Lo strano caso di Spadafora: quando “Immaturi” diventa realtà!

By Luana Pacia

A Spadafora si è vissuto un dejavù molto simile alla trama della pellicola Immaturi (e solo perché una studentessa ha avuto da ridire sul suo voto finale). Scopri di più!

Spadafora al centro della polemica

I genitori di una giovane studentessa di Spadafora hanno sollevato polemiche lo scorso luglio in seguito all’esame di maturità della figlia, questa polemica riguardava il voto ottenuto da quest’ultima. È stata la docente di storia e filosofia a essere oggetto di accuse e, vista la conferma del Tar riguardo a presunte irregolarità, ben 11 studenti sono stati obbligati a rifare l’esame orale.

Secondo le affermazioni, la studentessa avrebbe ottenuto un voto più basso rispetto ai suoi compagni poiché le sarebbero stati negati i suggerimenti della docente all’interno della commissione, mentre gli altri avrebbero ricevuto detti consigli tramite messaggi. Ovviamente è stata aperta un’indagine che ha portato alla decisione da parte del TAR di permettere alla ragazza di poter riaffrontare la prova orale, ma sono rientrati in questa decisione anche altri suoi colleghi studenti che si sono visti annullare la prova.

Iscriviti gratuitamente sul canale Telegram, cliccando qui

oppure su Whatsapp, cliccando qui per non perdere tutte le novità

Le reazioni dei genitori, professori e altri studenti

Tra il 9 e l’11 novembre, gli studenti hanno affrontato nuovamente l’orale: 5 il giovedì, 4 il venerdì, e gli ultimi 2 il sabato. La studentessa che ha iniziato la denuncia è stata l’ultima ad essere interrogata. Caterina Galletta, avvocato di 10 ragazzi e madre di uno di loro, ha dichiarato a Repubblica: «Era una delle amiche più strette di mia figlia. Dopo gli esami di Stato, erano addirittura partite insieme per un viaggio. E ha nascosto a mia figlia di aver già intrapreso un’azione legale. Il coraggio di denunciare? Ma quando mai. Se la ragazza aveva notato delle irregolarità, avrebbe potuto denunciare immediatamente, senza aspettare i voti».

spadafora

Il professore Antonino Cardone, docente di Lettere, ha commentato la situazione della collega, che rischia sei mesi di sospensione ed è stata trasferita in un liceo di Messina: «Sbagliando a volte, assegno un 5, anche se uno studente merita 4, per paura di ferire la sua autostima. La mia collega, forse, ha commesso una leggerezza, dovuta anche al troppo amore verso gli studenti, a cui ci affezioniamo e vogliamo bene. Nessuno dovrebbe mai essere crocifisso. E spero che questa esperienza insegni ai ragazzi anche a imparare ad amare il prossimo e a preferire il dialogo allo scontro».

Tutti gli studenti hanno dovuto interrompere gli studi e le attività intraprese dopo la maturità, posticipando esami universitari e sostenendo i costi per tornare a Spadafora. La maggior parte sembra però aver vissuto l’esperienza come un’avventura, che diventerà un racconto unico da condividere. Prima di farlo, l’incidente era davvero l’incubo di quasi tutti gli italiani, improvvisamente divenuto realtà. Ovviamente nessuno è stato felice di questa ripetizione obbligata della prova orale, infatti la ragazza si è vista allontanare da tutti i suoi vecchi amici del liceo ed è rimasta sola.

Beffa vuole che chi ha sporto denuncia ha nuovamente ottenuto lo stesso punteggio alla prova, quindi si può affermare che è stato tutto inutile. Da contro, i suoi compagni hanno confermato, e in alcuni casi migliorato, il loro voto, screditando maggiormente la teoria degli aiuti.

Lascia un commento