Riapre la Sala del Cenacolo a Milano

By Luana Pacia

Uno dei pezzi di storia del nostro Paese ritorna finalmente alla luce, Parliamo della Sala del Cenacolo del Museo Scienza e Tecnologia di Milano. Pronti a visitarla e ad ammirarla?

Sala del Cenacolo: la vera essenza dell’arte

Domani aprirà al pubblico la Sala del Cenacolo presso il Museo Scienza e Tecnologia di Milano, un luogo trasformato grazie a un massiccio intervento di recupero. Questa incredibile rinascita rappresenta un nodo essenziale nella storia barocca di Milano, ma anche di tutto il nostro Paese, trasformando l’antico refettorio del monastero Olivetano di San Vittore del XVI secolo in uno spazio versatile per eventi e incontri culturali, di cui tutti potranno goderne e ammirare le sue meraviglie artistiche.

Le maestranze artistiche di Giuseppe Antonio Castelli, noto come il Castellino, e di Pietro Giraldi, tra quadrature architettoniche, monocromi e figure, hanno contribuito alla decorazione straordinaria della sala. Dopo un meticoloso restauro che ha richiesto interventi di consolidamento, pulizia e reintegrazione pittorica, finalmente i colori e le sfumature, sopiti dal tempo, si mostrano nuovamente al pubblico in tutto il loro splendore. “È stato un processo rapido“, ha commentato il direttore del Museo Scienza e Tecnologia, Fiorenzo Mauro Galli. “In soli dodici mesi, siamo riusciti a portare alla luce questa bellezza. Dimostra la nostra determinazione nel lavorare velocemente e con efficacia, grazie anche al supporto tecnico ed economico di Fimesa e della famiglia Sordi, in memoria di Roberto e Silvio Preti.

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sala del cenacolo

I colori tornano a vita nella Sala del Cenacolo

Galli ha sottolineato l’importanza di questo restauro nel contesto del recupero del patrimonio architettonico del museo, restituendo vita e importanza a una sala che ha visto convegni, conferenze e concerti nel corso degli anni. “Questo intervento non solo restituisce la storia e la bellezza della sala, ma ci offre anche nuove informazioni sulla sua storia e sui materiali originali“, ha aggiunto.

La restauratrice Vanda Franceschetti ha espresso il suo entusiasmo per il restauro, sottolineando come la pittura barocca, liberata dalle stratificazioni di restauri precedenti, abbia recuperato la sua luminosità e la sua raffinatezza decorativa. Queste le sue precise parole: “il grande affresco di Pietro Gilardi ora domina la sala con la sua maestosità, creando un’atmosfera teatrale con giochi di luci e ombre che catturano lo sguardo.

Questo lavoro non solo ha restituito la gloria originale della Sala del Cenacolo, ma ha anche fornito nuove prospettive sul suo passato, combinando dati di indagini diagnostiche precedenti per un’analisi storica più approfondita, confermando così il suo ruolo di luogo iconico della storia barocca di Milano. Ora questo gioiello è tornato finalmente alla luce e tutti potranno rimirare e restare esterrefatti dalla bellezza degli affreschi.

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