra è stato prelevato un grammo di materiale, questa quantità aumenterà gradualmente fino ad arrivare a 60 e cento grammi di frammenti. La missione riuscita è quella della Nasa, Osiris Rex, nata proprio per esplorare gli asteroidi e non per l’industria mineraria ma per ipotizzare la forza e la consistenza di potenziali masse che potrebbero entrare nel nostro pianeta e impattarsi o nelle acque oceaniche o sui continenti, in tutte e due i casi i danni sarebbero molto gravi.
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Peregrin Mission One di Vulcan Center: data di lancio nello spazio, 8 gennaio 2024
L’8 gennaio 2024 tutti pronti per veder partire la prima missione privata verso la Luna. A gennaio la partenza, il 23 febbraio si prevede l’atterraggio sul satellite. La missione si chiama Peregrin Lunar Lander, lander significa veicolo di atterraggio, caratterizzato da un contenitore e quattro gambe estraibili che permettono la tenuta dell’oggetto volante sul terreno volare.
La navicella così descritta è stata costruita dalla compagnia privata Astrobotic Technology e non senza supervisione e finanziamento della Nasa che sfrutta anche i privati per studiare l’Universo, i pianeti e analizzare nuove missioni fuori dall’atmosfera terrestre. Vulcan Centaur è il vettore da lancio spaziale, ovvero il missile che contiene la navicella che poi verrà staccata verso la Luna.
Il lancio di Peregrin, quindi la partenza del missile Vulcan Centaur, sarà possibile seguirla in diretta dalle 17 (ora italiana) che corrispondono alle 11 ora locale. Quindi, alle 17 dell’8 gennaio, connettetevi al sito di Nasa+, Nasa TV e anche sull’App della Nasa. Gli scienziati forniranno tutte le informazioni durante l’operazione, sarà possibile seguire anche la fase di pre lancio.
Venerdì 5 gennaio, alle 15:00 ora locale (21:00 ora italiana), sarà possibile anche seguire una teleconferenza con i media per avere informazioni sulla preparazione di questa missione. Ecco il link ufficiale dove attendere l’inizio della missione.
Se non materie prime servizi, l’evoluzione nello spazio dei satelliti Starlink
Un’industria spaziale e commerciale nel cielo c’è già, ed è quella dei servizi di comunicazione e telecomunicazione. Se ne parla poco, ma i satelliti spazzatura obsoleti o non funzionanti è realtà, Non pensiamo a quando veramente saremo in grado di poter raggiungere altri pianeti e a come li ridurremo visto che sulla Terra non siamo proprio esemplari in termini di inquinamento e rispetto delle risorse naturali. Da qui, parliamo dell’evoluzione nello spazio dei satelliti Starlink, uno dei servizi più potenti di connettività Internet costruito negli ultimi anni.
Lo stormo di satelliti Starlink (talvolta visibili anche dall’Italia ) cresce e da adesso può connettere direttamente i cellulari alla rete senza bisogno di antenne, parliamo di una connessione Internet satellitare a banda larga.
Space X ha ottenuto di sperimentare questo nuovo sistema di connessione a dicembre 2023, il permesso lo ha ottenuto dalla Commissione federale per le comunicazioni degli Stati Uniti. I mesi di test sono sei e vedrà coinvolti ben 840 satelliti per una connessione 4G per circa 2000 smartphone che hanno attivato l’abbonamento Starlink. Nel 2025, questa connessione Internet satellitare sarà realtà consolidata e introdurrà anche servizi di telefonia, connessione dati e Internet delle cose, quindi domotica per la casa e le aziende.