La presenza del sedano nel minestrone non è indicata nell’etichettatura e questo lo rende un prodotto non vendibile, anche se dovesse trattarsi di un mero errore.
Nelle confezioni di minestrone Bonduelle, tra le tante verdure, c’è anche il sedano. Ma la sua presenza non viene segnalata nella composizione del bouquet alimentare, solitamente stampato sul retro della busta, che deve minuziosamente elencare tutti gli ingredienti impiegati nella la preparazione.
Attenti: il sedano è un allergene.
E non ci sarebbe nulla di male, se il sedano non fosse classificato come “allergene” e quindi, se ingerito da persone allergiche a questa verdura, potrebbe rivelarsi seriamente pericoloso.
E’ l’ennesimo richiamo dalla vendita per la presenza di allergene, non dichiarato in etichetta, cui stiamo assistendo in questi giorni. In attesa che la notizia venga anche divulgata dal ministero della Salute, per ora la diffusione del richiamo è ad opera della catena di distribuzione Coop.
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Nella nota, si fa presente che il richiamo è relativo al “Minestrone Ricco con passato” a marchio Bonduelle, venduto in buste da 750 grammi ed i lotti di produzione interessati all’alert sono tutti quelli con le date di scadenza comprese tra settembre 2023 e novembre 2023 e con il codice EAN 3083680510097. Per maggiore sicurezza, comunque, meglio controllare tenendo principalmente conto della scadenza.
Nella nota di richiamo diffusa, poi, non si fa riferimento a quale sia lo stabilimento di lavorazione e confezionamento del Minestrone Bonduelle oggetto del ritiro.
In ogni caso, i supermercati Coop sottolineano che l’avvertenza è diretta ai consumatori allergici al sedano, invitati a restituire il minestrone al punto vendita di acquisto. Per tutti coloro che, invece, non hanno problemi con questa verdura, il consumo del minestrone non dovrebbe costituire alcun rischio. In ogni caso, è possibile contattare il Servizio Consumatori al Numero Verde 800.903.160, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 09:00 alle ore 14:00.
Allergia al sedano: molto più diffusa di quanto si creda.
Apparentemente innocuo, il sedano è tra le verdure più utilizzate in cucina: a crudo nelle insalate o nel pinzimonio, cotto come basi di soffritto, nel brodo vegetale o di carne, nel passato di verdura, nelle minestre e in tantissime altre ricette. Proporzionalmente, anche l’allergia al sedano è tra le più comuni allergie alimentari, anche se non molto conosciuta.
L’allergia al sedano si presenta con una serie di manifestazioni che possono spingersi fino allo shock anafilattico, nei casi più gravi. Ma anche con una serie di disturbi meno violenti ma comunque severi, sia che si consumi la verdura cotta oppure a crudo:
- prurito, bruciore, bocca e gola secche;
- nausea, vomito e diarrea;
- orticaria ed eczema;
- gonfiore della pelle, delle mucose e dei tessuti sottomucosi;
- rinite allergica;
- congiuntivite allergica;
- difficoltà a respirare;
- senso di vertigine e soffocamento;
- shock anafilattico.
A fronte dei rischi è, quindi, bene non sottovalutare il problema delle allergie. Ma, ancor di più, lo è il prestare attenzione alle etichette dei prodotti che si acquistano, per rendersi esattamente conto degli ingredienti impiegati e della loro origine.
E poiché, talvolta, capita che le etichette non corrispondano agli ingredienti realmente utilizzati, è utile essere costantemente informati ed aggiornati sui richiami alimentari che vengono diffusi ogni volta che viene registrata – o anche soltanto sospettata – un’anomalia nella composizione e/o nella preparazione dei cibi.
Su Ultime dal Web ci occupiamo di aggiornarvi costantemente sui ritiri ed i richiami alimentari che, in questi ultimi casi, sono stati tutti effettuati per la presenza di un qualche allergene non dichiarato in etichetta.